The Legend of Zelda - Ocarina of Time
Signore e signori, un inchino prego: ci troviamo innanzi a ciò che è stato definito dalla critica mondiale…
Signore e signori, un inchino prego: ci troviamo innanzi a ciò che è stato definito dalla critica mondiale come IL MIGLIOR VIDEOGIOCO DELLA STORIA. Caspita, niente male come presentazione.
Il fatto è che mentre molti giochi piacciono a tutti ma vengono presto dimenticati, OoT (Ocarina of Time) rimane sempre il migliore a distanza di anni...ed è destinato a non morire mai!!!! Non ci resta che approfondire la questione, e capire come possa questo titolo fregiarsi della nomea di migliore in assoluto.
Ci troviamo nella seconda metà degli anni '90: il N64 arranca, sfornando pochissimi giochi di valore. C'è però da dire che quando ne sforna uno, è un signor gioco! La serie di Zelda gode di una buona popolarità: i primi 4 episodi (due su NES, ed uno a testa per SNES e GB) avevano fatto breccia nel cuore dei fan; nonostante "a Link to the Past" fosse stato uno dei migliori giochi del SNES, però, questa saga sembrava ancora essere in attesa di una sua consacrazione definitiva...che arrivò proprio su N64 con un gioco in cui Miyamoto e soci avevano riversato poesia allo stato puro. Arte fatta a videogioco. Ancora oggi, anno 2007, nessuno è riuscito a eguagliare OoT...e Miyamoto stesso ci è solo andato vicino con il recente Twilight Princess.
Cos'è che rende OoT così eccezionale? Cos'è che lo rende così speciale agli occhi dei giocatori???
Per dare una risposta definitiva, ci vorrebbero giorni...il solo modo in cui potrete avere una risposta, è farci una bella partita; tuttavia, fortunatamente è difficile trovare qualcuno (tra chi si auto-definisce videogiocatore) che non l'abbia provato. Se si potesse riassumere il tutto in una parola, direi MAGIA. Per chi non lo sapesse, questo gioco è un'avventura che consiste nel risolvere enigmi e dungeon in uno splendido 3D, sconfiggere mostri indicibili e pericolosi senza dimenticare l'esplorazione e la scoperta di infiniti segreti. Insomma, a pensarci oggi non sembrerebbe niente di nuovo, soprattutto tenendo conto che sono usciti altri giochi della stessa saga che ripropongono lo stesso gameplay di fondo; certo, sarà anche che questo è il primo Zelda in 3D (e che quindi è quello che ha colpito di più per innovazione), ma il fatto è che nessun gioco (nemmeno gli Zelda successivi) è riuscito a riproporre questa combinazione di avventura-coinvolgimento-esplorazione in maniera così cristallina, poetica e genuina. Il divertimento sperimentato dall'utenza con i precedenti Zelda è stato portato magnificamente da due dimensioni a tre, e ciò è avvenuto in maniera favolosa; inoltre, OoT è stato una pietra miliare del suo genere per svariati motivi: un ambiente tridimensionale vastissimo dove muoversi liberamente, ed un rivoluzionario sistema per tenere d'occhio un obiettivo: infatti, mentre i precedenti giochi in 3D davano problemi di visuale quando si trattava di puntare un oggetto o un nemico muovendosi allo stesso tempo, OoT ha proposto per la prima volta il mitico "Z-Targeting" (dovuto al nome del pulsante del N64 adibito a tale scopo): una sorta di puntatore compare sull'oggetto o sul nemico in questione, e saremo liberi di muoverci prendendo come punto di riferimento visivo ciò che stiamo puntando. Semplicemente geniale, tanto che da quel momento in poi tutti gli Zelda tridimensionali (e anche un sacco di altri giochi) hanno usato questo comodissimo metodo.
