Shovel Knight
Recensione Shovel Knight versione Wii U Yacht Club Games
Shovel Knight è il primo vero lavoro di Yacht Games Club, una piccola software house di sviluppatori indie che provano a realizzare il loro sogno di creare un titolo giocabile su PC, Nintendo 3DS e Wii U (NB, questa recensione è riferita a quest’ultima console). Affinché il loro progetto vada in porto però, gli Yacht (gran gioco di parole :P) si sono appoggiati a Kickstarter, popolare finanziatore per i progetti indipendenti. Qui sono riusciti a ottenere un grande successo, tant’è che è stata raggiunta in breve tempo la soglia minima del finanziamento, superando addirittura le aspettative degli sviluppatori che, grazie agli extra arrivati, hanno aggiunto nuove features e livelli al progetto originale. Ma cos’è che ha reso Shovel Knight un titolo così interessante, facendolo distinguere dal mare di progetti che ci sono su Kickstarter?
UN PO’ DI TRAMA
Come ogni buon platform che si rispetti, anche in questo gioco il protagonista, Shovel Knight appunto, è in cerca di qualcuno da salvare, ovvero la sua partner e compagna d’avventure Shield Knight, rimasta intrappolata nella Torre del Destino. Dopo una breve introduzione delle vicende verremo catapultati subito nel primo livello dove, armati unicamente della nostra fedele pala (una spada sarebbe stata troppo banale, immagino) dovremo scavare, raccogliere oro, superare burroni, draghi, scheletri e blob (?) per arrivare al cospetto di Black Knight, boss di livello e nostro più grande rivale. Dopo averlo sconfitto, questi ci esorterà a proseguire, sfidandoci ad affrontare i temibili membri dell’Ordine degli Spietati, sotto il controllo di una misteriosa entità chiamata L’Incantatrice e posti a guardia del nostro traguardo, la Torre del Destino.
CHE TREMI LA TERRA
La struttura di gioco è un po’ un misto tra due famosi titoli NES: Super Mario Bros. 3 e Mega Man. Dal primo è stata presa la tipologia di mappa per la selezione del livello da giocare (con tanto di elementi bonus o di fastidio che spuntano ogni tanto), mentre dal secondo è stato preso il “modello” del livello stesso, cioè pochi quadri (una quindicina in tutto) ma molto lunghi ed ognuno terminante con una boss-fight all’ultimo sangue. Allo stesso modo pure il gameplay è influenzato da alcune pietre miliari dell’era NES, come ad esempio Castlevania e, soprattutto, DuckTales, dal quale è ispirata la mossa peculiare del protagonista, praticamente uguale al salto con bastone del buon vecchio Zio Paperone. Il gameplay è piuttosto semplice, in vero spirito anni ’80, tant’è che si usano solo due tasti azione (salto con B, attacco con A) più naturalmente la croce direzionale. Ma attenzione, ciò non vuol dire che il gioco abbia un approccio semplicistico, anzi, proseguendo nella storia potremo comprare delle reliquie (in pratica dei power-up) che amplieranno parecchio le opzioni di gioco dentro ai livelli, perché oltre a fornirci un aiuto importante per affrontare i nemici lungo la strada, se utilizzate a dovere, ci permetteranno pure di scovare delle aree nascoste e dei passaggi segreti all’interno dei livelli. Ciò che rende Shovel Knight speciale è l’interessante equilibrio che si è riuscito a creare fra tutti gli spunti presi dai capolavori anni ’80: gli Yacht Club sono riusciti in un’alchimia che ha quasi del pazzesco, ogni idea è stata riciclata e integrata in modo perfetto, senza scimmiottare in alcun modo le opere originali.
TECNICAMENTE
Shovel Knight ha ovviamente una grafica in stile 8-bit. Questa è molto pregevole e curata, oserei dire in modo maniacale, e incarna davvero l’essenza dell’epoca NES. Il mondo di gioco è composto da diversi ambienti di tutti i generi, partendo dal castello d’oro di King Knight e dal tetro cimitero di Specter Knight, arrivando all’ipertecnologico maniero di Tinker Knight e al suggestivo sottomarino subacqueo di Treasure Knight. Ogni scenario è perfettamente realizzato, anche dal punto di vista dei colori, insomma: il comparto visivo è ottimo. Il sonoro, invece, è addirittura migliore. Nel gioco sono presenti ben 47 tracce diverse, ascoltabili in qualsiasi momento, ma a condizione di aver consegnato i relativi spartiti (nascosti da qualche parte, sparsi in tutti i livelli) al bardo del villaggio. Le musiche sono davvero orecchiabili, tanto da rimanere in testa per giorni interi, e spaziano fra vari generi: dalla classica, al funk arrivando ad uno pseudo-rock. I controlli sono precisissimi, abbiamo una fisica molto diversa rispetto a quella “legnosa” dei vecchi classici (vedi Super Mario Bros. o Metroid). Ciò sarà molto utile, soprattutto nelle sezioni più intense, dove bisognerà sfoderare tutta la prontezza dei nostri riflessi.
LA GIUSTIZIA DEL BADILE!
Forse l’unico lato negativo di Shovel Knight sta nella sua brevità (parliamo di circa 7 ore per la storia principale). Però dobbiamo dire che queste ore sono davvero piene di cose da fare, e il ritmo di gioco è altissimo, senza contare poi la massiccia presenza di extra da raccogliere ed obbiettivi (alcuni di questi faranno sputare sangue) da completare. Un altro fattore che potrebbe far abbandonare prematuramente il gioco è la sua difficoltà, piuttosto alta nella modalità storia, molto alta nella modalità New Game Plus (una sorta di versione difficile del gioco normale). Comunque nulla è impossibile, fortunatamente abbiamo le reliquie a darci una mano, oltre ai checkpoint nei livelli. Cosa c’è da aggiungere? Sono presenti numerose chicche e spunti geniali, che fanno capire come Yacht Club Games sia una software house con stile da vendere, come ad esempio i dialoghi con i cavalieri dell’Ordine degli Spietati (ottime le traduzioni in italiano), gli sviluppi della trama ed altre piccole curiosità degli abitanti dei villaggi.
CONCLUDENDO
Shovel Knight è un platform veramente valido, divertente (a tratti forse frustrante) e con un retrògusto davvero ben realizzato: in pratica uno dei migliori titoli indie disponibili sulle console Nintendo. Acquisto obbligato per gli amanti dei platform e per gli estimatori del retrogame, acquisto caldamente consigliato a tutti quelli che hanno un basso budget e non sanno come investirlo (il gioco costa €14,99).
Valutazione
- Divertimento — 8.5
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- Esaltante.
- Ironico.
- La difficoltà può farlo diventare frustrante.
- Sonoro — 9.5
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- Sempre adatto alle situazioni ed ottimamente realizzato.
- Grafica — 9
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- Pixel Art eccellente.
- Giocabilità — 10
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- Controlli perfetti.
- Longevità — 8
-
- Piuttosto breve…
- Ma intenso, e pieno di extra.
Totale 9.0
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