Arc Rise Fantasia
Inizialmente il Wii subì numerose critiche a causa della grave mancanza nella sua ludoteca di JRPG ma…
Inizialmente il Wii subì numerose critiche a causa della grave mancanza nella sua ludoteca di JRPG ma in quest’ultimo periodo la situazione sta lentamente cambiando.
Arc Rise Fantasia è l’ultimo arrivato (per quanto riguarda il mercato JAP e USA) e venne annunciato come un JRPG di grande spessore che i fan del genere avrebbero apprezzato particolarmente; non resta da vedere se gli sviluppatori: Imageepoch e Marvelous Entertainment siano riusciti in questa impresa.
Prima di addentrarvi nel mondo di Arc Rise Fantasia dovete essere a conoscenza di alcuni particolari indispensabili.
Prima di tutto sappiate che per quanto riguarda trama e personaggi siamo di fronte ad un JRPG classico, estremamente classico, vi ritroverete di fronte un'ennesima volta in un mondo magico pronti a combattere catastrofi mondiali, guerre da fermare e immischiati in storie di prescelti e giovane vergini con poteri misteriosi e incredibili.
La nostra avventura inizia con un’ottima cut-scene in CG (una delle pochissime presenti nel gioco), in essa possiamo vedere una grandissima nave da guerra che solca i cieli, improvvisamente uno stormo di draghi inizia ad attaccare la nave, moltissimi soldati si recano sul ponte a dar battaglia, tra di loro notiamo un ragazzo vestito di rosso e con una spada grande quanto lui, il protagonista del gioco, “L’arc” un mercenario che lavoro per l’impero di Meridia, il classico protagonista a cui piace fare il duro, anche se in realtà ha un buon cuore e non si tirerebbe mai indietro dall’aiutare qualcuno.
A fine battaglia L’arc tenta di dare un colpo finale al drago, finendo però per cadere con esso dalla nave da guerra, L’arc sviene in seguito all’impatto (come non sia morto è un mistero), al suo risveglio incontra una ragazza, Rifya e in seguito a vari eventi veniamo a sapere che L’arc è un “figlio di Eesa”, in pratica il prescelto di Eesa (il classico Dio presente in svariati JRPG) con l’abilità di risvegliare i “Rogress”, delle potentissime entità mistiche.
In seguito la storia avrà numerosi e notevoli colpi di scena, ma alla fin fine la trama è il classico “Dio del bene contro il Dio del male”, fortunatamente il tutto ha un approccio diverso dagli altri titoli con una simile trama mostrando in modo approfondito entrambe le parti,sia il bene che il male e riesce nonostante tutto a possedere una personalità propria e a risultare appassionante e coinvolgente.
Avrete però capito che se state cercando un titolo che si differenzi dalla massa dei JRPG nel mercato per originalità Arc Rise Fantasia non fa per voi.
Tutta le vicende sono accompagnate da una curata veste grafica in stile anime, piacevole, viva e dettagliata, effetti speciali pirotecnici, l’aspetto dei vari personaggi è ottimamente caratterizzato fin nei minimi dettagli, lo stesso vale per quello dei mostri, una nota di merito anche ad alcune ambientazioni davvero spettacolari, una delizia per gli occhi, sfortunatamente sono poco vari e possono risultare ripetitivi; inoltre le animazioni sono parecchio macchinose.
Se da una parte possiamo affermare con assoluta certezza che trama e personaggi non siano il massimo dell’originalità dall’altra possiamo invece complimentarci con gli sviluppatori, i quali sono riusciti nell’impresa di creare un sistema di combattimento appassionante e divertente pur rimanendo nello stile “a turni” dei classici JRPG.
La prima aspetto che salta all’occhio è una barra in alto a sinistra dello schermo (durante le battaglie ovviamente), essa è la barra degli AP, dei punti che distribuiremo a nostro piacimento per TUTTO il party (che sarà composto da un massimo di 3 membri più un quarto “momentaneo” che non potremo controllare direttamente), indispensabili per attuare ogni singola azione disponibile per un determinato personaggio.
