Tales of Symphonia: Dawn of the new world

Tales of symphonia: Dawn of the new world è un JRPG della Namco Bandai, fa parte della serie Tales of…

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Tales of symphonia: Dawn of the new world è un JRPG della Namco Bandai, fa parte della serie Tales of e precisamente è il seguito dell’ottimo Tales of symphonia per Gamecube. Si tratta però di uno spin-off, anche se possiede tutte le caratteristiche di un episodio della serie principale. Sarà riuscito nell’impresa di essere all’altezza del predecessore?                                                                                                                                                   

L’ALBA DI UN NUOVO MONDO



Dawn of the new world si svolge esattamente 2 anni dopo gli eventi del primo. La trama ha molti collegamenti con quella del precedente episodio ma può essere capita perfettamente anche senza averlo giocato, tuttavia alcuni aspetti secondari potrebbero passare inosservati ma nulla di particolarmente importante.
La trama non inizia certamente nel migliore dei modi e ad una prima impressione potrebbe sembrare banale e senza alcuno spunto d’intersse, fortunatamente proseguendo essa migliora considerevolmente. Emil è un ragazzo di 16 anni che viveva nella città di Palmacosta, ma che si dovette trasferire dagli zii nel paese di Luin in seguito alla distruzione di Palmacosta avvenuta a causa dei soldati della chiesa di Martel (un istituzione religiosa) e Lloyd (il protagonista del predecessore).   
Emil all’inizio si inoltrerà in una grotta per andare alla ricerca di una ragazza che possiede il “Ratatosk’s core”, una pietra magica che racchiude lo spirito del re dei mostri, Emil verrà in seguito nominato Cavaliere di Ratatosk (un titolo dato a coloro che devono proteggere il “Ratatosk’s Core”) e partirà insieme a Marta (la ragazza che possiede il Ratatosk’s Core) alla ricerca dei “Centurion’s core”, i quali devono essere ottenuti per poter risvegliare Ratatosk.
In seguito migliora come detto precedentemenete, ricordate però che non diventa una trama di quelle da ricordare negli anni a venire, rimane comunque ben realizzata,godibile e soprattutto senza mai momenti di stallo, tranne forse l’inizio.
Molti personaggi coinvolti nella trama sono stati ripresi dal precedente episodio e di nuovi non ce ne sono moltissimi,fortunatamente sono ben caratterizzati e per niente anonimi.
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GRAFICA E SONORO



Prima di tutto la grafica ha abbandonato il toon shading del predecessore per adottare uno stile più “serio”.
Una scelta stilistica che qualcuno potrà apprezzare o meno, rimane comunque il fatto che la grafica in sé possiede sempre uno stile improntato all’anime ed è sempre abbastanza curata, quella dei personaggi principali è eccellente mentre le comparse e i personaggi secondari sono decisamente meno curati.
I movimenti di mostri normali, boss e personaggi sono fluidi, gli effetti speciali non si sprecano e mostrano degli effetti di luce tecnicamente ben fatti e a volte, nei momenti più coincitati e durante le tecniche più devastanti, sanno anche essere spettacolari.
Non è tutto rose e fiori però: gli ambienti, pur avendo una maggiore quantità di dettagli rispetto al predecessore, non hanno nulla di veramente nuovo e sono pressochè identici al prequel.
Ovviamente nulla di grave, ma una maggiore cura degli ambienti non avrebbe fatto male di certo al titolo in questione.
In Dawn of the new world le cut-scene, a differenza del predecessore in cui si doveva continuamente premere il tasto A per continuare il dialogo o la scena, sono formate da vere e proprie azioni del personaggio in tempo reale e senza “blocchi” di alcun tipo e sono  realizzate con una cura veramente notevole nelle espressioni dei personaggi e nei loro movimenti, ma si sarebbe potuto fare ancora di meglio.
La colonna sonora è composta da 85 tracce, molto vasta, di cui circa la metà riprese e remixate dal predecessore.
Le tracce remixate posseggono ancora un certo fascino anche se le originali rimangono sempre le migliori, le nuove tracce invece sono sempre ben fatte, riescono a delineare perfettamente le situazioni e a garantire un ottima atmosfera.
Buona colonna sonora, nella media, ma nulla di impressionante.
C’è inoltre da aggiungere che ogni singola scena che fa parte della trama principale è stata completamente doppiata, persino le skit (dialoghi che avvengono tra i personaggi che non riguardano la trama,i quali sono alternativi), che erano mute nel predecessore, ora sono tutte interamente doppiate.
Il doppiaggio è sicuramente di una qualità superiore alla media, anche se molti potranno storcere il naso di fronte al fatto che la maggior parte dei personaggi che erano presenti nel precedente episodio abbiano ora una voce differente.
Coloro che invece non hanno mai giocato al primo non avranno problemi, ovviamente.

