Una Parabola nell’Architettura: The Ancient Cistern

Essendo una lettura un po’ impegnativa e lunghetta in inglese, ho deciso di tradurre in italiano un…

Una Parabola nell’Architettura: The Ancient Cistern
Essendo una lettura un po’ impegnativa e lunghetta in inglese, ho deciso di tradurre in italiano un articolo che ho trovato molto interessante presente sul sito zeldadungeon.net, che parla di aspetti concettuali e narrativi presenti in un dungeon specifico di The Legend of Zelda: Skyward Sword, ovvero quello denominato in italiano “Antico Sacrario”, in inglese “The Ancient Cistern”(la traduzione in italiano è assai libera in Skyward Sword).

Il nome originale dell’articolo è “Allegories in Architecture: The Ancient Cistern”.
Quando l’ho ritenuto necessario o più piacevole, ho tenuto le nomenclature originali inglesi per i nomi dei dungeon e altri piccoli dettagli.

Buona lettura a tutti!


Una Parabola nell’Architettura: The Ancient Cistern

The Legend of Zelda: Skyward Sword ha ricevuto (perlopiù) elogi universali per i suoi risultati, sia che si trattasse di oltrepassare la qualità del suo famosissimo predecessore immortale The Legend of Zelda: Ocarina of Time, dando nuova vita alla formula di Zelda, sia che si trattasse di ripensare il ruolo dei dungeon, degli oggetti e dei controlli, ma uno dei suoi risultati meno considerati è l’ingegnosa complessità della sua estetica.
Vediamo di leggere qualcosa di più sulla storia dell’ Ancient Cistern, ma ASSICURATEVI ora di avere il tempo per leggerlo tutto e con calma, l’articolo è un po’ lunghetto.


It’s Dangerous to Go Alone! Read This…

A un primo sguardo, si potrebbe pensare che il mondo di Skyward Sword è basato sui soffici e confusi colori acquarellati che ricordano i pittori impressionisti, ma questo già si sapeva.
Il vostro primo incontro con il più temuto (leggi: incompreso) cittadino di Skyloft potrebbe portarvi a pensare che il brioso humor e i personaggi abbastanza umanizzati del gioco sono le fondamenta sulle quali il mondo attorno ad essi è costruito… sempre a un primo sguardo.
Stratificato sotto le infinite allusioni ai titoli di Zelda passati, c’è un design architetturale e concettuale che racconta delle storie che sono ben aldilà dei canoni Zeldiani.
Il post di oggi è incentrato sui temi della Rinascita, della Redenzione e dell’Illuminazione, collegati tra di loro.
Quest’area, costruita da una civiltà che probabilmente precedeva i Mining Robots di Lanayru, è l’apice di centinaia di anni di sviluppo culturale religioso… e di venticinque anni di superbo design dei dungeon.
Prendete i vostri scudi e preparate le vostre spade, mentre vi incammino verso una profonda analisi concettuale dell’ Ancient Cistern, situato nel Lago di Floria.


Parte I. The Spider’s Thread

Nel 1938, lo scrittore Ryunosuke Akutagawa scrisse una breve storia per una rivista giapponese per bambini, chiamata (la storia) “Kumo no Ito”, in inglese “The Spider’s Thread”.
In questa storia, il Buddha Shakyamuni stava girovagando da solo, lungo il bordo di un laghetto di fiori di loto nel Paradiso. In mezzo a due foglie di loto e attraverso un’acqua celestiale, chiara e cristallina, il Buddha scrutò attraverso l’inferno. In mezzo alla sofferenza, osservò un uomo di nome Kandata, la cui unica buona azione quando era in vita fu salvare la vita a un ragno mentre stava passeggiando attraverso i boschi.
Mosso da questo atto di compassione, il Buddha mandò giù un filo di ragnatela d’argento, preso da un ragno nel Paradiso, per salvare Kandata dalla dannazione. Kandata, felicissimo al pensiero di non dover annegare nel Lago di Sangue nel fondo dell’inferno o di dover essere nuovamente inseguito nelle Montagne delle Punte, cominciò a salire la ragnatela verso il Paradiso. Quando le ombre dell’inferno iniziavano a dissolversi e la luce del Paradiso era visibile, guardò giù verso gli altri dannati. Terrificato dalla massa di persone che salivano la ragnatela, Kandata ebbe paura che potesse rompersi sotto il loro peso, e cominciò a urlare, scalciare, e strillare, dicendo loro che questo destino apparteneva a lui e soltanto a lui. In quel momento, il filo si spezzò, e Kandata precipitò giù nel Lago di Sangue col resto dei peccatori. Il Buddha scosse la testa in segno di disapprovazione, e continuò la sua passeggiata lungo la riva del laghetto di fiori di loto.
“Anche un’eternità di punizioni” – pensò - “potrebbe non instillare un briciolo di compassione in un uomo.”

