Wii Sports Resort

CENNI STORICIWii Sport è stato il gioco che ci ha fatto conoscere le dinamiche della nuova console.&hellip

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CENNI STORICI



Wii Sport è stato il gioco che ci ha fatto conoscere le dinamiche della nuova console. Correva (stava per finire)) l’anno 2006, e Nintendo decise di mettere, in bundle con la nuova console, una curiosa compilation di giochi sportivi che avrebbero dovuto farci capire molto semplicemente, e senza troppi fronzoli, le funzionalità della nuova console. Ebbene, quella compilation di giochini sportivi (che a dir la verità era una demo), sebbene con una grafica scarna, una modalità per un giocatore inesistente, una precisione del rapporto fra il movimento del giocatore e il movimento del gioco che faceva un po’ ridere, riuscì nella sua impresa. Infatti, sfido chiunque abbia il Wii a non aver passato almeno un po’ di tempo a giocare a Wii Sport, almeno prima di riporlo sullo scaffale per far ingoiare alla bianca console Nintendo una copia di Super Mario Galaxy, Super Smash Bros Brawl o qualche altro gioco che piace di più agli hardcore gamers. Ma questa è un’altra storia.
Correva l’anno 2008 (e qui il “correva” ci sta bene), all’E3 Nintendo (ora iniziano i cori stile Curva  nord del Cibali la domenica pomeriggio al derby quando il Palermo segna) decise, ahilei, di farsi fischiare un po’, presentando, contro tutte le aspettative dei fan che si stavano immaginando già di vedere gorilla, elfi, idraulici, palline rosa e dinosauri, Animal Crossng (alè…) e, appunto, Wii Sport Resort, quest’ultimo insieme ad un macinino, il WiiMotionPlus, che avrebbe perfezionato i movimenti del WiiRemote. Chiaramente, l’E3 del 2008 avrebbe consacrato la totale “casualizzazione” del sistema Nintendo e sarebbe stato ricordato come uno dei peggiori E3 degli ultimi anni, forse il peggiore. Ringraziando il cielo che esiste ancora Super Mario.
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LE VACANZE SPORTIVE DI NINTENDO



Parto da un presupposto, prima di analizzare più approfonditamente il gioco. TUTTO, e dico TUTTO (anche se alcuni campi decisamente più di altri), è stato migliorato rispetto al primo Wii Sport. Importante miglioria applicata è la creazione di un tutto organico: non esiste, come nel primo Wii Sport, una serie di giochini completamente slegati fra loro, ma esiste un insieme organico di vari giochi. Ciò è ottenuto creando un gigantesco ambiente, un’Isola, l’Isola Wuhu, appunto, in cui si svolgono  tutte le varie discipline sportive. Proprio le varie discipline sono il cuore pulsante del gioco: fra ritorni e nuove comparse, abbiamo un campionario di sport veramente elevato: 12 sport, ciascuno dei quali presenta varie modalità pesantemente diverse fra di loro, ma tutte accomunate dallo sfruttamento geniale del WiiMotionPlus. Ma, visto che non si può fare una recensione di WiiSport Resort senza parlare degli sport che lo compongono, ecco, in breve, le varie discipline sportive del nuovo gioco Nintendo:

Chanbara: Forse il migliore fra gli sport del gioco, sarà che è troppo ovvio un gioco di spade abbinato all’uso del WiiMotionPlus. I movimenti sono precisi (non come quella semi-ciofeca della Boxe del primo capitolo), sia di attacco che di difesa, e il grado di immersione è veramente elevato. Le tre “sottodiscipline” (chiamiamle così) che compongono il gioco sono radicalmente diverse fra loro, e una di queste è una specie di modalità avventura mischiata ad un picchiaduro a scorrimento, il tutto con l’uso del WiiMote. Che sia una specie di antenato di Zelda Wii? (ma anche no)

Wakeboard: Sport decisamente curioso. Tenendo il telecomando in orizzontale, bisogna saltare sulla scia lasciata da una nave e fare acrobazie con la tavola, il tutto scuotendo il WiiMote quando necessario. Niente di memorabile, comunque.

Frisbee: Tra i migliori, decisamente. Con il telecomando Wii si fa il gesto di lanciare il Frisbee, cercando di farlo arrivare dove è necessario. Elevatissime le possibilità di scagliare il Wiimote contro il televisore, quindi, mi raccomando, il laccetto mai come ora è stato utile.

Tiro con l’arco: A mio parere, uno de più macchinosi e lenti giochi della compilation. Si tiene il Wiimote con la sinistra e il Nunchuk con la destra, si preme A, si mira con il Wiimote, si preme Z, si prende ulteriormente la mira, si tende il Nunchuk se necessario per velocizzare l’operazione di mira e infine si rilascia Z per scagliare la freccia. Ora condividete la prima frase?

Pallacanestro: Simpatico e realizzato discretamente. Si tira, si passa, si prende la palla, il tutto credendosi il Kobe Bryant della situazione che, con un telecomando in mano, fa mosse da demente. Niente di che anche questo, comunque.