Per esempio: Attaccare richiede 1 punto AP, i nostri AP massimi sono di 6, nel party abbiamo 3 membri del party che vogliamo far solo attaccare normalmente, potremo distribuire questi 6 AP a chiunque vogliamo così come renderli disponibili tutti a 6 allo stesso personaggio.
Potrete quindi far attaccare uno dei membri del party 6 volte di seguito, far attaccare tutti e 3 due volte di seguito o far attaccare solo due alleati 3 volte di seguito, come abbiamo detto, potrete distribuirli a vostro piacimento, non è comunque obbligatorio consumarli tutti, potremo decidere di sfruttarne solo alcuni in modo da lasciarne un numero maggiore nel prossimo turno, gli AP aumenteranno con la crescita del livello dei personaggi e all’inizio di ogni turno si ricaricherà una certa percentuale di AP, anch’essa determinata dal livello.
Il battle system non si limita a questo e offre moltissime altre possibilità; azioni concatenate, evocazioni, tecniche speciali e un sistema di magie abbastanza complesso: partiamo parlando degli attacchi a catena.
Se selezionerete la stessa azione più volte di seguito sullo stesso bersaglio non dovrete ogni volta aspettare il vostro turno (questo e ciò che accade selezionando tecniche diverse), quell’azione sarà infatti ripetuta consecutivamente fino ad un massimo di 4 di seguito, tutto questo è fattibile utilizzando anche vari personaggi del party, non è necessario che sia sempre lo stesso, basterà utilizzare la stessa azione sullo stesso nemico con più personaggi per consentire un attacco concatenato di tutto il party; questo è anche fattibile con gli attacchi speciali, essi infatti (ed ovviamente richiedono una quantità di AP maggiore) potranno essere concatenati fra i vari alleati, così facendo darete vita, oltre a varie tecniche speciali di seguito, ad un esclusivo attacco finale che arrecherà una quantità di danni estremamente elevata al vostro nemico (per rendervi conto di quanto tolgono vi basta sapere che alcuni Boss possono essere eliminati con due, massimo 3 attacchi finali).
Per quanto riguarda le evocazioni, esse sono rappresentate dai “Rogress” di cui abbiamo parlato precedentemente, delle potenti entità che una volta sconfitte (non sempre, in alcuni casi non è necessario combattere) potranno essere evocate in battaglia ottenendo vari effetti: infliggere status alterati, migliorare statistiche, recuperare energia o infliggere semplicemente una certa quantità di danni al nemico; ovviamente la quantità di AP utilizzate per queste azioni è notevolmente elevata, ma non solo, per poterli evocare dovrete aver prima riempito completamente una barra continuando ad attaccare i nemici con qualsiasi azione.
Infine parliamo del sistema delle magie, che inizialmente potrebbe spiazzarvi considerando la sua peculiarità.
In pratica vi sono vari elementi magici: fuoco, acqua, terra e vento. Ogni membro del party avrà a disposizione una griglia circolare nel quale inserire una sfera, ognuna rappresentante un certo elemento, potremo quindi personalizzare totalmente il tipo di magie che un personaggio potrà utilizzare; inserendo sempre una sfera dello stesso elemento otterrete un potenziamento di quell’elemento ed avrete così anche nuove magie disponibili, introducendo invece varie sfere elementali differenti potrete creare anche altri elementi, come le magie di fulmine o giaccio.
Per poter utilizzare le magie sfrutteremo i più classici punti magia, vi sono 4 livelli magici a seconda della potenza di un certo elemento e vi sono 10 punti magia massimi per ogni livello magico; la quantità di punti magia, la potenza delle magie e molte altre chicche sono potenziabili tramite gli empori magici che troverete in ogni città che visiterete a patto di avere abbastanza denaro e altri punti limitati che dovrete distribuire a vostro piacimento tra le varie opzioni di potenziamento.
