Unity Technologies
Nintendo e Unity Technologies hanno firmato un accordo per portare produzioni indipendenti su Wii U.
Il mondo delle console casalinghe rappresenta un'importante settore industriale fin dagli anni '70. In oltre 40 anni ne ha viste di tutti i colori, tra cui il rischio di estinguersi e l'avvento dei computer casalinghi. La dualità console-PC è una realtà che dura da molti anni, ma è stata una lotta che non ha avuto un vero vincitore, né un vero perdente.
Le cose stanno così perché da una parte PC e console hanno coperto nicchie leggermente diverse, dall'altra il modello economico è stato sostanzialmente lo stesso con le produzioni importanti distribuite attraverso gli stessi canali e a prezzi comparabili, per cui entrambe hanno potuto sopravvivere e prosperare non essendoci una reale concorrenza tale da eliminare l'altro.
Con l'avvento di internet, ma soprattutto con l'avvento degli smartphone, le regole stanno cambiando e i produttori di console, quindi Nintendo nel nostro caso, devono cambiare in fretta se non vogliono sparire. Due sono gli aspetti critici sui occorre puntare: disponibilità immediata di giochi attraverso il download diretto e offerta sterminata a basso prezzo.
Questi elementi stanno in parte creando un nuovo mercato e in parte mettendo in crisi quello esistente. Occorre quindi non rimanere indietro e fornire nuove possibilità per andare incontro alle richieste del mercato.
Il primo requisito, il download diretto, era già stato parzialmente affrontato col Wii e continua a fare passi in avanti su 3DS e Wii U attraverso l'eShop. La direzione è quella e c'è poco da fare, l'importante è rendere l'esperienza d'acquisto semplice e gratificante. WiiWare e Virtual Console rappresentano già un passo in questa direzione.
Però per avere un'offerta sterminata e a basso prezzo occorre andare oltre l'attuale struttura di produzione che prevede prime, seconde e terze parti legate da contratti. Occorre aprire le porte alle produzioni indipendenti e a basso costo. È il modello che ha fatto la fortuna di Apple con l'iPhone, è il modello che Nintendo deve abbracciare per avere una possibilità in più e a Kyoto sembrano averla capita firmando un accordo con Unity Tecnologies.
Unity Technologies è un'azienda dedicata alla realizzazione di un ambiente di sviluppo per giochi 3D attorno a cui esiste una community di sviluppatori indipendenti di dimensioni medio-piccole. Esattamente quello che ci vuole!
Quello che si può immaginare è che Nintendo stia lavorando par dare a Wii U un ampio catalogo di realizzazioni indipendenti da mettere a disposizione tramite l'eShop. In questo modo chi si volesse proporre come sviluppatore per Wii U avrebbe la possibilità di utilizzare un ambiente di sviluppo già bello, pronto e gratuito riducendo costi e tempi di sviluppo per realizzare giochi innovativi. Inoltre tutti gli sviluppatori che già utilizzano Unity per realizzare giochi per altre piattaforme sarebbero fortemente incentivati a lavorare su Wii U e a proporre trovate per sfruttare il tablet!
Forse è ancora un po' presto per saltare alle conclusioni, ma credo che Nintendo abbia capito che i tempi dei contratti in esclusiva e delle royalties delle piattaforme sta finendo e occorre modificare il modello economico rendendolo in qualche modo "social". Questa mia convinzione è sostenuta anche da cosa potrebbe essere il Miiverse. Mi sembra che Nintendo stia imboccando la strada giusta!
Le cose stanno così perché da una parte PC e console hanno coperto nicchie leggermente diverse, dall'altra il modello economico è stato sostanzialmente lo stesso con le produzioni importanti distribuite attraverso gli stessi canali e a prezzi comparabili, per cui entrambe hanno potuto sopravvivere e prosperare non essendoci una reale concorrenza tale da eliminare l'altro.
Con l'avvento di internet, ma soprattutto con l'avvento degli smartphone, le regole stanno cambiando e i produttori di console, quindi Nintendo nel nostro caso, devono cambiare in fretta se non vogliono sparire. Due sono gli aspetti critici sui occorre puntare: disponibilità immediata di giochi attraverso il download diretto e offerta sterminata a basso prezzo.
Questi elementi stanno in parte creando un nuovo mercato e in parte mettendo in crisi quello esistente. Occorre quindi non rimanere indietro e fornire nuove possibilità per andare incontro alle richieste del mercato.
Il primo requisito, il download diretto, era già stato parzialmente affrontato col Wii e continua a fare passi in avanti su 3DS e Wii U attraverso l'eShop. La direzione è quella e c'è poco da fare, l'importante è rendere l'esperienza d'acquisto semplice e gratificante. WiiWare e Virtual Console rappresentano già un passo in questa direzione.
Però per avere un'offerta sterminata e a basso prezzo occorre andare oltre l'attuale struttura di produzione che prevede prime, seconde e terze parti legate da contratti. Occorre aprire le porte alle produzioni indipendenti e a basso costo. È il modello che ha fatto la fortuna di Apple con l'iPhone, è il modello che Nintendo deve abbracciare per avere una possibilità in più e a Kyoto sembrano averla capita firmando un accordo con Unity Tecnologies.
Unity Technologies è un'azienda dedicata alla realizzazione di un ambiente di sviluppo per giochi 3D attorno a cui esiste una community di sviluppatori indipendenti di dimensioni medio-piccole. Esattamente quello che ci vuole!
Quello che si può immaginare è che Nintendo stia lavorando par dare a Wii U un ampio catalogo di realizzazioni indipendenti da mettere a disposizione tramite l'eShop. In questo modo chi si volesse proporre come sviluppatore per Wii U avrebbe la possibilità di utilizzare un ambiente di sviluppo già bello, pronto e gratuito riducendo costi e tempi di sviluppo per realizzare giochi innovativi. Inoltre tutti gli sviluppatori che già utilizzano Unity per realizzare giochi per altre piattaforme sarebbero fortemente incentivati a lavorare su Wii U e a proporre trovate per sfruttare il tablet!
Forse è ancora un po' presto per saltare alle conclusioni, ma credo che Nintendo abbia capito che i tempi dei contratti in esclusiva e delle royalties delle piattaforme sta finendo e occorre modificare il modello economico rendendolo in qualche modo "social". Questa mia convinzione è sostenuta anche da cosa potrebbe essere il Miiverse. Mi sembra che Nintendo stia imboccando la strada giusta!
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