Per voi che avete giocato Skyward Sword, i paragoni tra “The Spider’s Thread” e il design dell’ Ancient Cistern sono facili da individuare.
Diversi elementi della storia si manifestano fisicamente, come ad esempio il laghetto di fiori di loto vicino all’ Idolo di Buddha in meditazione e la ragnatela bianca che scende verso il lago di ossa e i Bokoblin maledetti – ma altri aspetti della storia, e lo stesso Buddismo, sono inseriti dentro il processo attivo di muoversi da una stanza all’altra.
La ricreazione di questa storia fa affidamento, come metodi di narrazione, sia sul posizionamento fisico che sulla progressione, senza riferimenti verbali diretti alla storia di The Spider’s Thread.
Il dungeon è studiato per raccontare la storia in due modi – attraverso Link e l’Idolo, e la storia inizia a svelarsi nel momento esatto in cui si entra nella Ancient Cistern.



Parte II: L’Idolo e i Fiori di Loto

“Un giorno, il Buddha stava girovagando lungo il bordo di un laghetto di fiori di loto nel Paradiso.”


La Stanza Principale dell’ Ancient Cistern: Il Paradiso



La transizione tra il Lago di Floria e l’Ancient Cistern è praticamente senza stravolgimenti – si rimpiazza un sereno paesaggio acquatico con un altro.
Nascosto dietro la cascata del Lago di Floria, c’è un santuario apparentemente intatto.
Sopra l’acqua pura, con la sua testa appena sotto un disegno scarabocchiato di un fiore di loto, è presente un Idolo dorato che assomiglia a Siddhartha Gautama, definito in “The Spider’s Thread” come il Buddha, e comunemente definito nel Buddismo come il Buddha Shakyamuni. Sui bordi dell’Idolo c’è un laghetto pieno di fiori di loto, in una disposizione apparentemente celestiale che suggerisce che l’Idolo stia scrutando attraverso l’acqua cristallina. Le relazioni di spazio giocano una parte fondamentale nel raccontare la storia dell’Ancient Cistern - il Buddha siede al bordo di un laghetto, scrutando giù attraverso i petali di loto. Il pericolo aleggia  sotto il Buddha, dove in “The Spider’s Thread” si dice sia situato l’ Inferno, e volando attorno alla testa dell’Idolo, situati appena sotto un gigantesco fiore di loto, ci sono delle creature simili a delle fenici chiamate Furnix (che si possono trovare SOLAMENTE nell’Ancient Cistern).
Per quanto Link possa vedere questi uccelli volare sopra di lui, non può ancora raggiungerli.
Questo specificatamente è, probabilmente, un gesto poetico intenzionale verso il concetto di rinascita, che non può essere ottenuto senza il dono del Buddha.


Nel Buddismo, questo dono è l’Illuminazione.

In Skyward Sword, questo dono è la Frusta.



Il Dono dell’Idolo a Link



Nell’altra parte della struttura c’è una grande ruota con otto maniglie, che sono probabilmente le strutture meccaniche più facilmente identificabili nella stanza dell’ Idolo.
Anche queste sono idee intelligenti che rappresentano il Buddismo, in quanto l’Ottuplice Sentiero(che si dice instradi la via verso la conclusione delle sofferenze) è tradizionalmente rappresentato con una Ruota del Dharma con otto maniglie. Nel gioco, queste ruote sono i dispositivi che controllano i movimenti dell’Idolo.
Si può avanzare nel gioco solo quando l’Idolo è stato mosso da queste ruote – esattamente come il cammino verso l’illuminazione è possibile solo seguendo il Nobile Ottuplice Sentiero.



Tradizionale Ruota del Dharma rappresentante l’Ottuplice Sentiero.