Un aspetto importantissimo di un JRPG è (e non ci dovrebbe essere nemmeno il bisogno di dirlo) la trama e i personaggi, un titolo però riesce a coinvolgere anche grazie ai dialoghi (scritti) e alle varie scene doppiate (non necessarie a dire il vero, ma se il doppiaggio è presente si spera che sia di qualità).
Un grave problema di Arc Rise Fantasia riguarda proprio la localizzazione.
Prima di tutto occorre esprimere con estremo disappunto come la maggior parte dei dialoghi abbiano subito una traduzione davvero pessima, vi ritroverete quindi con dialoghi poveri, scadenti e noiosi, come se tutto questo non bastasse vi è qualche errore grammaticale di tanto in tanto, senza contare alcune scene incoerenti con ciò che è stato detto poco prima (non è un problema dei dialoghi del gioco, è causato proprio dalla traduzione).
A questo dobbiamo anche aggiungere il doppiaggio fuori luogo di quasi qualunque scena.
Tralasciando la scelta per le voci americane errate, ad esempio un personaggio che nella versione originale possedeva una voce che ispirava dolcezza nella versione Americana hanno scelto una doppiatrice con una voce profonda, ciò stona con la natura stessa del personaggio e il suo atteggiamento estremamente gentile.
Ma troviamo persino di peggio, la maggior parte delle scene sono recitate senza passione, le voci non sono naturali, sono forzate e tutto ciò porta anche ad un peggioramento e ad un minore coinvolgimento; vedere la scena in cui un personaggio vicino al protagonista muore e vedere che nel doppiaggio lui parla come se fosse morto decine di anni fa (quando è morto il momento prima) porta appunto ad un minore coinvolgimento, si potrebbe persino optare per l’eliminazione delle voci (fortunatamente questo è possibile), cosa però che porterebbe degli svantaggi, durante le battaglie infatti i vari alleati daranno consigli su come combattere e che strategie usare contro i boss oltre a vari consigli; da notare inoltre la mancanza del doppiaggio originale giapponese.
Fortunatamente, se questo aspetto del sonoro è pessimo, la colonna sonora è varia, vasta, offre una qualità complessiva molto elevata con alcune tracce davvero memorabili (la World Map per dirne una) e spesso all’altezza della situazione.
Mi sono sentito in dovere di dedicare un paragrafo intero per parlare elusivamente della difficoltà.
Prima di tutto se siete giocatori alle prime armi smettete immediatamente di leggere questa recensione e non acquistate assolutamente Arc Rise Fantasia, non supererete il primo boss e no, non sto esagerando.
Le battaglie normali non vi daranno praticamente mai problemi per tutta la durata dell’avventura principale ma ciò che vi farà impazzire saranno i boss; infatti sono tutti (MA TUTTI) estremamente ostici, senza pietà, una SOLA mossa sbagliata (senza modo di dire) e possono sterminare il vostro intero party in un solo turno, questo avviene nel primo turno, ma se credete che continuando lo scontro le cose si facciano più semplici vi sbagliate di grosso, più saranno indeboliti e maggiore sarà il danno che vi arrecheranno e la loro difesa, se possono eliminare il vostro party facilmente in un singolo turno all’inizio dello scontro le cose peggiorano ulteriormente man mano che gli indebolite, immaginate la scena, 20 minuti di boss e di colpo lui vi lancia contro un attacco speciale che toglie tutti gli HP a tutti i membri del party mandando così a quel paese decine e decine di minuti di battaglia con conseguente esaurimenti nervoso del giocatore (considerate inoltre che non è un evento raro).
Arc Rise Fantasia non ammette errori, ogni singola azione durante lo scontro con ogni boss deve essere ampliamente considerata con estrema cautela, così come le possibile azioni del nemico e tutto ciò che ne consegue.
