Disaster - Day of Crisis

CAMPANA A MARTELLO PER GLI HARDCORE GAMERSL'arrivo di Disaster: Day of crisis sul mercato Pal dovrebbe&hellip

Disaster - Day of Crisis (1)

CAMPANA A MARTELLO PER GLI HARDCORE GAMERS



L'arrivo di Disaster: Day of crisis sul mercato Pal dovrebbe rappresentare per tutti gli hardcore gamers, delusi fino ad ora dal numero di giochi d'elite per Wii, un evento da tenere in considerazione. Disaster non è infatti solo un'esclusiva Wii, ma è anche un gioco sviluppato da quei signori di Monolith Software(Xenosaga, Baten Kaitos) e pubblicato da Nintendo in prima persona, che esplora un genere piuttosto abulico nel mercato videoludico, ovvero l'adventure catastrofico.
Andiamo dunque a vedere se e come questa tipologia d'avventura sia stata ricreata in modo tale da sfruttare quanto il Wii offre.

HOLLYWOOD



 Come detto, Disaster è un titolo atipico nel suo genere. Non solo. Disaster è atipico proprio come videogioco, tanto da risultare molto più simile ad un film di quanto non si pensi. Al fine di non indurvi prematuramente in considerazioni sbagliate, chiarisco subito il punto: Disaster è a tutti gli effetti un videogioco, ed è pure ricco di componenti interattive. Tuttavia mi pare doveroso sottolineare come, in questa ultima produzione Monolith, vi sia il tentativo di coinvolgere il giocatore con una trama dai ritmi filmici, in grado di strizzare l'occhio ai blockbuster americani. E questa è già una novità per i fedelissimi Nintendo.
 Ma andiamo a descrivere a grandi linee la trama e ciò che la rende sinceramente interessante. Raymond Bryce è un ex-agente del servizio di sicurezza (una sorta di protezione civile) che ha abbandonato la professione deluso dal fatto di non esser stato capace di salvare un caro amico dal magma - o flusso piroclastico, come precisa il gioco - fuoriscito in seguito ad un'esplosione vulcanica. Nonostante questa drastica decisione il nostro uomo, che dalle fattezze ricorda un po' Wolverine, si troverà impelagato nel salvataggio estremo della sorella del suo defunto amico, e dovrà per questo fronteggiare calamità naturali ed artificiali, minacce terroristico-nucleari e tsunami di vario tipo.
 Fin qui, la sinossi non fa una piega. Una volta acceso il gioco, però, ci si rende conto che la narrazione è articolata in un modo tale da ricordare da vicino il fortunato filone di film catastrofici hollywoodiani, che tanto sono andati di moda anche recentemente. In parole povere, sembra di avere tra le mani una versione giocabile di "Twister" o di "Day after tomorrow", in cui il nostro protagonista, solo contro tutti, si trova a fuggire e a lottare contro bizze della natura più o meno spettacolose, in mezzo alle quali egli rappresentera l'unica speranza dell'intero paese.
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ONE MAN SHOW



 Tante calamità significano tanto spettacolo e tanta varietà di situazioni. Il gioco da questo punto di vista riesce nell'intento di accostare ad una trama "di celluloide" una pletora di situazioni molto efficaci e diversificate, che si saldano con essa portando il coinvolgimento sui livelli propri dei migliori film.
 Dal punto di vista complessivo, Disaster è un adventure con la classica visuale in terza persona, nel quale la parte del leone la fanno l'esplorazione errante "a la Zelda" (mi si passi il paragone) e le sessioni sparatutto con la visuale in prima persona in stile Time Crisis. Tuttavia, come dicevo poc'anzi, la trama "piega" il gameplay ad affrontare una significativa quantità di sessioni "alternative". Tanto per fare alcuni esempi importanti, nel gioco ricorreranno con frequenza sessioni di guida, di nuoto, di fuga, di soccorso. L'importanza di questi spazi non omogeneii è tanto più significativa quanto più ci si accorge che la perizia con cui sono stati realizzati è per lo meno pari a quella utilizzata per la sceneggiatura. In sostanza: il modello di guida è preciso e affidabile, curare i disgraziati è semplice ma divertente...e le sezioni dinamiche(uso tempistico di nunchuck e remote) sono una vera e propria botta di vita.
 In generale, l'utilizzo del controller Wii è veramente azzeccato. Nel corso del gioco ci troveremo a sperimentare diversi tipi di impugnatura e di movimenti del pad a seconda delle situazioni in corso, senza che per questo si incappi in qualche paradossale uso forzoso del controller Nintendo. Anche da questo punto di vista, insomma, il lavoro svolto è stato accurato.
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CHE TEMPO FA