Chiarito questo punto tecnico, il dolcissimo succo del gioco si fa gustare già a partire dalla storia: nella foresta perduta del regno di Hyrule, vivono i Kokiri; essi sono bambini vestiti di verde, e sono come Peter Pan: restano bambini per tutta la vita; inoltre, ognuno di essi ha una fata come amica che li accompagna per tutta la loro vita; fra di loro, però, c'è un bambino senza fata...il nostro eroe Link; questo bambino è tormentato da paurosi incubi da parecchie notti ormai, ed un giorno viene convocato dal grande guardiano della foresta: l'Albero Deku; egli riferisce a Link che la terra di Hyrule è minacciata da un uomo malvagio, e che soltanto lui può impedirgli di portare a compimento i suoi piani; accompagnato dalla sua nuova amica, la fata Navi, Link dovrà inoltrarsi in foreste sperdute seguendo melodie fra le fronde, dovrà immergersi in profondi laghi, avventurarsi dentro un vulcano, nelle viscere di un cimitero, in un deserto assassino...dovrà viaggiare nel tempo, apprendere sul suo conto molto di più di quanto egli già sappia, dovrà allearsi con la principessa Zelda ed arrivare a vedersela con Ganondorf, il signore del male, colui che forse, in tutto l'universo Nintendo, incarna in maniera perfetta il male nella sua forma più pura e terribile...
OoT, dal punto di vista del comparto grafico, al giorno d'oggi potrebbe far storcere il naso a molti: stiamo pur sempre parlando di un gioco di parecchi anni fa, e la differenza con le ultime produzioni si nota nei fotogrammi, nelle textures (alcune davvero molto grezze) e nei modelli poligonali dei personaggi (notevolmente parchi di poligoni); è doveroso tener conto, però, di come il gioco, ai suoi tempi, spremesse notevolmente l'hardware del N64 con cose mai viste fino ad allora; tutto sommato, comunque, l'occhio avrà la sua parte anche stavolta: certi scorci e certi paesaggi fanno sognare ancora adesso, con colori che sembrano usciti dalla tela di un artista e con elementi bucolici che sanno far volare l'immaginazione nei cieli di Hyrule, quasi ad essere lì per immergersi nel lago Hylia o per buttarsi a capofitto nel mercato del borgo del castello.
Il sonoro è magnificente, a livelli da capogiro: musiche da sogno, fantastiche, fenomenali, indimenticabili e indimenticate; nessuno potrà mai dimenticare l'allegra musichetta della foresta, del villaggio dei kokiri, del borgo...o quella epica del deserto Gerudo, o della piana di Hyrule. Siamo davvero ad altezze qualitative vertiginose, quacosa di mai visto: il compositore Koji Kondo, in quel periodo, era sicuramente in delirio mistico.
La giocabilità è a livelli mai raggiunti ancora oggi: il livello di divertimento e di coinvolgimento, grazie anche alla storia appassionante, è ai massimi storici; tutto ciò è collegato alla longevità: praticamente infinita. Il gioco è vasto, e dalla piana di Hyrule (che funziona un pò come il castello di Super Mario 64) si può accedere ad ambientazioni dalla notevole ampiezza anche ad un occhio odierno: foreste, laghi, borghi, deserti...ce n'è per tutti i gusti, ed ovviamente tutto è pervaso da quell'aria medieval-bucolica che è restata nel cuore di tutti. Ogni angolo può nascondere un segreto, una chicca, una porta per un'area inesplorata; ogni personaggio, anche il più insignificante ai fini della storia, è caratterizzato in maniera maniacale; sembra davvero di fare un viaggio in questa terra meravigliosa, ed è difficile spegnere la console! La difficoltà, poi, è perfettamente calibrata: OoT è facile all'inizio, e man mano che si procede sfuma nel difficile ma mai e poi mai nel frustrante.
La voglia di giocarlo, rigiocarlo e rigiocarlo ancora per assaporare ogni suo momento sarà vivida in voi finchè avrete vita in corpo!!!
Definire OoT un gioco è riduttivo, questo è un capolavoro assoluto, l'ESSENZA STESSA della poesia. Ogni altro commento è superfluo, a giocarlo si commenterà da sè.
Il fatto è che mentre molti giochi piacciono a tutti ma vengono presto dimenticati, OoT (Ocarina of Time) rimane sempre il migliore a distanza di anni...ed è destinato a non morire mai!!!! Non ci resta che approfondire la questione, e capire come possa questo titolo fregiarsi della nomea di migliore in assoluto.