Questo concetto riguardante l’Ottuplice Sentiero è elogiato dall’ inclusione di strutture sott’acqua che circondano il Buddha. Sotto il laghetto di fiori di loto, vi sono delle mani aperte che contengono delle rupie d’argento. Se Link cede al desiderio di ricchezza e nuota verso la rupia, la mano si chiuderà, e verrà schiacciato. Per quanto uno spin-attack ben calcolato può aggiungere un luccichio argentato alla vostra sacca delle rupie,  questo gesto segue la quinta parte dell’Ottuplice Sentiero, ovvero praticare Retta Sussistenza, che dice che la ricchezza deve arrivare da un lavoro pacifico, legale e onesto.



Non c’è nulla di giusto nel rubare.


Probabilmente la struttura architetturale meno considerata nella stanza è la strana formazione coronante la porta direttamente sotto la testa dell’Idolo. Da davanti, la forma rassomiglia al centro di un fiore di loto – un simbolo di rinascita e di fertilità, il cui posizionamento infatti è strategico rispetto a quello del grande loto nel soffitto sopra la testa dell’Idolo. Da una certa angolazione, tuttavia, vediamo che i nostri occhi ci hanno ingannato. La struttura si distorce e prende una forma tridimensionale che, seguendo i temi della fertilità e della nascita, prende esattamente la forma dei genitali di una donna.


Sembra uno stame di un loto, apparentemente piatto



Una Vagina. Ecco qua. L’ho detto io per voi.



Si dice che per poter diventare “illuminata”, una persona deve “svuotare la sua testa” e liberarsi da presunzione, paura e desiderio. In altre parole, una persona deve rinascere mentalmente.
Questo accade non prima che Link sblocchi questa porta: non prima che desideri di “rinascere”, sarà abile di muovere le ruote e l’Idolo. In altre parole, non prima che uno sia “rinato” sarà abile di camminare nell’Ottuplice Sentiero e proseguire verso l’Illuminazione.

Il loto si dice anche che rappresenti differenti Chakra, o energie spirituali che possono essere manipolate tramite la meditazione. Non è una coincidenza il fatto che i colori che rappresentano la verità segreta, o l’Illuminazione, sono gli stessi colori della gigantesca pittura murale sopra l’Idolo – ovvero bianco e dorato – altrimenti conosciuta come la Corona Chakra. I disegnatori hanno preso questo nome alla lettera e hanno pensato il loto bianco-dorato sopra la testa dell’Idolo come una corona da indossare.
Solamente tramite gli insegnamenti del Buddha un monaco può ricevere il dono dell’illuminazione.


Indossa la Corona Chakra


Il tema dell’illuminazione è ulteriormente supportato dal simbolo del loto, ricorrente dentro l’Idolo. Serve come un memento del fatto che l’obiettivo finale della manipolazione delle ruote (Ruote del Dharma) e dell’Idolo (Buddha) è raggiungere l’apice del loto (illuminazione).


Il Loto è la Chiave… letteralmente


Una volta che Link ottiene la frusta, è possibile salire verso la parte più alta dell’Idolo. Guardando giù verso il Paradiso, possiamo dare un senso alla inusuale disposizione delle piattaforme primarie del dungeon. Per quanto potrebbe non essere un'allusione a una particolare tradizione Zeldiana o Buddista, rimane un'ammirabile inclusione estetica riguardante la particolare architettura dell’Ancient Cistern.


Increspazioni nel laghetto celestiale.



Questi racconti ed allusioni non appartengono solamente alla prima stanza, nonché stanza centrale dell’Ancient Cistern.
I risultati che riesce a ottenere attraverso i suoi temi architetturali e concettuali, giocheranno un ruolo centrale in altre aree dello stesso dungeon. La prima stanza stabilisce i temi della rinascita, della purezza e dell’illuminazione. Prende ispirazione da alcuni dei principi centrali del Buddismo e fissa i paletti iniziali per raccontare The Spider’s Thread.


Parte III: Nella Via verso il Paradiso


“Dopo un pò, il Buddha si fermò al bordo del laghetto e dal mezzo delle foglie di loto che lo coprivano vide uno scorcio delle cose laggiù.”