 Tutte le indicazioni riportate fin'ora hanno delineato indubbiamente la natura tempestosa e cinematografica del nostro Disaster. Tuttavia non ci si può proprio esimere da un'analisi maggiormente critica dei pregi e difetti portati da una simile formula.
 Tra le caratteristiche più positive del gioco è necessario sottolineare e ribadire il coinvolgimento e l'esperienza globale offerta, veramente serrata e di grande intrattenimento.
 A tal proposito, un plauso va agli sviluppatori per la varietà delle situazioni catastrofiche presentate: dagli tsunami alle eruzioni vulcaniche, dai cieli coperti di cenere agli incendi e alle alluvioni, il tutto realizzato attraverso scene di particolare impatto registico.
 Altrettanto buono, a conseguenza di una scenografia scritta bene, il livello di caratterizzazione dei personaggi e di credibilità della trama: come ripeto, lo stile è quello di hollywood, quindi il crepularismo lascia spazio all' "accetta" all'americana, ma tutto sommato ci possiamo ben accontentare di quanto il gioco ci offre.
 Molto positivo, infine, il ritmo di gioco e il livello di difficoltà piuttosto armonioso, che permette di seguire gli eventi con la giusta tempistica.
 Passando ai difetti, è indubbio come il richiamo ai film catastrofici possa essere delizia, ma anche croce di questa produzione. Ovvero, stiamo parlando di un prodotto che, come il cinema di consumo, non è fatto per lasciare una traccia significativa nella "storia dell'arte videoludica". La trama, per quanto ben scritta, rientra in un genere limitato e un tantino tronfio mentre i personaggi, come detto sopra, sono "solo" il risultato di una buona caratterizzazione standard (che quindi risente dei clichè del genere).
 Altro aspetto stonato sono alcune delle idiosincrasie tipiche dei videogiochi che fanno a botte (letteralmente) con l'atmosfera da film: scusate se mi lamento di una cosa tanto banale, ma vedere il protagonista, nel bel mezzo di un'alluvione o di una tempesta di fuoco, spaccare una cassa per poi trovarvi all'interno una succosa fetta d'anguria da divorare sul momento per rescuperare Punti Salute, mi è parsa è una cosa assai stonata. Si dirà: d'altronde siamo in un videogioco. E' vero...ma non si poteva trovare un'alternativa alle solite casse con dentro ogni ben di dio(hamburger, stinco di maiale, bibite, spiedini, ecc.)? Non è forse un controsenso cercare di creare immedesimazione e coinvolgimento inserendo poi simili effetti che veramente mostrano il "re nudo"?
 Sulla stessa linea d'onda è da segnalare la scarsa libertà d'esplorazione concessa al protagonista, che troppo spesso si ha la sensazione di dirigere su binari fin troppo rigidi. Sarebbe stato divertente dargli la possibilità di fare qualche giretto in più e di aprire qualche porta extra, ma non si può avere tutto dalla vita.
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"ZZUNAMI"



 Eccoci infine giunti al tanto discusso lato tecnico. Partiamo dalla grafica. Dando una valutazione complessiva al tutto, la diamo sopra la sufficienza, ma riservandoci qualche critica. Le scene di catastrofi sono uno spettacolo: palazzi che crollano, tempeste di fuoco, incidenti e tutto il resto sono ricreati benissimo e mostrati con taglio registico. I modelli poligonali variano a seconda dei personaggi, quelli fondamentali sono veramente belli (Bryce e il colonnello su tutti), mentre quelli secondari scadono nell'anonimo e nello spartano. Idem per certi ambienti, veramente troppo spogli e banali. Gli effetti sono generalmente buoni, cenere ed effetto "caldo" su tutto, mentre l'acqua a tratti è ben fatta, a tratti no. Bruttini alcuni, seppur rarissimi, effetti di pop-up (ad onor del vero, li ho visti solo nella prima sessione di guida). Alti e bassi, come nei modelli 3D, anche nel campo delle textures.
 Il sonoro invece è significativamente buono. Il doppiaggio è ottimo (in inglese, ma ben recitato), mentre le musiche e gli effetti sottolineano bene le situazioni più empatiche e gravi. In generale, un ottimo lavoro.
L'aspetto della longevità è più controverso. Il gioco dura circa 12-13 ore. Non è poco, ma forse a molti non basterà. In generale, il divertimento e l'interesse non scemano mai e la difficoltà in questo aiuta. C'è la possibilità di giocare a livello difficile e, per i puristi di sbloccare tutte le armi al poligono(non è impresa semplicissima). Globalmente, a mio avviso, ci siamo.

CONCLUDENDO



 Siete tra quelli che da mesi intonano un peana sui giochi hardcore per Wii? Beh, non dovreste essere qui, ma a giocare questo buon Disaster. Siete giocatori in cerca di un bell'adventure coinvolgente e spettacolare? Per voi vale lo stesso discorso. Odiate tutto il software che non ha Mario tra i personaggi giocabili? Allora forse vi conviene passare ad altro (magari, se fate una capatina pure dallo psicanalista non vi fa male :D).

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 8.5
  • Coinvolgimento è la parola d'ordine.
Sonoro — 8
  • Doppiaggio, musiche, effetti: notevoli.
Grafica — 6.5
  • Scene d'impatto altamente spettacolari.
  • Alti e bassi che abbassano il voto.
Giocabilità — 8
  • Uso ottimo del controller in una varietà di situazioni.
Longevità — 7
  • Discreto numero di ore e qualche possibilità d'extra
  • I più esigenti vorranno di più

Totale 8.0


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