LE ORIGINI DELLA LEGGENDA
Ci troviamo nella seconda metà degli anni '90: il N64 arranca, sfornando pochissimi giochi di valore. C'è però da dire che quando ne sforna uno, è un signor gioco! La serie di Zelda gode di una buona popolarità: i primi 4 episodi (due su NES, ed uno a testa per SNES e GB) avevano fatto breccia nel cuore dei fan; nonostante "a Link to the Past" fosse stato uno dei migliori giochi del SNES, però, questa saga sembrava ancora essere in attesa di una sua consacrazione definitiva...che arrivò proprio su N64 con un gioco in cui Miyamoto e soci avevano riversato poesia allo stato puro. Arte fatta a videogioco. Ancora oggi, anno 2007, nessuno è riuscito a eguagliare OoT...e Miyamoto stesso ci è solo andato vicino con il recente Twilight Princess.
COSA C'E' DI COSI' ECCEZIONALE???
Cos'è che rende OoT così eccezionale? Cos'è che lo rende così speciale agli occhi dei giocatori???
Per dare una risposta definitiva, ci vorrebbero giorni...il solo modo in cui potrete avere una risposta, è farci una bella partita; tuttavia, fortunatamente è difficile trovare qualcuno (tra chi si auto-definisce videogiocatore) che non l'abbia provato. Se si potesse riassumere il tutto in una parola, direi MAGIA. Per chi non lo sapesse, questo gioco è un'avventura che consiste nel risolvere enigmi e dungeon in uno splendido 3D, sconfiggere mostri indicibili e pericolosi senza dimenticare l'esplorazione e la scoperta di infiniti segreti. Insomma, a pensarci oggi non sembrerebbe niente di nuovo, soprattutto tenendo conto che sono usciti altri giochi della stessa saga che ripropongono lo stesso gameplay di fondo; certo, sarà anche che questo è il primo Zelda in 3D (e che quindi è quello che ha colpito di più per innovazione), ma il fatto è che nessun gioco (nemmeno gli Zelda successivi) è riuscito a riproporre questa combinazione di avventura-coinvolgimento-esplorazione in maniera così cristallina, poetica e genuina. Il divertimento sperimentato dall'utenza con i precedenti Zelda è stato portato magnificamente da due dimensioni a tre, e ciò è avvenuto in maniera favolosa; inoltre, OoT è stato una pietra miliare del suo genere per svariati motivi: un ambiente tridimensionale vastissimo dove muoversi liberamente, ed un rivoluzionario sistema per tenere d'occhio un obiettivo: infatti, mentre i precedenti giochi in 3D davano problemi di visuale quando si trattava di puntare un oggetto o un nemico muovendosi allo stesso tempo, OoT ha proposto per la prima volta il mitico "Z-Targeting" (dovuto al nome del pulsante del N64 adibito a tale scopo): una sorta di puntatore compare sull'oggetto o sul nemico in questione, e saremo liberi di muoverci prendendo come punto di riferimento visivo ciò che stiamo puntando. Semplicemente geniale, tanto che da quel momento in poi tutti gli Zelda tridimensionali (e anche un sacco di altri giochi) hanno usato questo comodissimo metodo.
Chiarito questo punto tecnico, il dolcissimo succo del gioco si fa gustare già a partire dalla storia: nella foresta perduta del regno di Hyrule, vivono i Kokiri; essi sono bambini vestiti di verde, e sono come Peter Pan: restano bambini per tutta la vita; inoltre, ognuno di essi ha una fata come amica che li accompagna per tutta la loro vita; fra di loro, però, c'è un bambino senza fata...il nostro eroe Link; questo bambino è tormentato da paurosi incubi da parecchie notti ormai, ed un giorno viene convocato dal grande guardiano della foresta: l'Albero Deku; egli riferisce a Link che la terra di Hyrule è minacciata da un uomo malvagio, e che soltanto lui può impedirgli di portare a compimento i suoi piani; accompagnato dalla sua nuova amica, la fata Navi, Link dovrà inoltrarsi in foreste sperdute seguendo melodie fra le fronde, dovrà immergersi in profondi laghi, avventurarsi dentro un vulcano, nelle viscere di un cimitero, in un deserto assassino...dovrà viaggiare nel tempo, apprendere sul suo conto molto di più di quanto egli già sappia, dovrà allearsi con la principessa Zelda ed arrivare a vedersela con Ganondorf, il signore del male, colui che forse, in tutto l'universo Nintendo, incarna in maniera perfetta il male nella sua forma più pura e terribile...
