I giochi di Alexander

Alexander Questi sono i giochi che Alexander possiede, con una valutazione e una piccola descrizione.

GameCube

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Doshin the Giant
Sei un dio, per giunta grande, grosso, giallo e l'ombelico di fuori. Hai un'isola da governare e come ogni amministratore di condominio che si rispetti devi soddisfare gli isolani i quali in segno di gratitudine potrebbero innalzare monumenti in tuo onore. Potrebbero anche infischiarsene dei tuoi sforzi per spostare piante, abbattere montagne ed evitare calamità naturali: ben venga allora la possibilità di diventare cattivo e rompere tutto. Gioco originalissimo come solo Nintendo è capace, interamente in italiano, graficamente capace di alternare picchi elevati (vedi il mare, l'orizzonte e l'ambiente tutto) a cadute di stile incredibili (Doshin è povero di poligoni, gli isolani paiono gif animate), parliamo comunque di un gioco inizialmente destinato al Nintendo64, rifinito però al momento del passaggio al Gamecube. Il sonoro riesce a creare il clima "da spiaggia" ma non c'è niente di indimenticabile. Potrebbe piacere alla pazzia come lasciare indifferenti. Ha la sufficienza proprio per la sua originalità.

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Legends of Wrestling
Hulk Hogan, Koko B. Ware, Jimmy Snuka Superfly... una rosa densa di stelle del wrestling gettata alla rinfusa in un gioco che rasenta il ridicolo: giocabilità non eccezionale, controlli non immediati e grafica che sul Playstation farebbe gridare al miracolo. Ho parlato di nomi famosi: tutto qui, manca un minimo di coreografia e/o distinzione tra gli stessi lottatori... se Hulk Hogan non entra accompagnato da "Real American" ci troviamo di fronte ad un giochillo insulso. Unico pregio: il "popi popi" durante i colpi bassi.

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Megaman X Command Mission
Non vado pazzo per questo gioco. Classico RPG a turni basato sulla saga di Megaman. Grafica molto buona con cel-shade realizzato in maniera egregia, buone musiche ed effetti sonori nel complesso gradevoli. Non ha l\'immediatezza dei Megaman che conosciamo (sta a Megaman come Mario RPG sta alla saga di Mario, con i dovuti distingui però); se amate gli RPG ed i robottoni può piacervi. A me ha lasciato l'amaro in bocca.

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P.N. 03
In principio fu Space Invaders; adesso riportate la stessa dinamica in un ambiente 3D con diversi echi di Aeon Flux, con una donna affascinante e robot che sembrano presi dai film di Cameron al posto rispettivamente della nostra navicella e degli alieni che ci vengono contro. Gioco dalla longevità limitata ma capace comunque di divertire veramente alla grande; ha un sistema di controllo particolare (magari non per tutti) ma indicato al tipo di gioco. Modelli poligonali ben realizzati (soprattutto la nostra protagonista, molto donna), peccato solo per certe texture: immaginate un personaggio di RE Rebirth in un ambiente poco definito dal punto di vista del dettaglio. Scimmiottando uno spot d\'antan: è un gioco per molti ma non per tutti. Mi sento di consigliarlo ai più adulti, vuoi per riassaporare un modo di videogiocare di altri tempi.

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Phantasy Star Online Episode I & II
Scusate il ritardo, finalmente PSO ha fatto breccia nel mio cuore. Gioco veramente bello, capolavoro Sega: la casa di Sonic delizia i possessori del Gamecube con un titolo di elevata caratura del mai dimenticato Dreamcast. Mi correggo: due titoli. Nel mini GD sono contenuti infatti Episode I e II: quindi avremo 2 avventure con cui far crescere il nostro alter ego in un'ambiente che definire futuristico è poco. Comparto audio entusisamante con BMG indimenticabili, grafica che non fa gridare al miracolo ma rende benissimo l'idea di un mondo da esplorare in tutte le sue sfaccettature. E poi c'è l'online...

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Resident Evil 2
Porting per Gamecube del famosissimo survival horror. Meno spaventoso di Rebirth, in compenso garantisce un'azione più frenetica: correre sparando abomini in lungo e largo per la città è veramente satisfativo. Graficamente è un gioco del 1998 ma ciò non pesa troppo sulla resa generale di un gioco che sa ancora divertire e tenere incollati allo schermo, complice anche un comparto sonoro di prim'ordine.

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Resident Evil Zero
Prologo dell'intera saga, spiega le origini degli eventi narrati nei capitoli successivi. Nonostante il gioco dovesse uscire per Nintendo64, si decise per portare il tutto sul neonato Gamecube: tecnicamente è pari a Resident Evil Rebirth, il che è tutto dire. Solito sistema di controllo che ami oppure odi, possibilità di usare 2 personaggi anche contemporaneamente. Non ha i picchi di terrore di Rebirth ma l'adrenalina scorre a fiumi.

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Robotech Battlecry
Il gioco narra un capitolo parallelo alla saga di Macross - Robotech: una manna per chi è cresciuto coi robottoni. Cel-shade di buona fattura, con tanto di scie dietro i missili che spariamo. Mecha ben fatti ma controlli non immediati il che, abbinato ad una certa frenesia dell'azione, può non essere d'aiuto. Audio ben fatto ma anche qui a volte si è portati ad abbassare per la miriade di jet ed esplosioni. Gioco tutto sommato gradevole, atteso da una vita dai cultori della serie (pensate che doveva uscire per N64, ecco spiegati alcuni difetti - limiti del motore grafico), può divertire non poco o lasciare indifferenti. Ai nostalgici dico, acquistatelo senza remore.