Il problema risiede nel fatto che non è solo un titolo difficile, è sfruttante, estremamente frustrante, questo a causa anche della stupidissima posizione di moltissime zone di salvataggio posizionate con un intervallo ridicolo (non sempre ma comunque ricorrente), alcune volte vi ritroverete addirittura con un boss impossibile alla fine di un dungeon di 1-2 ore di gioco senza alcuna possibilità di salvare finche non lo avrete terminato.
Non possiamo davvero lamentarci invece della longevità.
La sola trama principale infatti vi terrà occupati più di 40 ore di gioco, tutto questo contornato da un buon ritmo di gioco (sempre che la difficoltà esagerata non ve lo faccia abbandonare prima), da molteplici situazioni variabili, strade alternative e scene che possono variare in base a ciò che avete scelto precedentemente.
A tutto questo aggiungete una grandissima quantità di sub-quest tra gli scontri nell’arena, dungeon alternativi, boss segreti e missioni della gilda sarete occupati per altre decine e decine di ore.
Arc Rise Fantasia si mostra subito per quello che è, un JRPG duro e puro.
Se non apprezzate lo stile estremamente Giapponese, se non siete disposti a sorbirvi personaggi stereotipati, una localizzazione pessima e una difficoltà così elevata da portare il titolo ad essere frustrante (in alcuni frangenti fin troppo) non acquistatelo assolutamente.
A conti fatti Arc Rise Fantasia è da prendere senza dubbio solo se fan accaniti del genere e se siete disposti a mettere alla prova le vostre abilità con scontri che richiedono una minuziosa attenzione per ogni singola azione che sceglierete, tutti gli altri ci pensino due (o anche tre) volte prima di decidere se acquistarlo o meno.
Arc Rise Fantasia è l’ultimo arrivato (per quanto riguarda il mercato JAP e USA) e venne annunciato come un JRPG di grande spessore che i fan del genere avrebbero apprezzato particolarmente; non resta da vedere se gli sviluppatori: Imageepoch e Marvelous Entertainment siano riusciti in questa impresa.
IL CLASSICO...
Prima di addentrarvi nel mondo di Arc Rise Fantasia dovete essere a conoscenza di alcuni particolari indispensabili.
Prima di tutto sappiate che per quanto riguarda trama e personaggi siamo di fronte ad un JRPG classico, estremamente classico, vi ritroverete di fronte un'ennesima volta in un mondo magico pronti a combattere catastrofi mondiali, guerre da fermare e immischiati in storie di prescelti e giovane vergini con poteri misteriosi e incredibili.
La nostra avventura inizia con un’ottima cut-scene in CG (una delle pochissime presenti nel gioco), in essa possiamo vedere una grandissima nave da guerra che solca i cieli, improvvisamente uno stormo di draghi inizia ad attaccare la nave, moltissimi soldati si recano sul ponte a dar battaglia, tra di loro notiamo un ragazzo vestito di rosso e con una spada grande quanto lui, il protagonista del gioco, “L’arc” un mercenario che lavoro per l’impero di Meridia, il classico protagonista a cui piace fare il duro, anche se in realtà ha un buon cuore e non si tirerebbe mai indietro dall’aiutare qualcuno.
A fine battaglia L’arc tenta di dare un colpo finale al drago, finendo però per cadere con esso dalla nave da guerra, L’arc sviene in seguito all’impatto (come non sia morto è un mistero), al suo risveglio incontra una ragazza, Rifya e in seguito a vari eventi veniamo a sapere che L’arc è un “figlio di Eesa”, in pratica il prescelto di Eesa (il classico Dio presente in svariati JRPG) con l’abilità di risvegliare i “Rogress”, delle potentissime entità mistiche.
In seguito la storia avrà numerosi e notevoli colpi di scena, ma alla fin fine la trama è il classico “Dio del bene contro il Dio del male”, fortunatamente il tutto ha un approccio diverso dagli altri titoli con una simile trama mostrando in modo approfondito entrambe le parti,sia il bene che il male e riesce nonostante tutto a possedere una personalità propria e a risultare appassionante e coinvolgente.