GAMEPLAY E SISTEMA DI COMBATTIMENTO



Il sistema di combattimento di Dawn of the new world, al contrario della maggioranza dei JRPG, non è a turni, ma in tempo reale e i nemici sono visibili anche durante l’esplorazione, di conseguenza essi possono essere facilmente evitati o ci si può scontrare con loro a piacimento.
Questo aspetto è decisamente positivo, poiché permette di poter esplorare liberamente una zona, ammirare il paesaggio o semplicemente passare attraverso un dungeon senza sentirsi oppressi da migliaia di scontri inevitabili.
Una volta che si è stabilito un contatto col nemico si entra nel combattimento, ed è proprio qui che Tales of symphonia: Dawn of the new world mostra quanto un JRPG possa avere un geniale, frenetico e divertentissimo sistema di combattimento che non stanca assolutamente mai.
Allora, prima di tutto, il tasto Z del nostro Nunchuck ci permette di girare liberamente sul campo di battaglia, non saremo quindi costretti a muoverci su un piano 2D come nel precedente episodio.
Tenete in considerazione però, che ogni minimo attacco subito mentre manteniamo premuto il tasto Z viene considerato un colpo critico, di conseguenza i danni riportati saranno maggiori.
Ogni personaggio impara con l’aumento di livello delle tecniche speciali che consumano TP, le quali sono esecutibili attraverso il tasto B più una qualsiasi direzione dell’analogico o della croce direzionale (sarete voi a decidere a quale direzione assegnare la tecniche che preferite), ogni personaggio umano possiede un attacco finale che è imparato ad un certo livello e solo dopo aver attivato una particolare abilità.
Le abilità, al contrario del predecessore, non vengono imparate attraverso il sistema delle exosfere, ma sono acquisite con l’aumento di livello ed ognuna, per essere attivata, consuma una particolare quantità di punti abilità, i quali vengono anche essi aumentati ogni volta che si sale di livello.
Vi sono tecniche normali e tecniche avanzate, queste si differenziano perché le tecniche di base possono concatenarsi immediatamente con una tecnica avanzata.
Per fare un esempio,una combo può essere formata da 3/4 colpi normali,seguiti da una tecnica di base e subito dopo  da una tecnica avanzata. Non si può però eseguire di seguito due tecniche di base o due tecniche avanzate.
Questo sistema di combattimento, per quanto possa sembrare ad un primo impatto moto semplice, sa essere molto profondo se sfruttato a dovere (con le giuste abilità e tecniche si possono arrivare a fare combo anche di 20 colpi o più), quindi, è veramente semplicissimo da imparare e padroneggiare, ma se lo si vuole sfruttare al meglio occorre avere della strategia e dell’abilità personale.
Insomma, è adatto sia agli esperti che ai principianti (vi è anche un ottimo tutorial nelle prime fasi per i neofiti del genere).
Grazie a questo sistema di combattimento proseguire nella storia è piacevolissimo e, anche se non si è interessati alla trama o ai personaggi, si potrebbe decidere di continuare il gioco soltanto per esso.
Vi è inoltre una modalità multiplayer e si può decidere di giocare con vari livelli di difficoltà, in modo da soddisfare sia coloro che cercano una sfida, sia coloro che vogliono semplicemente un gioco con cui passare il tempo e che non richieda troppo impegno per essere terminato.
Da aggiungere che, essendo sul Wii, la Namco Bandai ha giustamente pensato di sfruttare le potenzialità del Wiimote, ci troviamo quindi ad utilizzare il nostro controller per vari minigiochi (ma non molti) come la pesca, anche se consiste sempre nel muovere il Wiimote a destra/sinistra o su/giù al momento opportuno.
Viene inoltre utilizzato come puntatore con il quale potremo interagire con alcuni oggetti dell’ambiente.
Infine le varie tecniche che possono essere attivate con il tasto B più analogico/croce direzionale possono essere sostituiti dai movimenti del Wiimote, sarete voi a decidere quale tecnica assegnare ad un tipo di movimento, detto in questo modo potrebbe sembrare molto interessante, in realtà si scopre ben presto che è abbastanza scomodo e meno immediato dei semplici tasti.
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GOTTA CATCH'EM ALL



