Ah, The Legend of Zelda! Non è solo una serie di videogiochi, è un’epopea, una vera e propria saga cavalleresca intrisa di mistero, esplorazione e una musica che ti entra nell'anima.
Tutto nasce nel 1986, quando il genio di Shigeru Miyamoto portò su Famicom (il nostro NES) il primo capitolo, ispirandosi alle sue avventure di bambino nei boschi e nelle grotte del Giappone rurale. Pensate: la cartuccia originale era di un fiammante color oro! Già da lì capimmo che non si trattava di un gioco qualunque, ma di un'esperienza che poneva l'accento sulla libertà d'esplorazione, rompendo gli schemi dell'epoca.
Al centro di ogni "leggenda" ci sono tre figure iconiche, legate indissolubilmente dalla Triforza, un'antica reliquia lasciata dalle Dee d'Oro: Link, l'Eroe, solitamente vestito di verde e quasi sempre muto (per farci immedesimare meglio, dicono, ma è anche un omaggio a Peter Pan, pare!), possessore della Triforza del Coraggio e branditore della Spada Suprema; la Principessa Zelda, non una semplice damigella in pericolo – sebbene lo sia stata spesso – ma la saggia custode della Triforza della Saggezza e discendente della Dea Hylia; e infine, l'antagonista per eccellenza, Ganondorf, il Re Demone, portatore della Triforza della Forza, la cui malvagità ciclica costringe gli altri due a reincarnarsi di era in era.
Capolavori come Ocarina of Time e, più di recente, Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, non sono solo pietre miliari per Nintendo, ma hanno ridefinito il genere action-adventure e l’open world. Se non vi siete mai persi tra i campi di Hyrule o non avete mai risolto un dungeon a colpi di Boomerang e Hookshot, beh, cosa aspettate? La spada è lì che vi aspetta, Eroe!