Turok Evolution
La mia unica esperienza precedente con questa serie è stata col primo episodio, il primo Turok per N64,…
La mia unica esperienza precedente con questa serie è stata col primo episodio, il primo Turok per N64, che mi venne prestato da un mio amico. Mi sembra che fosse la prima volta che affrontai un Ego-Shooter e ne rimasi piacevolmente impressionato. Certo, certi tipi non richiedono più di 100-200 grammi di materia celebrale, ma quando si vuole un gioco per passare semplicemente il tempo e non si vuole stare troppo tempo continuato davanti al video sono proprio l'ideale.
Non avrei preso questo Turok Evolution se non fosse stato in offerta a prezzo dimezzato e sono ancora di questa idea. I 64 euro che chiedevano non li valeva certo, non che faccia schifo, anzi, però per un porting... ops, mi suggeriscono dalla regia che sto anticipando troppo i tempi, andiamoci piano piano!
Una cosa che non riesco a lasciare fuori da una rece è un'introduzione al gioco basato sulla storia. Il record di lunghezza appartiene ancora a Forsaken, guardacaso della stessa Acclaim, questa voltà però il pretesto per staccare teste e spappolare mostri è molto semplice: il Capitano Bruckner ama steriminare gli indiani e mentre sta per ammazzare Tal'Set entrambi vengono risucchiati dal solito vortice spaziotemporale dove il primo diventa l'amico di Tyrannus e il secondo segue il suo destino di Turok, ovvero di Figlio della Pietra, e aiuta Tarkeen nell'eterna lotta contro il male. Una bella storiella per tanto sangue.
Per chi non l'avesse ancora capito Turok Evo è un 'Ego-Shooter', che in italiano si traduce 'Sparatutto in Prospettiva', ovvero quei giochi in cui la visuale è dagli occhi del personaggio, che per l'occasione si cava gli occhi e li sostituisce con una telecamera in mezzo alla fronte, in cui al massimo vedete un braccio del vostro eroe, i piedi invece no.
Scopo del gioco è ovviamente sparare a tutto quello che si muove senza chiedere permesso. Il bello di Turok Evo è che non dovete assolutamente temere di colpire qualcosa che non dovreste. Quindi se c'è un personaggio che vi sta indicando la direzione da seguire potete tranquillamente riempirlo di piombo, tanto non muore... è una cosa che rende inutile la poca materia celebrale che pensavate fosse necessaria, ma io vi avevo avertito di lasciare il cervello a casa... Ah ecco, c'è una cosa che non dovreste colpire: ogni tanto venite affiancati da dei soldati che se colpite muoiono prima e non vi aiutano più a far fuori i mostri, per quanto i loro pistolini laser possano essere utili. Un'altra cosa da non colpire assolutamente è voi stessi, casomai qualcuno pensava di provare.
Purtroppo Turok si riduce ad attraversare lo scenario svolgendo delle minimissioni (premi un tasto, fai quello, fai questo) e in nessuna situazione avrete delle difficoltà a capire cosa fare, anche grazie all'introduzione di ogni livello che racconta un pò la storia. Solo in un punto mi sono seriamente bloccato, anzi pensavo addirittura a un bug: ammazzo tutti i mostri, si aprono delle porte, ma rimango bloccato da un muro invisibile: dovevo distruggere anche le cose ferme. Questo dovrebbe causare un pò di monotonia che si trasforma in rottura se non fosse per il fatto che all'Acclaim con questo genere di cose ormai ci lavorano da anni e sanno come tenere alta l'attenzione attraverso la 50ina di livelli a disposizione.
Intanto i nemici non sono proprio stupidi, riporto dalla custodia: "IA dinamica di squadra: le truppe si muovono e assumono delle posizioni strategiche". In effetti in genere i mostrilli tendono a trovare riparo ed alcuni a camminare a zig-zag rendendo abbastanza interessante colpirli senza fare il kamikaze affidandosi alla propria resistenza e quindi senza ridursi a sparare a vanvera. D'altro canto ogni tanto ti trovi con un nemico che ti vede, ma non muove un ciglio, ammesso che dei dinosoidi abbiano le ciglia. Misteri della programmazione.