Prima di entrare nell’Idolo, Link deve trovare una chiave. Se il design della stanza principale dell’Ancient Cistern è stato costruito in maniera da rappresentare The Spider’s Thread, quello che viene dopo dovrebbe sembrare anch’esso naturale, sia come design, che come narrazione. In una maniera simile a Mega Man X, Skyward Sword vi obbliga a superare ostacoli che giocano un ruolo centrare nello sviluppo concettuale.
Nel caso di Zelda, il gioco fa in modo che veniate introdotti ai temi principali della storia prima di lanciarvi verso la sua narrazione. In questo caso specifico, il gioco vi obbliga a trovare una chiave prima di poter manipolare l’Idolo – e nel trovare questa chiave, ci imbattiamo in due nemici la cui presenza arbitraria improvvisamente assume un nuovo significato:



Ci sono i ragni nel Paradiso



Reiterando la didascalia qui sopra, la disposizione dei ragni nella porzione Paradisiaca della Cistern è cruciale per raccontare la storia di The Spider’s Thread.
Questo rafforza le relazioni spaziali tra l’Idolo e i fior di loto, così come la presenza degli Skulltula nel Paradiso ha una correlazione con il gesto compassionevole del Buddha di calare un filo di ragnatela d’argento nell’Inferno per salvare il peccatore Kandata. La chiave si trova appena dietro questi ragni, e una volta tornati dall’Idolo, entrando nella porta (che rappresenta la volontà di “rinascere”) e ottenendo il dono dell’ Idolo (la Frusta) Link ha un piccolo accenno di ciò che si trova sotto l’Idolo…

“Questo laghetto celestiale era situato direttamente sopra l’Inferno, e scrutare attraverso quell’acqua chiara e cristallina era come guardare attraverso una lente d’ingrandimento verso il Fiume della Morte…”



E’ questo il Fiume della Morte?


Continuare a camminare seguendo il corso d’acqua conduce Link a un interruttore, che cala i piedi dell’Idolo in un area contrastante la divinità del Paradiso sovrastante. Infatti, è proprio sotto l’Idolo e il Laghetto di Loto che si trova questo posto.

Come Link si avventura nelle profondità sotto il laghetto, diventa molto chiaro dove si trova.



“Questo laghetto celestiale era situato direttamente sopra l’Inferno…”


Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate.


“…e scrutare attraverso quell’acqua chiara e cristallina era come guardare attraverso una lente d’ingrandimento verso il Fiume della Morte…”



Il Fiume della Morte



Parte IV: …E Poi Dentro le Fauci dell’Inferno

“Coloro che furono così malvagi da essere condotti in questo luogo erano oppressi da diversi tormenti, e lasciati senza neanche la forza di piangere.”


Il destino dei tirapiedi di Ghirahim è il destino dei peccatori.



Il tormento e la tortura possono avere diverse forme -  ma l’aspetto più condannante di un imprigionamento eterno non è l’impossibilità di sfuggire a eoni di dolore e sofferenza. Il destino più condannante di cadere nell’Inferno, che oltrepassa i suoi migliaia di dolori, è il silenzio.
Non c’è fuoco, non ci sono orde urlanti di persone non salvate, non ci sono demoni che pungono e colpiscono i dannati terrorizzati e inermi. C’è solo silenzio.
Non è un caso che i soli demoni ingaggiati dal Principe delle Tenebre - (i Bokoblin, così come gli Skulltula, i Keese, i ChuChu sono nemici che appaiono in maniera naturale che percepiscono Link come un intruso, ma non hanno alcuna motivazione malvagia. Pensate alla relazione tra gli animali di Tallon IV in Metroid Prime con Samus) -  facciano il loro orribile debutto nelle profondità dell’ Ancient Cistern.
Per quanto appaiano come dei non-morti, questi Bokoblin non sono definiti come Bokoblin-Zombie.
Sono chiamati Cursed Bokoblins.* (Bokoblin Maledetti)
*Nota: Per via probabilmente di una vecchia ossessione culturale con gli Zombie, queste creature sono spesso dette erroneamente “Zombie Bokoblins”. Nella versione Giapponese E Inglese del gioco, sono effettivamente chiamati “Cursed Bokoblins”.