In Dawn of the new world è stato inserito un curioso sistema di cattura dei mostri che a un primo impatto potrebbe sembrare il classico clone riuscito male dei pokèmon, ma in realtà è fatto sorprendentemente bene.
Inizialmente molti potrebbe anche finire il gioco senza averlo nemmeno mai sfruttato, ma se riuscirete a destreggiarvi nel suo sistema, scoprirete una pressochè illimitata personalizzazione del party, con oltre 200 tipi di mostri diversi che possono combattere al vostro fianco.
Prima di tutto si devono catturare i mostri, i quali chiederanno occasionalmente di unirsi al party una volta che li avrete sconfitti, sarete voi a decidere se accettare o meno, se accetterete otterrete il mostro, se rifiuterete otterrete un oggetto.
Una volta ottenuto il vostro mostro potrete metterlo in squadra, potenziarlo, e ad un certo punto potrete farlo evolvere in un altro decisamente più potente, ma solo dopo che li avrete dato da mangiare attraverso le ricette che possedete (questa è un momento importante, poiché, se il cibo dato al mostro sarà di suo gradimento le sue statistiche saliranno più del normale).
Un mostro comunque può avere anche più diramazioni nella propia evoluzione e sarete voi a decidere in quale mostro farlo evolvere fra una lista di 2/3 evoluzioni.
Alcuni invece per essere evoluti hanno bisogno di avere un equipaggiamento specifico.
Potrete persino disevolvere il vostro mostro, nel caso il risultato finale non sia di vostro gradimento, e potrete quindi rincominciare da zero il suo allenamento.
Infine così come i personaggi umani del party, anche i mostri imparano tecniche e abilità man mano che salgono di livello.
Mentre però tutti i personaggi umani del party possono essere utilizzati, i mostri rimarranno per sempre utilizzati dal CPU, dal momento che non vi è alcun modo per poterli utilizzare in prima persona.
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LONGEVITA'



La trama principale ha una durata che si attesta sulle 30 ore, deludente se contiamo che il predecessore dura sulla sessantina di ore, inoltre è relativamente poco per i giocatori più esigenti.
30 ore comunque non sono certo da buttare, anzi, la trama è raccontata alla perfezione in quel lasso di tempo, ma la cosa più importante è che durante tutta la sua durata il ritmo di gioco è sempre sostenuto, non vi è quasi mai un momento di stallo o di noia.
Vi sono inoltre molti eventi che durante la trama possono variare pesantemente e che possono portare a tre finali differenti.
Ma per coloro a cui questo non basta, vi sono una quantità abbastanza elevata di sub-quest che li terranno impegnati a lungo; tenete a mente però che molte si esse sono attivabili soltanto durante la storia principale, quindi alla fine, se avete saltato delle sub-quest non avrete più l’occassione di rifarle.
Fortunatamente il gioco possiede la funzione del Nuovo gioco +, ossia potrete ricominciarlo con dei bonus acquistabili attraverso la spesa dei Gradi, i quali rappresentano la valutazione di ogni singola battaglia effettuata.
Tutto questo serve a dare al titolo una maggiore rigiocabilità che compensa in parte ad una storia principale non molto lunga.

CONCLUSIONE



Riprendendo ciò che è scritto nell’introduzione: ”Sarà riuscito nell’impresa di essere all’altezza del predecessore”?
La risposta è incerta, perché se da una parte possiede una colonna sonora molto godibile,una grafica in stile anime azzeccata (ma con più di un difetto grafico), sorretta da un sistema di combattimento eccellente e da una longevità decente e varie sub-quest.
Dall’altra è opportuno dire che il predecessore lo supera in praticamente ogni campo: longevità, colonna sonora, caratterizzazione dei personaggi, epicità delle atmosfere ecc…..
Non è certo il migliore dei JRPG in circolazione, tanto meno è all’altezza del predecessore, ma è capace di coinvolgere e sa farsi apprezzare.
Consiglio Tales of symphonia: Dawn of the new world a tutti coloro che hanno voglia di una avventura che può essere sia impegnativa che semplice, ma soprattutto ai fan del genere.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 8
  • Il sistema di combattimento è divertentissimo, potrebbe sostenere da solo il gioco.
  • Molti dei dialoghi sono veramente divertenti.
  • Vi è poca esplorazione.
  • Leggermente lineare.
Sonoro — 7.5
  • La colonna sonora comprende una grande quantità di tracce,esattamente 85.
  • Praticamente tutte le scene godono di un ottimo doppiaggio.
  • I remix delle tracce prese dal predecessore sono ancora affascinanti...
  • ma gli originali rimangono sempre miglio
Grafica — 7
  • Ottime espressioni e movimenti fluidi.
  • Buon stile grafico.
  • Molti ambienti sono pressochè invariati da come erano nel predecessore.
  • Tecnicamente si poteva fare certamente di più.
Giocabilità — 9
  • Il sistema di combattimento è semplice e profondo.
  • Il gioco presenta vari livelli di difficoltà per i più esigenti.
  • Il nuovo sistema dei mostri è riuscito più che bene.
  • Mostri ben visibili anche durante l'esplorazione
Longevità — 7
  • Sufficentemente longevo(sulle 30 ore)
  • Presenta un buon numero di subquest.
  • Rigiocabilità alta.
  • 3 Finali alternativi e molte scene possono variare.
  • Per i più esigenti è corto.
  • Il predecessore era lungo circa il doppio

Totale 7.5


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