Poi il disegno dei livelli alterna percorsi in cui conviene appostarsi e colpire da lontano, a stretti corridoi in cui ci si scontra a bruciapelo e delle arene in cui salvarsi la pelle. Si cambia sempre insomma, più o meno. Inoltre, per aumentare ancora di più i cambiamenti hanno deciso di introdurre dei livelli a bordo di un dinosauro volante per delle missioni in volo.
Parliamo delle missioni di volo prima del resto: sono divertenti, ma un pò frustranti. Divertenti perché ho sempre sognato di fare il pilota della I Guerra Mondiale con una mitragliatrice e dei missili autoguidati e seguire il percorso dei proiettili, piuttosto lenti, fino all'impatto con un qualcosa. Frustranti perché basta sbattere con un angolo un pò troppo grande per vedere il dinoareo spappolarsi contro il muro, cosa che diventa assurda nelle grotte che ci si trova ad attraversare a folle velocità con tutte le stalattiti e stalagmiti in mezzo alla strada. Tutto sommato questa modalità mi è però piaciuta molto, specialmente la contraerea nemica è molto verosimile con le esplosioni in aria che percuotono tutto il velivolo, manca solo la carlinga in cui segnare le tacche degli aerei abbattuti.
Cosa rimane da dire sulla modalità principale? Le armi! Ovviamente si parte dal coltellino svizzero (un'ascia del paleolitico in mano a un indiano) per arrivare al classico arco in Tek, all'ancor più classico rotellone, fino ad una mini-carica nucleare chiamata per simpatia 'Potenziamento Nucleo'. La più divertente è però sicuramente il lanciafiamme perché poi le urla di dolore dei mostri dinosoidi sono veramente divertenti da sentire. Per quanto riguarda il fattore splatter non c'è male, il sangue, un pò scuro, scorre a manetta, le teste si staccano e gli arti si frantumano. Peccato che non c'è più l'emorragia dal collo del primo episodio, che bello quel sangue che schizzava...
Adesso che vi ho tirato un pò su con le cose belle del gioco vi affondo un pò con la grafica assolutamente PS2. Se da una parte abbiamo i dinosauri animati benissimo e i piccoli raptor che si muovono in branco, dall'altra abbiamo le texture dei mostri abbastanza confuse. Quelle dei personaggi buoni invece fanno veramente schifo. Per enfatizzare il tutto ogni tanto c'è un bel fimatino prerenderizzato che ti fa capire lo squallore che stai giocando. Anche le texture degli interni sono abbastanza monotone e non troppo fantasiose, per fortuna che c'è la giungla piena di vegetazione (tanto da permettere in alcuni punti una visuale di un paio di metri al massimo), ma ci si passa poco tempo. Se aggiungiamo qualche rallentamento appunto nella giugla e con troppe esplosioni otteniamo una grafica non troppo buona.
L'audio è anch'esso sulla stessa lunghezza d'onda. Musiche di sottofondo coinvolgenti, addirittura il mantra dei dinosauri nel campo nemico, e poi effetti un pò così e il parlato abbastanza brutto. Da segnalare però che testo e doppiaggio sono interamente in italiano, questo è sicuramente un pregio di Turok Evolution!
Il controllo non è proprio immediato se non avete ancora i pollici per gestire le due levette in sincronia. Purtroppo non è possibile personalizzare i tasti, ma si può scegliere solo tra due configurazioni predefinite che differiscono solo per lo scambio delle funzionalità tra le due levette. In ogni caso, presa un pò la mano il controllo è abbastanza agevole, tranne per il fatto che in modalità di controllo alternativa la C serve per muovere e la A per saltare, provate a fare le due cose contemporaneamente!