Avrete però capito che se state cercando un titolo che si differenzi dalla massa dei JRPG nel mercato per originalità Arc Rise Fantasia non fa per voi.
Tutta le vicende sono accompagnate da una curata veste grafica in stile anime, piacevole, viva e dettagliata, effetti speciali pirotecnici, l’aspetto dei vari personaggi è ottimamente caratterizzato fin nei minimi dettagli, lo stesso vale per quello dei mostri, una nota di merito anche ad alcune ambientazioni davvero spettacolari, una delizia per gli occhi, sfortunatamente sono poco vari e possono risultare ripetitivi; inoltre le animazioni sono parecchio macchinose.
...E IL NUOVO
Se da una parte possiamo affermare con assoluta certezza che trama e personaggi non siano il massimo dell’originalità dall’altra possiamo invece complimentarci con gli sviluppatori, i quali sono riusciti nell’impresa di creare un sistema di combattimento appassionante e divertente pur rimanendo nello stile “a turni” dei classici JRPG.
La prima aspetto che salta all’occhio è una barra in alto a sinistra dello schermo (durante le battaglie ovviamente), essa è la barra degli AP, dei punti che distribuiremo a nostro piacimento per TUTTO il party (che sarà composto da un massimo di 3 membri più un quarto “momentaneo” che non potremo controllare direttamente), indispensabili per attuare ogni singola azione disponibile per un determinato personaggio.
Per esempio: Attaccare richiede 1 punto AP, i nostri AP massimi sono di 6, nel party abbiamo 3 membri del party che vogliamo far solo attaccare normalmente, potremo distribuire questi 6 AP a chiunque vogliamo così come renderli disponibili tutti a 6 allo stesso personaggio.
Potrete quindi far attaccare uno dei membri del party 6 volte di seguito, far attaccare tutti e 3 due volte di seguito o far attaccare solo due alleati 3 volte di seguito, come abbiamo detto, potrete distribuirli a vostro piacimento, non è comunque obbligatorio consumarli tutti, potremo decidere di sfruttarne solo alcuni in modo da lasciarne un numero maggiore nel prossimo turno, gli AP aumenteranno con la crescita del livello dei personaggi e all’inizio di ogni turno si ricaricherà una certa percentuale di AP, anch’essa determinata dal livello.
Il battle system non si limita a questo e offre moltissime altre possibilità; azioni concatenate, evocazioni, tecniche speciali e un sistema di magie abbastanza complesso: partiamo parlando degli attacchi a catena.
Se selezionerete la stessa azione più volte di seguito sullo stesso bersaglio non dovrete ogni volta aspettare il vostro turno (questo e ciò che accade selezionando tecniche diverse), quell’azione sarà infatti ripetuta consecutivamente fino ad un massimo di 4 di seguito, tutto questo è fattibile utilizzando anche vari personaggi del party, non è necessario che sia sempre lo stesso, basterà utilizzare la stessa azione sullo stesso nemico con più personaggi per consentire un attacco concatenato di tutto il party; questo è anche fattibile con gli attacchi speciali, essi infatti (ed ovviamente richiedono una quantità di AP maggiore) potranno essere concatenati fra i vari alleati, così facendo darete vita, oltre a varie tecniche speciali di seguito, ad un esclusivo attacco finale che arrecherà una quantità di danni estremamente elevata al vostro nemico (per rendervi conto di quanto tolgono vi basta sapere che alcuni Boss possono essere eliminati con due, massimo 3 attacchi finali).