La vita eterna è una benedizione tanto quanto è una maledizione. A questi Bokoblin è stato dato il dono, ma hanno vissuto una vita di peccati – e quindi devono vivere per sempre nelle fauci sotto i piedi dorati dell’Idolo, sotto il Paradiso, senza possibilità di morire e con crudeltà.



Braaaaaains…..?


Questa zona è intenzionalmente costruita per apparire come se non fosse una parte del dungeon – e questo lo vediamo sia nel suo aspetto estetico che nella sua musica. Skyward Sword tipicamente ha una sequenza di ottoni abbastanza imponente – ma, come se volessero ispirarsi al passaggio da The Spider’s Thread, gli ottoni in questo pezzo suonano con esasperazione. Viene mandata pochissima aria attraverso lo strumento, la qual cosa dona alla musica una sensazione di stanchezza e disperazione. Infatti, questo arrangiamento appare solamente in presenza dei Bokoblins maledetti – e in nessun altro punto del gioco.

Il viaggio attraverso l’Inferno è lungo, con la metà delle uscite rispetto alle possibili strade.



Il loto rappresenta in ogni caso un simbolo di protezione attraverso la purezza.



Il pilastro rotante potrebbe alludere agli aspetti ciclici del Buddismo.



C’è bisogno che spieghi anche questo?



Per raggiungere il suo obiettivo, Link deve attraversare il Fiume della Morte sopra alle sempre presenti(anche in questa situazione) ninfee di Loto.
Deve usare la frusta per attraversare le grandi crepe dell’abisso. A questo punto, viene a sapere che la sua presenza nell’Inferno non è passata inosservata. L’Idolo agisce come una sentinella passiva, permettendogli di superare gli ostacoli che non possono superare gli abitanti dell’Inferno. Nella parte più profonda di questo dungeon, accentuata dalla presenza di Keese infuocati, è presente la connessione più forte tra il design dell’Ancient Cistern e The Spider’s Thread.


“Ma un giorno, sollevando la testa e scrutando il cielo sopra il lago, nell’assoluta oscurità Kandata vide un filo di ragnatela d’argento calata  dal soffitto cosi tanto, tanto lontano.”



Una Via per il Paradiso


Debolmente luminoso in mezzo a un lago secco di ossa, c’è un unico filo radioso. Tutto ciò che c’è prima è morte – gli scheletri di coloro che una volta soffrivano nel Fiume della Morte. C’è un’unica via verso il Paradiso, l’Idolo lo ha chiarito. Link, e il giocatore, sanno cosa devono fare.


Ma l’Inferno non sarebbe tale senza i suoi peccatori senza riposo.

La via verso il Paradiso è diventata una corsa verso il Paradiso. I non morti non sarebbero tali senza la loro invidia – e anche loro vogliono una possibilità di dare un’occhiata verso i laghetti celestiali e i fiori di loto del Paradiso.



Link non reagisce violentemente, e quindi dimostra compassione – quindi quando i Bokoblin maledetti dimostrano che la loro determinazione e il loro desiderio sovrasta la loro compassione, questo atto egoistico li fa ricadere indietro dentro il lago di ossa. Link continua a salire, su e sempre più su, verso un’accecante, paradisiaca luce…


Link sale e sale sinchè non è completamente circondato da questa luce…



Finalmente, Link riesce a salire dentro la luce e torna su nel Paradiso (la stanza principale dell’Ancient Cistern). Dopo aver attivato un pulsante, gli viene suggerito che deve scendere nuovamente nelle profondità dell’Inferno – solo per recuperare l’Idolo Benedetto (detto anche Chiave del Boss) da sotto i piedi sacri dell’Idolo.



La Chiave verso l’Illuminazione, nelle Fauci della Bestia.


Link recupera velocemente l’Idolo Benedetto, che ha una somiglianza decisa con l’Idolo più grande sopra. I peccatori perseguitati sono furiosi – e l’Idolo lo sa. Comincia a calare il suo piede, come se fosse consapevole del pericolo che si profila (ricordate che Link non attiva nessun meccanismo o pulsante, e non è a tempo – come se questo evento fosse solo scatenato quando si prende l’Idolo Benedetto). Quasi istantaneamente, i Bokoblin Maledetti compaiono e cercano di far sì che la zona diventi la tomba di Link. Ma Link fugge…


La Chiave verso l’Illuminazione garantisce la sicurezza di Link.