Diciamo che Turok Evo la prima volta vi impiegherà una dozzina d'ora, circa sei le altre volte e rigiocarlo di tanto in tanto può far piacere, tanto le cose che si imparano aumentano il divertimento sadico e quindi ci si diverte ogni volta. Da segnalare la modalità multiplayer abbastanza seria con 14 modalità e 13 arene fatte piuttosto bene e con un sacco di opzioni, mancano solo i bot.
Okay, penso di aver scritto abbastanza per questo Turok Evolution (scriviamolo un'altra volta: Turok Evolution) e possiamo trarne le somme. Il gioco è abbastanza divertente, ma non certo di alta fattura tecnica. Si becca quindi un voto discreto e lo consigliamo a chiunque lo trovi a prezzo scontato.
Non avrei preso questo Turok Evolution se non fosse stato in offerta a prezzo dimezzato e sono ancora di questa idea. I 64 euro che chiedevano non li valeva certo, non che faccia schifo, anzi, però per un porting... ops, mi suggeriscono dalla regia che sto anticipando troppo i tempi, andiamoci piano piano!
Una cosa che non riesco a lasciare fuori da una rece è un'introduzione al gioco basato sulla storia. Il record di lunghezza appartiene ancora a Forsaken, guardacaso della stessa Acclaim, questa voltà però il pretesto per staccare teste e spappolare mostri è molto semplice: il Capitano Bruckner ama steriminare gli indiani e mentre sta per ammazzare Tal'Set entrambi vengono risucchiati dal solito vortice spaziotemporale dove il primo diventa l'amico di Tyrannus e il secondo segue il suo destino di Turok, ovvero di Figlio della Pietra, e aiuta Tarkeen nell'eterna lotta contro il male. Una bella storiella per tanto sangue.
Per chi non l'avesse ancora capito Turok Evo è un 'Ego-Shooter', che in italiano si traduce 'Sparatutto in Prospettiva', ovvero quei giochi in cui la visuale è dagli occhi del personaggio, che per l'occasione si cava gli occhi e li sostituisce con una telecamera in mezzo alla fronte, in cui al massimo vedete un braccio del vostro eroe, i piedi invece no.
Scopo del gioco è ovviamente sparare a tutto quello che si muove senza chiedere permesso. Il bello di Turok Evo è che non dovete assolutamente temere di colpire qualcosa che non dovreste. Quindi se c'è un personaggio che vi sta indicando la direzione da seguire potete tranquillamente riempirlo di piombo, tanto non muore... è una cosa che rende inutile la poca materia celebrale che pensavate fosse necessaria, ma io vi avevo avertito di lasciare il cervello a casa... Ah ecco, c'è una cosa che non dovreste colpire: ogni tanto venite affiancati da dei soldati che se colpite muoiono prima e non vi aiutano più a far fuori i mostri, per quanto i loro pistolini laser possano essere utili. Un'altra cosa da non colpire assolutamente è voi stessi, casomai qualcuno pensava di provare.
Purtroppo Turok si riduce ad attraversare lo scenario svolgendo delle minimissioni (premi un tasto, fai quello, fai questo) e in nessuna situazione avrete delle difficoltà a capire cosa fare, anche grazie all'introduzione di ogni livello che racconta un pò la storia. Solo in un punto mi sono seriamente bloccato, anzi pensavo addirittura a un bug: ammazzo tutti i mostri, si aprono delle porte, ma rimango bloccato da un muro invisibile: dovevo distruggere anche le cose ferme. Questo dovrebbe causare un pò di monotonia che si trasforma in rottura se non fosse per il fatto che all'Acclaim con questo genere di cose ormai ci lavorano da anni e sanno come tenere alta l'attenzione attraverso la 50ina di livelli a disposizione.
Intanto i nemici non sono proprio stupidi, riporto dalla custodia: "IA dinamica di squadra: le truppe si muovono e assumono delle posizioni strategiche". In effetti in genere i mostrilli tendono a trovare riparo ed alcuni a camminare a zig-zag rendendo abbastanza interessante colpirli senza fare il kamikaze affidandosi alla propria resistenza e quindi senza ridursi a sparare a vanvera. D'altro canto ogni tanto ti trovi con un nemico che ti vede, ma non muove un ciglio, ammesso che dei dinosoidi abbiano le ciglia. Misteri della programmazione.
