Sembra che a Nintendo sia riuscito il colpaccio! Sono giorni e giorni che si fa un gran parlare di Pokémon Go, l'app pubblicata da dalla Pokémon Company per iOS e Android, in altre parole la prima vera app Nintendo per un dispositivo che non sia una sua console. Ne parlano i giornali, ne parlano i siti, ne parla anche tua zia, anche se tutti questi non sanno distingue un Bulbasaur da uno Squirtle.

Come detto qualche giorno fa l'app per ora è disponibile solo in alcuni paesi del mondo selezionati, dovrebbe uscire anche in Italia domani 15 Luglio, ma chi voleva si è già procurato la sua copia facendo a meno di Play Store e ingannando l'Apple Store. Pur con questa limitazione il gioco è diventato un fenomeno virale che è possibile duri ancora molto a lungo, anche considerando che il franchise Pokémon è in giro da venti anni.

Tutto questo gran parlare ha fatto bene anche a Nintendo le cui azioni hanno avuto un grande momento di euforia e sono già partite le analisi economiche del fenomeno che sottolineano come a Nintendo possa arrivare in realtà anche solo il 10% di quello che potrà far guadagnare l'app, dovendo spartire la torta con Google o Apple, con The Pokémon Company, anche se questa è una società collegata a Nintendo e con Niatic, già sviluppatore del fortunato Ingres,  che ha curato lo sviluppo. Poco importa in realtà perché l'app è una trovata commerciale che aiuterà anche Pokémon Sole e Luna che arriverà negli scaffali a Novembre.

Tornando ai numeri del successo l'app è riuscita ad issarsi in cima alle classifiche degli store pur essendo ufficialmente distribuito solo in alcuni paesi dal 6 Luglio. Tanto per dire: in 2 giorni risultava già installata sul 5% degli Android americani finendo per essere più utilizzata delle altre app social che comunemente usiamo tutti i giorni. La buona notizia per Nintendo è che non si tratta di un fuoco di paglia perché, come detto prima, i Pokémon sono nel giro già da molti anni e hanno schiere di appassionati pronti a giocare per i prossimi anni.

Il fenomeno che si sta sviluppando attorno a Pokémon Go passa naturalmente anche dalle curiosità e dagli usi strani che la gente ne fa.
C'è la stazione di polizia di Darwin diventata un Pokéstop e che ha emesso un comunicato per avvisare i giocatori di non entrare per tentare di acchiappare Sandshrew. Stesso problema anche per il museo dell'Olocausto a Washington.
O il gruppo di bulletti nel Missouri che aspettava gli allenatori in un luogo fuori mano per rapinarli.

Quindi aspettiamo domani, speriamo che venga pubblicata anche qua in Italia, e prepariamoci ad un'estate passata a prenderli tutti.