Per quanto riguarda le evocazioni, esse sono rappresentate dai “Rogress” di cui abbiamo parlato precedentemente, delle potenti entità che una volta sconfitte (non sempre, in alcuni casi non è necessario combattere) potranno essere evocate in battaglia ottenendo vari effetti: infliggere status alterati, migliorare statistiche, recuperare energia o infliggere semplicemente una certa quantità di danni al nemico; ovviamente la quantità di AP utilizzate per queste azioni è notevolmente elevata, ma non solo, per poterli evocare dovrete aver prima riempito completamente una barra continuando ad attaccare i nemici con qualsiasi azione.
Infine parliamo del sistema delle magie, che inizialmente potrebbe spiazzarvi considerando la sua peculiarità.
In pratica vi sono vari elementi magici: fuoco, acqua, terra e vento. Ogni membro del party avrà a disposizione una griglia circolare nel quale inserire una sfera, ognuna rappresentante un certo elemento, potremo quindi personalizzare totalmente il tipo di magie che un personaggio potrà utilizzare; inserendo sempre una sfera dello stesso elemento otterrete un potenziamento di quell’elemento ed avrete così anche nuove magie disponibili, introducendo invece varie sfere elementali differenti potrete creare anche altri elementi, come le magie di fulmine o giaccio.
Per poter utilizzare le magie sfrutteremo i più classici punti magia, vi sono 4 livelli magici a seconda della potenza di un certo elemento e vi sono 10 punti magia massimi per ogni livello magico; la quantità di punti magia, la potenza delle magie e molte altre chicche sono potenziabili tramite gli empori magici che troverete in ogni città che visiterete a patto di avere abbastanza denaro e altri punti limitati che dovrete distribuire a vostro piacimento tra le varie opzioni di potenziamento.
PROBLEMI DI LOCALIZZAZIONE
Un aspetto importantissimo di un JRPG è (e non ci dovrebbe essere nemmeno il bisogno di dirlo) la trama e i personaggi, un titolo però riesce a coinvolgere anche grazie ai dialoghi (scritti) e alle varie scene doppiate (non necessarie a dire il vero, ma se il doppiaggio è presente si spera che sia di qualità).
Un grave problema di Arc Rise Fantasia riguarda proprio la localizzazione.
Prima di tutto occorre esprimere con estremo disappunto come la maggior parte dei dialoghi abbiano subito una traduzione davvero pessima, vi ritroverete quindi con dialoghi poveri, scadenti e noiosi, come se tutto questo non bastasse vi è qualche errore grammaticale di tanto in tanto, senza contare alcune scene incoerenti con ciò che è stato detto poco prima (non è un problema dei dialoghi del gioco, è causato proprio dalla traduzione).
A questo dobbiamo anche aggiungere il doppiaggio fuori luogo di quasi qualunque scena.
Tralasciando la scelta per le voci americane errate, ad esempio un personaggio che nella versione originale possedeva una voce che ispirava dolcezza nella versione Americana hanno scelto una doppiatrice con una voce profonda, ciò stona con la natura stessa del personaggio e il suo atteggiamento estremamente gentile.
Ma troviamo persino di peggio, la maggior parte delle scene sono recitate senza passione, le voci non sono naturali, sono forzate e tutto ciò porta anche ad un peggioramento e ad un minore coinvolgimento; vedere la scena in cui un personaggio vicino al protagonista muore e vedere che nel doppiaggio lui parla come se fosse morto decine di anni fa (quando è morto il momento prima) porta appunto ad un minore coinvolgimento, si potrebbe persino optare per l’eliminazione delle voci (fortunatamente questo è possibile), cosa però che porterebbe degli svantaggi, durante le battaglie infatti i vari alleati daranno consigli su come combattere e che strategie usare contro i boss oltre a vari consigli; da notare inoltre la mancanza del doppiaggio originale giapponese.
Fortunatamente, se questo aspetto del sonoro è pessimo, la colonna sonora è varia, vasta, offre una qualità complessiva molto elevata con alcune tracce davvero memorabili (la World Map per dirne una) e spesso all’altezza della situazione.
MISSION IMPOSSIBLE
Mi sono sentito in dovere di dedicare un paragrafo intero per parlare elusivamente della difficoltà.