TECNICAMENTE
OoT, dal punto di vista del comparto grafico, al giorno d'oggi potrebbe far storcere il naso a molti: stiamo pur sempre parlando di un gioco di parecchi anni fa, e la differenza con le ultime produzioni si nota nei fotogrammi, nelle textures (alcune davvero molto grezze) e nei modelli poligonali dei personaggi (notevolmente parchi di poligoni); è doveroso tener conto, però, di come il gioco, ai suoi tempi, spremesse notevolmente l'hardware del N64 con cose mai viste fino ad allora; tutto sommato, comunque, l'occhio avrà la sua parte anche stavolta: certi scorci e certi paesaggi fanno sognare ancora adesso, con colori che sembrano usciti dalla tela di un artista e con elementi bucolici che sanno far volare l'immaginazione nei cieli di Hyrule, quasi ad essere lì per immergersi nel lago Hylia o per buttarsi a capofitto nel mercato del borgo del castello.
Il sonoro è magnificente, a livelli da capogiro: musiche da sogno, fantastiche, fenomenali, indimenticabili e indimenticate; nessuno potrà mai dimenticare l'allegra musichetta della foresta, del villaggio dei kokiri, del borgo...o quella epica del deserto Gerudo, o della piana di Hyrule. Siamo davvero ad altezze qualitative vertiginose, quacosa di mai visto: il compositore Koji Kondo, in quel periodo, era sicuramente in delirio mistico.
La giocabilità è a livelli mai raggiunti ancora oggi: il livello di divertimento e di coinvolgimento, grazie anche alla storia appassionante, è ai massimi storici; tutto ciò è collegato alla longevità: praticamente infinita. Il gioco è vasto, e dalla piana di Hyrule (che funziona un pò come il castello di Super Mario 64) si può accedere ad ambientazioni dalla notevole ampiezza anche ad un occhio odierno: foreste, laghi, borghi, deserti...ce n'è per tutti i gusti, ed ovviamente tutto è pervaso da quell'aria medieval-bucolica che è restata nel cuore di tutti. Ogni angolo può nascondere un segreto, una chicca, una porta per un'area inesplorata; ogni personaggio, anche il più insignificante ai fini della storia, è caratterizzato in maniera maniacale; sembra davvero di fare un viaggio in questa terra meravigliosa, ed è difficile spegnere la console! La difficoltà, poi, è perfettamente calibrata: OoT è facile all'inizio, e man mano che si procede sfuma nel difficile ma mai e poi mai nel frustrante.
La voglia di giocarlo, rigiocarlo e rigiocarlo ancora per assaporare ogni suo momento sarà vivida in voi finchè avrete vita in corpo!!!
Definire OoT un gioco è riduttivo, questo è un capolavoro assoluto, l'ESSENZA STESSA della poesia. Ogni altro commento è superfluo, a giocarlo si commenterà da sè.
Valutazione
- Sonoro — 100
-
- Impareggiabile. Musiche che restano dentro per tutta la vita, non sto scherzando.
- Grafica — 100
-
- Al giorno d'oggi potrebbe far storcere il naso ai perfezionisti...
- ...ma considerando che stiamo parlando di un gioco che girava su N64, è favolosa.
- Giocabilità — 100
-
- Non esiste un gioco più divertente e coinvolgente...
- ...sembra di immergersi ad Hyrule!
- Longevità — 100
-
- Vasto quanto basta.
- Difficoltà superbamente calibrata.
- Lo rigiocherete tantissime volte...fino alla nausea (ed è scientificamente impossibile che vi venga!)
Totale 100.0
Commenti
Al momento non ci sono commenti