Eh, chi non ha mai gridato improperi contro un Guscio Blu scagliato all'ultimo metro? Il franchise di Mario Kart non è semplicemente una serie di giochi di corsa, è un vero e proprio generatore di amicizie distrutte e risate isteriche, il tutto racchiuso in un'esperienza di guida arcade che definisce un genere!
Tutto è nato nel 1992 con Super Mario Kart sul Super Nintendo, quando i geni di Nintendo hanno pensato: "E se prendessimo Mario, Luigi e la banda e li mettessimo su dei kart a lanciarsi gusci e bucce di banana?". È stata una mossa rivoluzionaria, che ha sdoganato il genere dei "kart racer" e ha dimostrato che anche gli spin-off potevano avere lo stesso sangue nobile delle serie principali.
Ogni capitolo ha aggiunto un ingrediente segreto alla ricetta del caos: Mario Kart 64 ha portato l'arena multiplayer a quattro giocatori, cementando la sua fama di "party game" per eccellenza; Mario Kart DS ha introdotto il multiplayer online (con le sue gioie e i suoi lag); Mario Kart 7 ha aggiunto i deltaplani e le sezioni subacquee; e poi è arrivato l'apice, l'inarrivabile Mario Kart 8 Deluxe su Switch, con un roster immenso e il ritorno della modalità Anti-Gravità che ti fa sfrecciare sui muri!
L'abilità è importante, certo, ma è l'elemento "fortuna/disperazione" dato dagli oggetti (la Stella, il Fulmine, il già citato Guscio Blu, la famigerata Piovra Blooper) che rende ogni gara un'esperienza sempre fresca e imprevedibile. Mario Kart non è un gioco, è un rito sociale, e finché il mini-turbo di derapata ci darà quel boost in più, la sua egemonia sul genere non conoscerà tramonto. Here we go!