Shadowgate 64 - The Trial of the Four Towers
Shadowgate è un titolo per se. Non esistono termini di paragone sul Nintendo e, credo, forse neanche…
Shadowgate è un titolo per se. Non esistono termini di paragone sul Nintendo e, credo, forse neanche su altre consol o su PC. Un RPG, uno dei pochi del Nintendo, che ci narra di magia, di tradimenti e di intrighi, di storie di fantasmi e di un viandante che si trovò nel momento sbagliato, nel luogo sbagliato e divenne un eroe.
In un tempo molto remoto...
Io spero che chi gioca a Shadowgate(d'ora in poi STOFT)abbia la versione italiana per "godersi" tutti i dialoghi e tutte le letture in italiano. Allo sventurato possessore della versione inglese auguro soltanto di avere un'ottima preparazione poichè si perde veramente un gioco che avrebbe potuto essere tranquillamente un libro best-sellers(dal punto di vista letterario, della trama e dell'atmosfera)!Ma stò andando troppo in fretta. Il gioco inizia praticamente narrando la storia delle terre attorno al castello di Shadowgate, che, ridotta all'midollo osseo, è la seguente. Il castello di Shadowgate era in antichità il luogo in cui venivano addestrati i maghi e quindi godeva di un'ottima aura. Ma questo è passato... Ora le quattro torri magiche sono abbandonate ed il castello è abbandonato da quando il signore degli Stregoni ha preso il possesso di quel luogo. Tutta via il "re" Lord Jair cercò di fermare il suo antagonista, grazie all'aiuto e alle lezioni di stregoneria di Lakmir, fratello buono del signore degli Stregoni.
Tuttavia Jair fallì nel suo tentativo, e riuscì, tuttavia, a BANdire il suo nemico. Ma il male ha radici profonde, ovunque...
In un tempo un pò meno remoto...
Oggi giorno il castello di Shadowgate è ancora abbandonato, tuttavia la città che sorge ai suoi piedi è un vivace covo di ladruncoli di ogni specie. Tra di loro non mancano sicuramente delle persone molto oneste ed anche i fantasmi con cui avrete a che fare saranno, tutto sommato, quelli dell'epoca d'oro di Shadowgate. In questo clima medievaleggiante, una carovana passa spensierata per una stradina non lontana da Shadowgate e viene attaccata da dei brutti ladri del castello, inutile dire che voi, un giovane elfo di nome Del, siete proprio su quella carovana. La resistenza risulta inutile e presto verrete sopraffatti e trascinati nelle prigioni dove attenderete che veniate giustiziate. Ma il gioco, ovviamente, non permetterà questo e in effetti voi riuscirete a fuggire a dopo essere passato in fretta per le fogne della città e per un paio di altri luoghi nei quali tornerete più in là nel gioco per alcune cose importanti, incontrerete lo spirito di Lakmir che vi parlerà di un compito che voi non potrete svolgere, ma che potrete aiutare affinchè esso sia svolto. Inizia così il viaggio attraverso le quattro torri del giovane Del(scusate il gioco di parole) che porterà, che era logico, alla sconfitta del signore dei stregoni. Il finale non ve lo svelo, sappiate però che è a sorpresa. A buon intenditor....
Vagando per il castello (leggasi: Giocando sto RulePlayerGame)
Ok, la storia del gioco è questa, ma l'aspetto del gioco, qual'è? Beh, devo dire che molti di voi rimarranno delusi dal primo filmato. Infatti la grafica non è delle migliori ed i filmati non sono nel bel FMV di Resident Evil 2, nè come quelli di Zelda o Banjo-Tooie(scusate la mia fissazione, ma io paragonerò sempre i giochi che recensisco ai capolavori affermati per dire se sono meglio o peggio di loro).Dopo il filmato ci sarà un'altra batosta nel vedere la pessima animazione di cui è dotato il guardiano-cellario che vi porterà nella prigione. In seguito le cose migliorano minimamente, tuttavia le animazioni rimarranno brutte per tutto il corso del gioco. La grafica è di prima generazione, anzi, io la definirei "grafica da PSX" e il N64 non si sforza minimamente per il frame del gioco. E' lento di per sè, non ha bisogno di rallentamenti, e con ciò sono già passato alla prossima voce da analizzare: la giocabilità. Il sistema di controllo è "a la Turok", cio è, per chi non ha giocato al titolo targato Acclaim, che si controllano i movimenti di Del coi bottoni C e la sua visuale con il 3d-stick analogico. A me personalmente l'impostazione non convince molto, ma non ho trovato difficoltà ad adattarmi, e se ci riesco io ci riuscite pure voi. Pensate che poi giocavo a Perfect Dark coi bottini C il che naturalmente mi portò a morte precoce ( tiè!! ). Nel gioco, ovviamente. Per quanto riguarda la longevità, STOFT se la cava benissimo, è un ottimo mix tra il moooooolto difficile e il mediocre.