Poi il disegno dei livelli alterna percorsi in cui conviene appostarsi e colpire da lontano, a stretti corridoi in cui ci si scontra a bruciapelo e delle arene in cui salvarsi la pelle. Si cambia sempre insomma, più o meno. Inoltre, per aumentare ancora di più i cambiamenti hanno deciso di introdurre dei livelli a bordo di un dinosauro volante per delle missioni in volo.
Cosa rimane da dire sulla modalità principale? Le armi! Ovviamente si parte dal coltellino svizzero (un'ascia del paleolitico in mano a un indiano) per arrivare al classico arco in Tek, all'ancor più classico rotellone, fino ad una mini-carica nucleare chiamata per simpatia 'Potenziamento Nucleo'. La più divertente è però sicuramente il lanciafiamme perché poi le urla di dolore dei mostri dinosoidi sono veramente divertenti da sentire. Per quanto riguarda il fattore splatter non c'è male, il sangue, un pò scuro, scorre a manetta, le teste si staccano e gli arti si frantumano. Peccato che non c'è più l'emorragia dal collo del primo episodio, che bello quel sangue che schizzava...
Adesso che vi ho tirato un pò su con le cose belle del gioco vi affondo un pò con la grafica assolutamente PS2. Se da una parte abbiamo i dinosauri animati benissimo e i piccoli raptor che si muovono in branco, dall'altra abbiamo le texture dei mostri abbastanza confuse. Quelle dei personaggi buoni invece fanno veramente schifo. Per enfatizzare il tutto ogni tanto c'è un bel fimatino prerenderizzato che ti fa capire lo squallore che stai giocando. Anche le texture degli interni sono abbastanza monotone e non troppo fantasiose, per fortuna che c'è la giungla piena di vegetazione (tanto da permettere in alcuni punti una visuale di un paio di metri al massimo), ma ci si passa poco tempo. Se aggiungiamo qualche rallentamento appunto nella giugla e con troppe esplosioni otteniamo una grafica non troppo buona.
L'audio è anch'esso sulla stessa lunghezza d'onda. Musiche di sottofondo coinvolgenti, addirittura il mantra dei dinosauri nel campo nemico, e poi effetti un pò così e il parlato abbastanza brutto. Da segnalare però che testo e doppiaggio sono interamente in italiano, questo è sicuramente un pregio di Turok Evolution!
Il controllo non è proprio immediato se non avete ancora i pollici per gestire le due levette in sincronia. Purtroppo non è possibile personalizzare i tasti, ma si può scegliere solo tra due configurazioni predefinite che differiscono solo per lo scambio delle funzionalità tra le due levette. In ogni caso, presa un pò la mano il controllo è abbastanza agevole, tranne per il fatto che in modalità di controllo alternativa la C serve per muovere e la A per saltare, provate a fare le due cose contemporaneamente!
Diciamo che Turok Evo la prima volta vi impiegherà una dozzina d'ora, circa sei le altre volte e rigiocarlo di tanto in tanto può far piacere, tanto le cose che si imparano aumentano il divertimento sadico e quindi ci si diverte ogni volta. Da segnalare la modalità multiplayer abbastanza seria con 14 modalità e 13 arene fatte piuttosto bene e con un sacco di opzioni, mancano solo i bot.
Okay, penso di aver scritto abbastanza per questo Turok Evolution (scriviamolo un'altra volta: Turok Evolution) e possiamo trarne le somme. Il gioco è abbastanza divertente, ma non certo di alta fattura tecnica. Si becca quindi un voto discreto e lo consigliamo a chiunque lo trovi a prezzo scontato.
Valutazione
- Sonoro — 7.5
-
- Grafica — 6.5
-
- Giocabilità — 9
-
- Longevità — 8
-
Totale 7.8
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