Tennis da tavolo: Uno dei tre già noti. E’ la versione notevolmente migliorata del Ping Pong di Wii Play. Dimenticatevi il tennis di Wii Sport in cui qualsiasi movimento facevi fare al Wiimote, il movimento della racchetta nel gioco era lo stesso.

Golf: Anche questo già visto. Niente di particolare di nuovo, tranne il fatto che, con i movimenti più precisi, sono elevatissime le possibilità di spedire la palla su Marte.

Bowling: Un altro dei tre già noti. Chi era abituato a quello del primo episodio, beh, avrà qualche difficoltà all’inizio, dettata soprattutto dalla pressione prolungata del tasto B, che nel primo episodio andava rilasciato, ma col tempo ci si abitua anche a questo.

Moto Surfing: Bello, ma vista la posizione che dovete fare assumere alle vostre mani (cioè stile sterzo di una moto) è molto probabile che lo scazzo arrivi in poco tempo, vista anche l’elevata possibilità di finire fuori di strada (anche se siamo in acqua) anche con un semplice movimento sbagliato.

Canottaggio: Uno dei migliori. Con il Wiimote dovete in continuazione far finta di remare. Azzeccatissimo.

Ciclismo: Avete presente Dk Bongo Blast? Sì? Benissimo, identico. No? Benissimo, dovete muovere su e giù all’impazzata il Wiimote e il Nunchuk tipo fossero pedali di una bici. Attenti che poi il pupo si stanca!

Sport in quota: Piltwings 2.0. E dovete pure tenere l’aereo come fosse un aeroplanino di carta!
Inoltre, anche un po’ di paracadutismo acrobatico.

Da notare che le varie categorie e i vari livelli di difficoltà si sbloccano solo con il raggiungimento di un determinato record, non da subito. Il lato negativo, chiaramente, di tutto ciò, è la microscopica parte dedicata al Single Player, sebbene comunque più grande di quella che vi era dedicata in Wii Sport. Solo pochi giochi, giusto la chanbara, l’esplorazione dell’isola con l’aeroplanino e poco altro, ma comunque è una quantità infima per tenere il giocatore solitario davanti a questo gioco per una quantità considerevole di tempo. La struttura a record tenta di risollevare un minimo questa situazione, chi vuole superare sé stesso sarà spinto a rigiocare, ma dopo un po’ annoia comunque. La necessità di giocare per sbloccare lo sbloccabile (poco, comunque) aumenta la longevità per il giocatore singolo, che comunque non è elevatissima.
Insomma, Resort non è fuori dalla logica che travolge il party game dalla sua fondazione: non va bene per il singolo.
E’ in multy che la situazione cambia radicalmente. Ed è in multy che questo gioco, con i suoi moltissimi sport da giocare in maniera assurda, beh, diventa semplicemente infinito.
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ASPETTO TECNICO



Punto a favore della meccanica che sta dietro a Resort è dato proprio dalla tecnologia magistrale del WiiMotionPlus: finalmente i controlli sono precisi, sono quelli veri, sono quelli che fa il giocatore, non sono movimenti arbitrari preconfigurati, per cui anche se muovevi il controller a destra, il personaggio colpiva verso sinistra. Di come poi questo aspetto è stato applicato agli sport ho parlato nel capitolo precedente. Solo la presenza di questa tecnologia farebbe meritare l’acquisto di Resort. Chiaramente i lati negativi ci sono, eccome, anche in ciò. Ma sono motivi economici, più che ludici: infatti, oltre al WiiMotionPlus incluso nel gioco, se volete giocare in più, serviranno altri WiiMotionPlus, che sono venduti a 20 simpatici euri l’uno, quindi se volete giocare in quattro a uno dei giochi della compilation che, disgraziatamente, richiedono anche il Nunchuk, beh… diventa un salasso economico.
La grafica a linee generali è rimasta quella del primo episodio, sebbene abbondino i dettagli dove magari prima c’erano tristi e scialbi spazi vuoti. Lo si può notare soprattutto nell’esplorazione dell’isola Wuhu effettuabile con l’aeroplano, come questa sia dettagliata. Per quanto riguarda l’aspetto sonoro del gioco, beh, non c’è nulla di nuovo: i soliti motivetti orecchiabili, che risuonano un poco nella testa, ma che sono destinati a cadere nel dimenticatoio, lontani come sono all’epica musica, chessò, di un Hyrule Field.
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CONCLUDENDO



La presenza di una nuova tecnologia dietro Resort non allontana il solito problema riguardante i party game: il singolo infimo e il multy magistrale. E per WiiSport Resort non mi sento di dare consigli particolarmente votati all’acquisto solo perché il gioco è Nintendo ed ha la possibilità di fare movimenti precisi. Quindi, se avete possibilità di giocare in multy, spesso, compratelo. Sennò, passate oltre, senza problemi.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 8
  • Prendere a spadate lo scemo comandato dal CPU è un’emozione unica…
Sonoro — 7
  • Motivetti orecchiabili.
  • Niente di memorabile.
Grafica — 6.5
  • Sempre la stessa, sempre la stessa…
  • …anche se più dettagliata.
Giocabilità — 9
  • Geniale, geniale, geniale.
Longevità — 7
  • In multi è eterno
  • In singolo si ripone presto sullo scaffale.

Totale 7.5


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