Pikmin

Miyamoto sul GameCubeStavo sfogliando allegramente il mio sito quando tutt'ad un tratto vedo una…

Miyamoto sul GameCube



Stavo sfogliando allegramente il mio sito quando tutt'ad un tratto vedo una cosa...non c'è la recensione di Pikmin! Pikmin, gioco che mi sono preso quest'estate! Gioco bellissimo che mi ha fatto persino commuovere...non l'ho ancora recensito. E quindi eccomi qui, l'ultimo dell'anno, a recensirvi Pikmin.

Pikmin, così si usa dire, è l'ennesima genialata di Miyamoto, per chi non lo sapesse creatore di Donkey Kong, Link, Mario e tutti i loro mondi. Si dice che il gioco venne concepito durante un ora di relax passata dal gamedesigner nel suo giardino a fare giardinaggio (un suo hobby)...ed è una versione piuttosto credibile, visto come si è sviluppato il gioco.

Inizio col dire che Pikmin è qualcosa che NON avete mai visto prima nella sua forma. Beh si, perchè è uno strategico in tempo reale, ma lontano anni luce da quelli del tipo Age of Empires o Warcraft. Se proprio lo volete paragonare a qualcosa dovrete cercare un mix tra Troaddlers e Lemmings, ma anche questo è un paragone lontano...

Il suo nome era Olimar...



...ed era un tranquillo abitante di Hoctate, un lontano pianeta del quadrante delta. Era appena tornato da un viaggio spaziale per tornare sul suo pianeta natale quando, a pochi sistemi da casa, in orbita a un pianeta sconosciuto, l'astronave dello sciagurato viene colpita da una meteora ambulante e, papaffete, il povero Olimar precipita sul pianeta vicino. Nella discesa sul pianeta l'astronave entra in contatto con l'atmosfera del pianeta e per via dell'attrito inizia a bruciare e frantumarsi. Quando Olimar si sveglia si trova sdraiato sulla superficie del pianeta con la sua tuta spaziale addosso...ma, d'oh, della sua astronave non è che rimasta una carcassa fumante! E ora, che fare? Per di più il povero Capitano ha scoperto che il pianeta sconosciuto contiene tantissimo Ossigeno nell'atmosfera, per lui altamente velenoso, e che il suo Sistma di Sopravvivenza funzionerà solo per un mese. Scoraggiato oltre ogni limite, il padre di famiglia esplora un pò l'ambiente e incappa, tu guarda che culo, in una strana costruzione, una specie di ufo, fatto però con materiali biologici, che è incastrato nel terreno. Il nostro sventurato cerca di tirare la "cosa" fuori da lterreno e, come reagendo ad uno stimolo, essa salta fuori e inizia a meccanizzare, producendo uno strano seme. La cipolla, così Olimar ha chiamato quello strano Ufo, ora è fuori dai suoi interessi, e il capitano analizza il seme rosso, che ben presto cresce e mostra una foglia...

Incuriosito Olimar tira un pò e, sorpresa, la foglia in verità è un essere vivente! In più, sembra che abbia preso in simpatia il capitano, tant'è che lo segue ovunque va. A questo punto Olimar è davvero incuriosito e prende l'esserino, che ha chiamato Pikmin per la somiglianza con un cibo di Hoctate, le patate Pikpik, e lo butta su un fiore. A questo punto il pikmin mena a botte la pianticella finoache essa non cade, mostrando uno strano gettone. Olimar è però sempre più stupito, in quanto vede che il pikmin rosso prende il gettone e lo porta alla cipolla. Arrivato qui, la cipolla assorbe il gettone, il pikmin torna da Olimar mentra la cipolla ha generato un'altro semino rosso...

Lentamente in Olimar si accende un barlume di speranza...

Pikmin: un gioco; un sogno



Pikmin, a prima vista, può sembrare un gioco per bambini. La grafica è molto fumettosa e colorata, i protagonisti il più simpatici e teneri possibile il tutto condito da un'aura magica da fiaba. Ma la verità è che non è così. Pikmin è un gioco per tutti, che con la sua ingenuità e con la sua magia, riesce a conquistare tutti, dagli adolescenti normali (come me), ai playstationari (come Nucleo) e persino agli adulti (mia madre ci ha giocato come un assatanata ed alcuni suoi record sono tutt'ora imbattuti). Ma il gioco, come si presenta ai nostri occhi?