Prima di tutto se siete giocatori alle prime armi smettete immediatamente di leggere questa recensione e non acquistate assolutamente Arc Rise Fantasia, non supererete il primo boss e no, non sto esagerando.
Le battaglie normali non vi daranno praticamente mai problemi per tutta la durata dell’avventura principale ma ciò che vi farà impazzire saranno i boss; infatti sono tutti (MA TUTTI) estremamente ostici, senza pietà, una SOLA mossa sbagliata (senza modo di dire) e possono sterminare il vostro intero party in un solo turno, questo avviene nel primo turno, ma se credete che continuando lo scontro le cose si facciano più semplici vi sbagliate di grosso, più saranno indeboliti e maggiore sarà il danno che vi arrecheranno e la loro difesa, se possono eliminare il vostro party facilmente in un singolo turno all’inizio dello scontro le cose peggiorano ulteriormente man mano che gli indebolite, immaginate la scena, 20 minuti di boss e di colpo lui vi lancia contro un attacco speciale che toglie tutti gli HP a tutti i membri del party mandando così a quel paese decine e decine di minuti di battaglia con conseguente esaurimenti nervoso del giocatore (considerate inoltre che non è un evento raro).
Arc Rise Fantasia non ammette errori, ogni singola azione durante lo scontro con ogni boss deve essere ampliamente considerata con estrema cautela, così come le possibile azioni del nemico e tutto ciò che ne consegue.
Il problema risiede nel fatto che non è solo un titolo difficile, è sfruttante, estremamente frustrante, questo a causa anche della stupidissima posizione di moltissime zone di salvataggio posizionate con un intervallo ridicolo (non sempre ma comunque ricorrente), alcune volte vi ritroverete addirittura con un boss impossibile alla fine di un dungeon di 1-2 ore di gioco senza alcuna possibilità di salvare finche non lo avrete terminato.
LONGEVITA’
Non possiamo davvero lamentarci invece della longevità.
La sola trama principale infatti vi terrà occupati più di 40 ore di gioco, tutto questo contornato da un buon ritmo di gioco (sempre che la difficoltà esagerata non ve lo faccia abbandonare prima), da molteplici situazioni variabili, strade alternative e scene che possono variare in base a ciò che avete scelto precedentemente.
A tutto questo aggiungete una grandissima quantità di sub-quest tra gli scontri nell’arena, dungeon alternativi, boss segreti e missioni della gilda sarete occupati per altre decine e decine di ore.
CONCLUSIONE
Arc Rise Fantasia si mostra subito per quello che è, un JRPG duro e puro.
Se non apprezzate lo stile estremamente Giapponese, se non siete disposti a sorbirvi personaggi stereotipati, una localizzazione pessima e una difficoltà così elevata da portare il titolo ad essere frustrante (in alcuni frangenti fin troppo) non acquistatelo assolutamente.
A conti fatti Arc Rise Fantasia è da prendere senza dubbio solo se fan accaniti del genere e se siete disposti a mettere alla prova le vostre abilità con scontri che richiedono una minuziosa attenzione per ogni singola azione che sceglierete, tutti gli altri ci pensino due (o anche tre) volte prima di decidere se acquistarlo o meno.
Valutazione
- Divertimento — 7
-
- Coinvolgente ed appassionante.
- L’estrema difficoltà lo rende frustrante.
- Localizzazione orribile al punto di minare il divertimento.
- Sonoro — 7
-
- Ottima colonna sonora.
- Doppiaggio improponibile.
- Grafica — 8.5
-
- Viva, allegra e dettagliata.
- Ambienti spettacolari.
- Animazioni migliorabili.
- Giocabilità — 8
-
- Sistema di combattimento profondo.
- Linearità ridotta al minimo.
- Longevità — 9
-
- Più di 40 ore per la storia principale.
- Moltissime sub quest.
- Linearità ridotta al minimo.
Totale 8.0
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