Resident Evil Archives: Resident Evil Zero
GLI ZOMBIE NON BASTANO MAI...Questa è la prima cosa che verrebbe da pensare trovandosi davanti all'ennesimo…
GLI ZOMBIE NON BASTANO MAI...
Questa è la prima cosa che verrebbe da pensare trovandosi davanti all'ennesimo porting. E adesso basta, però. Se vogliono fare un Resident Evil "vecchio stampo" che si impegnino su RE6 o che tirino fuori un remake ben fatto di RE2. Così non si può andare avanti: il Wii sta diventando esso stesso uno zombie.
DI CHE SI TRATTA?
RE Zero non è altro che un capitolo della saga esclusivo per Gamecube, partorito dalla Capcom subito dopo Rebirth, per suggellare l'esclusiva (momentanea) che la console Nintendo aveva per la saga horror più famosa di tutti i tempi. E' stato l'ultimo RE "vecchio stampo" prima che la Capcom si dedicasse a RE4 e al più recente RE5. Quello che abbiamo qui non è altro che uno schietto porting della versione Gamecube.
La storia si svolge giustamente subito prima degli eventi narrati in Rebirth: la squadra Bravo, appartenente al corpo speciale S.T.A.R.S., viene decimata dall'attacco di armi bio-organiche nella foresta vicino a Raccoon City: una dei superstiti del team, Rebecca Chambers, dovrà vivere un vero e proprio incubo per uscirne viva. La nostra deliziosa protagonista (appena reclutata nella squadra) potrà fortunatamente contare su un aiuto insperato, quello dell'ex marine e fuggiasco Billy Coen. I due dovranno aiutarsi a vicenda e collaborare per arrivare vivi alla fine, dove fra l'altro comincerà la storia narrata in Rebirth.
GAMEPLAY VETUSTO
Come saprete, il gameplay originale della saga risulta oggi legnoso e davvero poco godibile: con munizioni contatissime ed erbe curative e spray di primo soccorso ridotti all'osso, i protagonisti si muoveranno per gli sfondi, cercando di sopravvivere all'attacco di addormentatissimi zombie e qualche altro mostro leggermente più vispo; la mobilità dei personaggi è appositamente limitata, per dare al giocatore una maggior sensazione di paura e impotenza di fronte all'inevitabile; potremo solo camminare, correre e sparare. Per di più le potenzialità del Wiimote sono sfruttate quanto una bella gnocca potrebbe essere sfruttata in un convento di frati cappuccini, e i controlli sono rimasti tradizionali. Questo significa che per imparare a muovere decentemente Rebecca e Billy ci vorranno ore e ore di camminate a vuoto. Muovendoci dalla villa di addestramento Umbrella ad altri inquietanti scenari, molto spesso dovremo anche risolvere alcuni rompicapo più o meno difficili. L'unica vera differenza da Rebirth è la possibilità di poter controllare due personaggi anzichè uno: potremo scegliere chi comandare, e potremo farci semplicemente seguire dal compagno o ordinargli di restare in un posto: spesso e volentieri saremo costretti a farlo per risolvere alcuni "puzzle a distanza" alternando l'uso di Rebecca o Billy, purchè i poveretti non vengano da noi abbandonati in luoghi infestati da mostri.
TECNICAMENTE
In quanto RE "vecchio stampo", REZero non sfoggia ambientazioni tridimensionali bensì fondali prerenderizzati, disegnati, sui quali si muoveranno i modelli poligonali dei personaggi e degli eventuali nemici. Le inquadrature sono molto cinematiche e angoscianti, appositamente studiate per non farci sapere cosa ci aspetta dietro l'angolo. L'effetto finale non è certo all'ultimo grido, ma fa comunque la sua onesta figura: i fondali cupi, dai colori smorti e dalle luci soffuse, uniti al comparto sonoro, creano un'atmosfera davvero suggestiva e carica di tensione, morte e ansia. Le musiche sono poche, spesso assenti per lasciare spazio al rumore dei passi, ma comunque più che altro come toni di sottofondo per accompagnare la nostra paura. Ottimo il doppiaggio in inglese e la qualità dei filmati. La giocabilità, come già detto, è vetusta e davvero fuori dalla concezione moderna: oggi sono i giochi frenetici e spettacolari a farla da padrone. Buona comunque la longevità, con l'avventura che necessita di parecchie ore per essere portata a termine e con un buon numero di missioni secondarie ed extra sbloccabili. Una grossa critica va fatta però per quanto riguarda la conversione: inutile girarci attorno, il gioco è un porting schietto. Tutti quei miglioramenti e quelle correzioni che potevano essere fatte, non sono invece state apportate. Non parlo tanto dell'implementazione del Wiimote, inutile in un gioco strutturato come questo, quanto per esempio dell'adattamento: i sottotitoli in italiano presentano gli stessi grossolani errori della versione Gamecube! Sù ragazzi, se dobbiamo fare una cosa facciamola per bene!
CONCLUDENDO
Non se ne può più di porting. Un voto in meno al totale per via dell'ennesima speculazione della Capcom, che ormai passa la metà del suo tempo a fare porting...e dispiace, visto che dopotutto si tratta obiettivamente di un buon titolo. Possiamo solo sperare che questi porting siano finiti, visto che alla fin fine ce li siamo sorbiti tutti. RE Zero è pur sempre un gioco valido, ma è godibile solo da chi non ha mai posseduto la versione Gamecube. Forse sono proprio la scarsa diffusione del cubo e la conseguente scarsa conoscenza di questo titolo a non renderlo superfluo al 100%, ma l'acquisto è consigliato solo a chi non lo ha mai giocato. Tutti gli altri...beh, possono benissimo tirare fuori il disco per Gamecube: tanto il Wii lo legge.
Valutazione
- Divertimento — 6.5
-
- Ci si spaventa, quindi ci si diverte.
- Giocato al buio e in silenzio rende il doppio!
- Il sistema di controllo potrebbe risultare frustrante per chi non è abituato
- Sonoro — 6.5
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- Buoni gli effetti sonori e le poche musiche di sottofondo, che creano atmosfera
- Grafica — 6
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- I fondali e le inquadrature fanno ancora la loro figura...
- ...ma siamo nel 2010!
- Filmati di ottima fattura
- Giocabilità — 5
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- Piacerà ai fan del genere...
- ...ma è impensabile proporre qualcosa del genere ancora al giorno d'oggi.
- Longevità — 7
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- Avventura lunga e difficile il giusto
- Buon numero di extra
Totale 6.0
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