Dopo il filmato iniziale e le prime scoperte, vi troverete subito a vostro agio (come tradizione Nintendo vuole), e continuerete ad esplorare il territorio attorno a voi guidando capitan Olimar e gli eventuali pikmin che sono dietro di lui. I comandi sono molto intuitivi: con l'analogico muoverete Olimar, con A estrarrete i pikmin dal terreno o li lancerete, con B li richiamerete, con Star metterete in pausa il gioco (oh...ma và?), con L metterete la telecamera perpendicolare al cursore viola che indica la mira di Olimar, con R zommerete la telecamera, con Y arriverete ai menù di Olimar, con X, infine, rilascerete i Pikmin che, automaticamente si differenzieranno per colori.

Per colori? Si, infatti per i poverini che non lo sanno, i Pikmin si raggruppano in diverse specie. Ci sono pikmin rossi che sono altamente resistenti alle alte temperature e al fuoco, ci sono i gialli che riescono a prendere in mano bombe per lanciarle a pareti o nemici, e ci sono i pikmin blu che riescono a respirare nell'acqua (quando gli altri pikmin, se vanno in acqua, muoiono se non li salverete in tempo). A questo punto sorge spontanea un domanda. Come può sopravvivere Olimar su un pianeta ostile, con l'astronave a pezzi e con il solo aiuto di esseri minuscoli (3 cm) come i pikmin?

All'inizio, era ovvio, se l'era chiesto anche Olimar, e la suo conclusione ci mise un pò ad arrivare...ma arrivò. Infatti dopo un pò di tempo passato nel luogo dove Olimar atterrò, grazie ai pikmin, trovò un pezzo dell'astronave e, fortuna volle, era il più importante: il motore! Finalmente Olimar poteva ripartire, pur rimanendo nell'atmosfera, ad eslorare il pianeta in cerca di altri pezzi. E naturalmente ebbe fortuna poichè, a poche miglia dal luogo dove atterrò, trovò una foresta dove c'erano altri pezzi che i pikmin avrebbero recuperato per lui, in un reciproco patto di protezione che non aveva bisogno di parole, ma che viveva grazie a gesti e sguardi...

Pikmin: il pianeta e Olimar



Il gioco, come avrete capito, è sensazionale. L'immediatezza è assoluta, il primo impatto abbagliante e il coinvolgimento ha dell'incredibile...e il tutto è messo ancor più a luce grazie a una originalità indubbia! Il capitano Olimar è veramente un personaggio amabile, per non parlare dei pikmin. Stessa cosa vale poi del bellissimo rapporto che si crea tra queste due entità: il capitano Olimar, un padre di famiglia, abituato alla tecnologia sempre e dovunque, sprovvisto di ogni arma o tecnica di combattimento e i pikmin, un popolo che viva spensierato tra i fiumi e le pianure del pianeta, sempre con la paura di vedere la propria esistenza finire tra le mascelle da uno dei mille predatori del loro mostruosamente enorme mondo. E poi i pikmin, arrivati a un certo punto del gioco, ci faranno terribilmente pena poichè ci renderemo conto che la loro vita, per quanto spensierata può essere, è talmente pericolosa che li vorremmo prendere tutti e metterli sulla nostra astronave (la Dolphin)per portarli via da quel loro pianeta.

Ok, basta sentimentalismi, mi sono fatto trasportare pure troppo, il resto lo lascio a voi che scoprirete il pianeta. Ora vado al lato professionale della recensione.

Pikmin: il mini-dvd



Per quanto riguarda l'atmosfera che il gioco trasuda, siamo di nuovo su livelli altissimi. In ogni livello (cinque in totale) c'è un alone magico. Nel Luogo D'Impatto verrete a conoscenza del mondo dei pikmin e creerete il vostro primo esercito, sarete infatti affascinati dalla pulizia grafica che vige nel gioco. Il livello del dettaglio è altissimo, i pikmin ben fatti e tutto l'ambiente che li circonda è sorprendente. Il secondo ambiente sarà la foresta (si chiama così anche se si tratta più che altro di una radura nella foresta), chiamata da Olimar Foresta Speranza. Il luogo, apparentemente pacifico, nasconde più di qualche insidia mortale per i pikmin. Vedrete per la prima volta l'acqua, ricreata in maniera superba, e tra rapaci uccelli e pericolosi Bulborbs, qui troverete i vostri primi pezzi dell'astronave!