Molti enigmi bisognano di parecchia materia grigia, il che potrebbe bloccarvi per alcuni minuti/ore/giorni/mesi davanti un singolo enigma. Ma vi assicuro che il gioco si può finire, e anche piuttosto in fretta se ci si mette d'impegno. Per quanto riguarda il sonoro, beh.... Dovrei fare due discorso a parte. Le musiche di sottofondo sono molto belle, varie e molto facili per poter essere apprezzate e fischiate. Darei quindi un 9 se non un 9.7 alla musica. Ma(c'è un ma) l'SFX è del tutto orribile. Se non fosse per qualche eccezione, l'SFX è tutto immondizia. Infatti dopo aver sentito per l'ennesima volta lo scricchiolio di una porta che viene aperta vi viene veramente voglia di mettere un CD dei Corrs per ascoltare qualcosa di serio. Un misero 5! E quindi bisognerebbe fare la media tra il 5 ed il 9/9.7. Esce, all'incirca, un sette e mezzo, voto non certo strabiliante, ma accettabile. Se poi vi volete fare un favore potrete cercare una voce nelle opzioni che toglie l'SFX, ma non ho neanche cercato...infondo i Corrs cantano tanto bene ;-) !
p.P.S. piccolo Post Scriptum
Volevo solo avvisare coloro che credono di avere tra le mani un Zelda in versione "non-capolavoro" che non è così. Qual'è la differenza? Facile, in STOFT non dovrete combattere neanche contro i moscherini della locanda del villaggio. In STOFT sono completamente assenti i combattimenti.
E' tutto un lavoro di cervello. Enigmi, enigmi, qualche quiz e ancora enigmi. GLi enigmi sono, per fortuna, non tutti uguali, anzi alcuni molto diversi tra loro. Molti si basano sull'uso di particolari oggetti che troverete lungo la vostra strada, anelli magici, statue, filtri, collane e chi più nè ha più ne metta. Alcuni sono prove a tempo, quiz o prove di abilità o di memoria(soprattutto perchè dovrete conoscere a memoria tutte le strade del castello, e se dico TUTTE un motivo ci sarà...) e altri ancora vi faranno improvvisare mediatore tra il mondo dei vivi con quello dei morti. Il compito però in tutto il gioco è di riuscire sempre in tutte le prove, rimandendo, possibilmente, vivi.
Commento personale
Dovete sapere che io avrei voluto aggiungere alla valutazione un'altra voce. La trama. Se così fosse stato avrete trovato lì, se non un dieci, un nove punto nove/otto. La storia c'è tutta, da tonnellate di libri e documenti che dovrete leggere per andare avanti nel gioco, ai personaggi, agli scenari. Si va dal gotico, al filosofico, passando per il classico medioevo paesano e lo sguizzante ambiente delle locande. Ok, forse ho esagerato il tutto...
Comunque è un titolo estremamente buono, non eccelso sotto tutti i punti di vista, ma tutto sommato accettabile. Un ottima alternativa per chi, come me, ha finito Zelda sei o sette volte e vuole un qualcosa di similmente diverso.
Se faranno una versione nuova di zecca per il GameCube, magari con più interazione con gli altri personaggi e con luoghi un pò meno desolati, sarà mia a tutti i costi.
Au revoir
Valutazione
- Sonoro — 77
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- Grafica — 78
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- Giocabilità — 88
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- Longevità — 97
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Totale 89.0
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