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Second Sight
Uno dei migliori film... scusate, gioco bellissimo, condito da una trama da fare invidia ad un grande film: azione, stealth, suspance, risvolti psicologici, poteri psi e colpi di scena da fare invidia a diverse produzioni in celluloide. Graficamente siamo su livelli molto buoni: i Free Radical creano modelli poligonali molto ben dettagliati pur senza gli eccessi super deformed del loro Time Splitters, gli ambienti poi offrono cura del particolare e ampia interazione con gli oggetti circostanti. L'audio è spettacolare, con una colonna sonora molto ben realizzata. Peccato solo per la brevità dello storyline. Dovessi trarre un film da un videogioco, Second Sight offre molto materiale da cui attingere.

Nintendo64

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007 - Goldeneye
Capostipite di tutti i moderni sparatutto in prima persona, doveva nascere addirittura come gioco sulla falsariga di Time Crisis. Lo sparatutto cui non smetti mai di giocare, pur non disponendo di tecnologia aliena e "succhiacervelli" (Turok 2 docet). Grafica bellissima, trama del film riprodotta alla perfezione, sonoro da urlo e multiplayer indimenticabile... attenti: ho piazzato alcune proximity mines.

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ISS 98
Fifa 98 faceva sfracelli, idem il seguito World Cup 98... noi nintendari giocavamo con ISS 98, seguito ulteriormente migliorato di ISS 64. Grafica migliorata, nomi (quasi) reali, tante squadre tra cui scegliere, diverse modalità cui attingere e multiplayer da paura... il citofono di casa mia quei tempi suonava in continuazione. Difetti? Forse non è il massimo in termini di simulazione, quanto a divertimento non era, e non è, secondo a molti giochi di calcio contemporanei. Per la cronaca: ISS 2 e ISS 3 per Gamecube non reggono il paragone.

SuperNintendo

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Killer Instinct
Il re dei picchiaduro per Super Nintendo. Ottima grafica, sonoro stupendo e grande caratterizzazione dei personaggi. L'idea delle Combo è stata pionieristica ma si è rivelata la (permettetemi di dirlo) killer application per renderlo il gioco migliore nella sua categoria, tenendo conto sempre del periodo (con la console spremuta al midollo) e dei limiti della conversione da coin-op.

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Megaman X2
Gioco che eleva al quadrato il concetto Megaman. La cartuccia è dotata di un chip unico: i risultati si vedono eccome, preparatevi quindi ad un grande gioco, con grafica eccelsa (con inserti 3D mai visti sul Super Nintendo), audio magistrale e difficoltà elevata. Un pelino sotto il precedente per quanto riguarda trama e valore affettivo.

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Super Ghouls'n Ghosts
Capolavoro Capcom: gioco stupendo, grafica semplice il giusto per strabiliare, musiche indimenticabili ed una difficoltà che lo rende tanto frustrante quanto immortale. Che bello quando arrivi all'ultimo livello e... "The Princess is in another castle"... sorry, citazione sbagliata ma rende bene l'idea. Sia benedetto l'hardware del Super Nintendo che già dai suoi primi giochi ci deliziava col Mode 7.

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Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time
Picchiaduro a scorrimento sulla falsariga di Final Fight. Creato dalla Konami, è copia perfetta dell'originale da sala: molto divertente, grafica molto buona come il sonoro, azione frenetica e senza cadute di tono. Ottimo in multi. Per chi alle elementari si vantava di avere il costume di carnevale dei Turtles (anche se non ho mai visto tartarughe pelose... mah, effetto del liquido mutogeno Ooze).

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The Blues Brothers
Lo compri e immagini inseguimenti, musica e risate. Niente di tutto ciò: la Titus crea un plattform condito da funghi, motozappe e lumache e vi butta dentro i 2 bluesmen. Gioco dai comandi orribili, livelli fin troppo colorati, multiplayer che fa ridere (proprio perchè se ti sposti di lato ammazzi il tuo compare). La qualità dell'audio è buona a metà: le canzoni del film sono irriconoscibili. Avessero usato 2 protagonisti inediti avrebbe goduto di maggiore fortuna. Evitatelo assolutamente.

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Tom & Jerry
Avete presente quanto detto per The Blues Brothers? Stessa cosa: gioco orribile sotto tutti i punti di vista quindi non spreco ulteriori parole. Tranne una: Sony.

NES

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Journey to Silius
Gioco bellissimo partorito dalla Sunsoft, casa che ha prodotto giochi indimenticabili nell'era 8 bit. Ricalca la dinamica dei classici spara e fuggi a la Megaman: come il titolo Capcom porta in dote una grafica molto buona per l'epoca, musiche veramente indimenticabili ed una difficoltà paragonabile a mostri sacri del genere (Megaman stesso, Contra). L'ambientazione futuristica è resa alla perfezione, idem per gli sprites.

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Tecmo World Wrestling
Volete un gioco di wrestling da serie A? Anzi, avete nostalgia del buon vecchio catch nipponico e delle sue icone? Gettatevi a capofitto su questa perla per Nes: grafica colorata, sprites bellissimi, colonna sonora incalzante, telecronaca in diretta, filmati stupendi per sottolineare le scene più eclatanti, l'Uomo Tigre... Il miglior gioco di lotta per Nes, divertentissimo e godibilissimo: non resisterete alla tentazione di buttare il vostro avversario fuori dal ring, salire sul sostegno per poi buttarsi sulla sua schiena e infine prenderlo per la testa per "piallarla" all'angolo. Last but not least, è possibile modificare i nomi dei lottatori: per me il Dr. Guildo è... Marcello! And round and round he goes...