Finalmente, con la chiave in mano, Link ritorna nella cima dell’Idolo Dorato e pone la chiave dell’Idolo Benedetto nella fessura, completando l’immagine del fiore di loto e aprendo la via verso l’Illuminazione.


L’Ascesa



Ma questa storia non finisce qui. Link continuerà per andare a distruggere la macchina posseduta, il Koloktos, ma c’è un ultimo concetto riguardante le complesse sottigliezze del design dell’Ancient Cistern che molti potrebbero non notare.
Vi è un portale verso l’Inferno, molto lontano dalle profondità sotto al laghetto di loto e altrettanto molto, molto lontano dalla rappresentazione del Paradiso dell’Ancient Cistern. E’ qui che l’Idolo misericordioso fa uso del suo dannato soggiogato, la cui avidità e egoismo sono così potenti da garantirgli di rimanere vivo per secoli…



Inconsciamente, protegge la Fiamma di Nayru dal male…


Inconsciamente, fornisce un servizio alla Dea…



LD-002G SCERVO, incompreso flagello dei mari, rinasce come LD-003K Dreadfuse.


Nell’ultimo dungeon (SkykeepTorre del Cielo in italiano), LD-002G SCERVO è stato risparmiato da un’eternità di dolore e sofferenza  per assicurare il fatto che la Triforza venga conquistata solo dalle mani dell’Eroe scelto dalla Dea. Benchè non ne sia consapevoole, SCERVO protegge la Fiamma di Nayru con così tanta veemenza che uccide QUALSIASI COSA che cerchi di rubarla – inclusi i seguaci di Ghirahim. Egoista come è sempre stato, è stato chiaro alla Dea che la Fiamma sarebbe stata nella mani di una sentinella efficiente, e quindi gli fu infusa vita eterna, che può essere portata a una fine solo dall’Eroe prescelto. Lui è nella morte ciò che era in vita: un protettore, rinato come LD003K Dreadfuse*.
Ma i morti non possono esistere all’infuori dell’Inferno, perché ciò contrasterebbe con le leggi della vita. Egli e’ capace di sopravvivere nella Skykeep solo in una stanza che somiglia alle fauci sottostanti il Laghetto di Loto dell’Ancient Cistern.
Si può dire con certezza che anche questo era un portale verso l’Inferno – un portale riservato ad un uomo le cui intenzioni erano giuste, inconsapevolmente.
*Non sei convinto? Guarda gli ultimi due personaggi e i loro numeri di servizio. LD-002G finisce con 2G, che sta per  “Two Grand o “Two Thousand” mentre il numero di servizio di Dreadfuse, LD-003K, può esser letto come “Three Thousand”. Questa piccola differenza dei numeri di servizio è correlata a un “upgrade”, che si manifesta nella forma di sostituire la posizione in cui tiene la spada e l’uncino. Il concetto di upgrade potrebbe essere anche un gesto riguardante l’imperfezione e il perfezionamento tramite reincarnazione.
*ANCORA non convinto?! Guarda il nuovo aspetto di LD-003K. E’ stato reincarnato con gli stessi colori che adornano la Master Sword (Oro, Blu e Argento), e condivide anche alcune somiglianze con la Boss Key Chest e la Corona Chakra.


Parte V: Grazie!


Assumendo che tu sia arrivato alla fine di questo articolo, apprezzo il tempo e la pazienza dedicata alla mia prolissità! Questo è solo un singolo esempio delle storie che Nintendo è stata capace di raccontare attraverso i mondi che ha creato. Ti invito fortemente a guardare oltre il gioco, oltre l’Eroe del Tempo, la Principessa Zelda e la Triforza e scorgere attraverso il laghetto di loto sotto il quale queste storie sono nascoste così sagacemente.

C’è così tanto da apprezzare e così tanto che viene trascurato.

E’ questo tipo di design, sia che sia intenzionale o accidentale, che mi rende orgoglioso di essere un fan di Zelda.

Condividi con i tuoi amici

Commenti

Una Parabola nell’Architettura: The Ancient Cistern

Rob 02/01/2013 alle 10:44

Questa discussione raccoglie i commenti per l'articolo Una Parabola nell’Architettura: The Ancient Cistern

Leggi tutti i commenti | Aggiungi un commento →