Uno sviluppo durato 4 anni e con 300 persone per Zelda: Breath of the Wild
The Legend of Zelda: Breath of the Wild ci mostra una Hyrule decisamente più vasto, il cui sviluppo ha previsto circa 4 anni di lavoro
Il nuovo episodio dell saga di Zelda promette di essere uno dei titoli più vasti di sempre in stile openworld, con un level mapping design che offre una capacità di esplorazione che supera quella vista in medesimi giochi come The Witcher 3: Wild Hunt, Skyrim o dei capitoli della serie di Zelda. Questa capacità di muoversi su ampio raggio è anche dovuta al fatto che la casa di Kyoto ha investito una quantità davvero notevole di tempo e risorse, affinche il prodotto fosse espresso al massimo delle possibilità.
Il producer dei The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Eiji Aonuma, ha dichiarato che il gioco ha richiesto fase di sviluppo complessiva che è durata circa 4 anni, durante la quale sono stati impiegati 300 sviluppatori che sono intervenuti nella realizzazione del titolo di lancio per Switch (ma ricordiamo in arrivo anche su Wii U). Un'impresa davvero notevole, che fa da preludio al grado di qualità che il gioco promette di far vedere.
Ricapitolando..
The Legend of Zelda: Breath of the Wild ci mostra una Hyrule decisamente più grande, non solo per dimensione ma anche per interazione: la sconfinata piana sulla quale Link si muove ci permetterà di vivere di numerose scoperte e novità. Ambientato in un remoto futuro, Link si è appena risvegliato da un lungo sonno e può fregiarsi del supporto della tecnologia, che per la prima volta fa capolino in un titolo della saga. Ma non è questa l’unica novità, perché Link adesso può anche utilizzare i costumi, personalizzare l’equipaggiamento e avvicinarsi sempre più a quelle che sono le meccaniche di un RPG, sfruttando anche le caratteristiche di ogni equip. La struttura, quindi, ha subito un importante mutamento, che rende ancora più complesso il sistema di gameplay, già di per sé impreziosito da alcuni aspetti che ci vengono mostrati nel primo trailer di footage in game: Link si ritrova addirittura a spingere un masso da un’altura per stendere due avversari, il che non solo ci fa capire che per la prima volta nella saga di The Legend of Zelda potremo utilizzare la fisica, ma anche che esistono dei piani diversi sui quali giocare. Rievocando, infatti, i capitoli passati è facile ricordarsi che nel momento in cui il nostro eroe si trovava ad arrivare a un piano superiore, l’intera azione si spostata con lui, dimenticandosi di ciò che accadeva ai piani inferiori: adesso non sarà più così e potremo continuare a interagire su diversi piani: la verticalità del gioco, quindi, assume un valore molto più importante rispetto al passato. Non siamo più all’interno di un corridoio, che veniva chiaramente intervallato da alcune praterie da attraversare: Hyrule è cambiata, parecchio, ed è molto più complessa, permettendovi anche di arrampicarvi su diverse rocce, tenendo sempre sott'occhio la stamina che inficerà sia il vostro scalare che il vostro correre.
Commenti
Re:Uno sviluppo durato 4 anni e con 300 persone per Zelda: Breath of the Wild
Ing.MarioBros 26/01/2017 alle 21:40
Già 300 persone tra cui progettisti, programmatori, artisti, game designer, producer e game tester (e mi fermo qua senza scendere troppo nel dettaglio).
Re:Uno sviluppo durato 4 anni e con 300 persone per Zelda: Breath of the Wild
Hero of Sky 26/01/2017 alle 14:24
Leggi tutti i commenti | Aggiungi un commento →