L'Ombellico della Foresta, il terzo ambiente, è invece un ambiente scuro e sinistro, abitato da rane intente a schiacciare i poveri pikmin e esseri sputa fuoco che feriscono sia i vostri "pargoli" che Olimar stesso. Meno male che la Dolphin vi teletrasporterà al sicuro nella vostra astronave, se siete gravemente in pericolo...il guaio è che la vostra giornata finirà all'istante. Difatti il gioco è suddiviso in trenta giorni in cui Olimar deve raccogliere i pezzi della sua navicella. Ogni giorno dura all'incirca una quindicina di minuti ed è questo il tempo in cui dovrete raccogliere pikmin e pezzi della Dolphin. Di notte risalirete in atmosfera in quanto la notte il pianeta pullula di mostri alti dieci volte Olimar che potrebbero decidere di interrompere un'eventuale dieta!

La Fonte Remota sarà il prossimo ambiente. Misteriosa e apparentemente antica sede di una civiltà ormai scomparsa, ora tra le rovine del luogo si nascondono enormi rane gialle, mosquito feroci e un enorme essere mutato alquanto pericoloso. Ma Olimar sente che la possibilità che lo vede sfuggire dal pianeta è sempre più nitida e con la forza della speranza recupera altri pezzi della sua astronave e giunge finalmente in vista della prova finale. Nell'ultimo ambiente infatti risiede il malefico King Bulboarx, nemico giurato dei pikmin. E' stato lui a nascondere l'ultimo dei trenta pezzi dell'astronave e sembra che Olimar sia intento a fargliela pagare.

Le musiche e gli effetti sonori che vi accompagneranno lungo il gioco sono molto belli. Primi su tutti, gli effetti sonori con SFX realisticissimi (si può dire?) e voci dei pikmin straordinarie (da Oscar). Anche i temi musicali sono molto riusciti (specie quello dell'ultimo livello) ma non proprio all'altezza del resto. La grafica, come già detto, è ultra dettagliata e vi stupirà tantissime volte.

Anche il tempo che giocherete a pikmin è molto. In effetti il gioco in singolo è un pò cortino, trenta giorni, ognuno fatto da 15 minuti è un pò poco. Ma vi assicuro che non smetterete di giocare a Pikmin se non avrete visto tutti e tre i finali (che si possono sbloccare finendo il gioco con un certo numero di pezzi), e anche allora ci sarà la splendida modalità Sfida che vi terrà a lungo incollato davanti allo schermo TV

Pikmin: la sentenza finale



Come può essere il mio voto negtivo. Questo gioco è stupendo, senza ombra di dubbio. Vi potrà fare emozionare e vi divertirà per tanto tempo che vi rimarrà impresso nel cuore. Grandi elogi a Miyamoto che ha dimostrato ancora una volta come sia una fonte inesauribile di idee rivoluzionarie che fanno l'imprinting nella storia dei videogiochi...

Scheda tecnica


Valutazione

D'n'A — 9.5
  • commovente come pochi altri, personaggi simpaticissimi (pokèmon a chi?), ambienti ben fatti
Gioco — 9.5
  • originale, controllo intuitivo, LA rivoluzione nel genere RTS
Ritmo — 8.5
  • ottima modalità challange, davvero sfidante
  • l'avventura in sè è corta, anche se non sempre facile
Sonoro — 9
  • voci meravigliose, sfx di pari livello. La qualità delle musiche è anche alta (stupenda quella nel livello finale)...
  • ...ma sono un pò ripetitive
Grafica — 9.5
  • ambienti fotorealistici, acqua meravigliosa (novità? nahhh...:P ), niente rallentamente neanche a schermo pieno...

Totale 9.5


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