Virtua Striker 3 Ver. 2002

Sono cose della vita

 A volte la vita di fa proprio brutti scherzi. Per esempio. 15 giorni fa il mio computer era incasinatissimo, aveva si e no 1,5 GB di spazio disponibile su disco fisso, un masterizzatore CD che non ne voleva sapere di aprirsi ed un lettore floppy che mi mandava in tilt il PC. Ma avevo anche oltre 200 MP3 sul PC (quasi tutti ex-wav), abbozzi di libri e poesie, tutti i dati del NintendoClub, del suo gioco strategico e di Hentai e cartine e disegni vari, nonchè filmati e scarftoffie varie.
 Ora non ho nulla di tutto ciò. I dati del NClub; persi. I dati del gioco di strategia: persi. Gli mp3: persi. Insomma, la lista è lunga. In cambio però ho un PC nuovo di zecca, con 4 valvole ultra fighe, un design Nokia da urlo e tanto spazio libero (tra l'altro ora posso anche permettermi di tenere installati più di 2 giochi, cosa in precedenza impensabile).
 Ma l'amarezza è tanta.
 Ora vi direte, cosa ca**o c'entra questo con Virtua Striker 3 versione 2002 (gioco che in questa che non sembra una recensione andrò ad analizzare). Ebbene, c'entra. Infatti anche Virtua Striker è uno scherzo della vita.
 E ora vi spiego anche perchè...

Cara vecchia sala giochi

 Virtua Striker 3 Ver. 2002 è un gioco di calcio e proviene direttamente dal luogo sopracitato. Con tutti i pregi (?) e difetti (!) di tale cosa.
 Chiariamo una cosa: se volete puntare un dito accusatore, fatelo su Sega e su AV che, si, è vero, ci hanno dato gli stupendi F-Zero GX e Super Monkey Ball, ma potevano anche risparmiarsi questa immane boiata. Virtua Striker 3 è infatti una IDENTICA conversione dalla versione sala Giochi. Il che vuol dire, comandi piuttosto scialbi e scomodi, che non rispondono a dovere e assolutamente NESSUNA profondità.
 Già dalla disposizione dei comandi questo è comprensibile: il pulsantone A serve per passaggi alti e lunghi, B per quelli corti e rasoterra (ed in assenza di pallone, a fare falciate), X serve per tirare, L per far cambiare giocatore e...e basta! Nessun pulsante per gestire la tattica, nessuno per lo sprint, nulla per approfondire la sensazione di gioco.
 E' questo, unito ad un'angolazione telecamera davvero incomprensibile, a rovinare del tutto l'esperienza di gioco. Le idee, forse, c'erano anche. Un simpatico trofeo mondiale per scontrarsi con le squadre nazionali (le uniche presenti nel gioco), una modalità carriera in cui si è il CT di una squadra a propria scelta e delle simpatiche sfide di qualifica.
 Ma, anche volendo dare un surplus valore a queste sessioni, non si può che rimanere freddi come ghiaccio davanti la pessima realizzazione el gioco in se.

 A questo punto, è ovvio che nulla può salvare il mini-DVD dalla sua precoce fine di anti-auto velox, per una vita attaccato al retroviasore della macchina del papi.
 In effetti, però, la grafica non è niente male, i giocatori sono fatti con una certa cura ed anche l'erba del campo è di un verde davvero soffice. Stessa cosa per il pubblico, animato davvero bene, o le varie ambientazioni dentro e fuori gli stadi.
 La telecronaca invece è davvero troppo poca e mal fatta, il commentatore interviene in troppe poche situazioni (il gol, il fuori etc..) e con sempre le stesse parole (chiamarle frasi è troppo). Anche la modalità multiplayer (a soli due giocatori) è da dimenticare. Se riuscirà a divertire, sarà per lo squallore del gioco stesso.
 Verdetto finale, quindi? Se vedete Virtua Striker 3 in vetrina, scappate via a gambe levate. Giocarlo è peggio di una tortura di SidVi...e non è una bella cosa.

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Scheda tecnica

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