Skies of Arcadia Legends
Su Gamecube, fino ad ora, sicuramente non c'è stata una grande abbondanza di Rpg. Certo, Phantasy…
Su Gamecube, fino ad ora, sicuramente non c'è stata una grande abbondanza di Rpg. Certo, Phantasy Star Online è un titolo fondamentale, e ci sono i due Lost Kingdom che coprono in parte questa lacuna, ma di grandi RPG ce n'è solo uno, ed è targato Sega. Come avrete capito, non sto parlando di Evolution World, sempre della Sega, ma di Skies of Arcadia, che su Dreamcast fu osannato da una cerchia ristretta di videogiocatori (il gioco fece più scalpore tra la critica che nelle charts di vendita...) come uno dei migliori Rpg esistenti.
Alla vista di questo titolo, gli appassionati di videogiochi avranno avuto un sussulto di emozione, ma si saranno anche chiesti se vale ancora la pena, a diversi anni dalla sua uscita, di acquistare un gioco vecchio, a prezzo sfacciatamente pieno. Beh, dopo averci passato una cinquantina di ore a giocarlo, la mia risposta non può essere che affermativa: a meno che i Gdr non vi facciano schifo, Skies of Arcadia è un gioco che vi regalerà tanta di quella magia, che vi resterà nel cuore a lungo.
La particolarità del gioco Sega si nota sin dai primi accenni della trama: Vyse ed Aika, due ragazzi facenti parte della compagnia di pirati dei Blue Rogues, partono per la loro prima missione, che consiste nello svaligiare una nave dell'impero di Valua. Durante questa azione di disturbo, riescono a trarre in salvo Fina, una ragazza catturata dalla nave imperiale. Da qui in poi si svilupperà la vicenda dei nostri due protagonisti, ai quali vi affezionerete immediatamente, grazie all'utilizzo di un charater design veramente ispirato, e grazie ai filmati che spezzano l'azione donando sia epicità sia umorismo alla trama.
Il mondo di Skies of Arcadia, come penso tutti saprete, è costituito da enormi isole che fluttuano nell'aria. Di conseguenza, anche le navi che si muovono all'interno di questo continente sono veri e propri vascelli volanti, azionati grazie all'uso di misteriose Moon stone.
Un punto a favore del titolo Overworks, è sicuramente l'estensione del mondo di arcadia, veramente enorme. Si va dalle distese di ghiaccio di Lands of Ice, fino alle verdi isole di Ixa'taka, passando dai deserti di Nasr, fino ai cieli di Yafutoma, attraversando un mondo ricreato veramente con perizia e cura di particolari, che non può far altro che lasciare a bocca aperta il giocatore.
L'aspetto grafico del gioco, infatti, nonostante sia vecchio, è assolutamente affascinate. I modelli poligonali (soprattutto quelli dei personaggi secondari) non sono perfetti, e in qualche occasione la provenienza del titolo da Dreamcast si nota palesemente, a causa della "spigolosità" di alcuni elementi. Nonostante ciò, il titolo Sega ha dalla sua le ambientazioni, l'uso dei colori(davvero azzeccato), e l'espressività dei personaggi, riprodotta in modo veramente efficace...insomma, per essere un gioco di diversi anni fa, Skies of Arcadia riesce ancora a piacere, anche se, ovviamente, in modo meno stupefacente rispetto alla sua prima uscita su Dreamcast.
Fluttuando tra i venti, nel mondo di Arcadia, non potremo fare a meno di notare che le sonorità variano a seconda delle diverse locazioni. La musica che accompagna il gioco è ben realizzata, epica al punto giusto e piacevole da ascoltare. I dialoghi invece sono affidati ai sottotitoli, i quali, oltre ad essere in tutte le lingue escluso l'italiano, non riescono a fornire al giocatore l'incisività espressiva del parlato. Fatto sta che, la traduzione, sarebbe stata un punto a favore del gioco, il quale avrebbe potuto divenire molto più accessibile, anche se la quantità di dialoghi da tradurre è enorme.
Veniamo all'aspetto migliore di Skies of Arcadia, il gameplay. Il gioco è un Gdr abbastanza tradizionale che, alle classiche fasi di esplorazione/combattimento a turni, aggiunge delle novità sia riguardo gli scontri, sia riguardo la ricerca esplorativa. Le battaglie si svolgono a turni, nei quali voi potrete manovrare gli elementi del vostro party, che saranno al massimo quattro. La particolarità, dei combattimenti sta nell'apprendere le magie variando il colore dell'arsenale a vostra disposizione. Difatti, tutte le armi possono essere impostate secondo una diversa tonalità cromatica, anche durante lo scontro. Usando maggiormente un colore rispetto ad un altro, specializzerete il personaggio in magie diverse: se infatti la magia verde, ad esempio, insegna mosse che possono curare gli HP ed avvelenare i nemici, la magia rossa comporta incantesimi che fanno dei danni fisici o aumentano l'attacco di chi li utilizza... ecc
Quindi, col procedere, potrete decidere se focalizzare un vostro personaggio su un solo tipo di magia, o se abilitarlo a tutte, utilizzando tutti i colori a turno. In più ci sono le "mosse speciali" singole oppure di "gruppo", che consumano SP e che comportano effetti extra o sul party, o sul nemico (in pratica sono le Summon di Final fantasy).
L'altro aspetto intrigante del gioco sono le sezioni a bordo del vostro vascello. Anch'esso, è del tutto personalizzabile dato che potrete modificarlo nelle componenti e nell'equipaggio, vista la possibilità di arruolare fino a 22 uomini, ognuno con funzioni diverse (si va dal cuoco all'artigliere).
Infine ci sono le battaglie a bordo delle navi, spesso contro vere e proprie corazzate nemiche o contro i pazzeschi Gigas. Queste sfruttano la struttura a turni tipica della battaglia navale, e durante gli scontri si potranno usare sia le magie, che i cannoni...senza dimenticare un "cannone speciale" che varia da nave a nave (sul Little jack c'è l'Harpon cannon, sulla corazzata di De Loco c'è un lanciafiamme, e così via).
Ci sarebbero ancora pagine e pagine da scrivere su questo gioco visto che ci sono una miriade di obbiettivi secondari: si possono catturare i fuorilegge, fare nuove scoperte geografiche, costruire una "base segreta" personale, finire le subquest dei cham, dei moonfish, ...e così via, ma vi consiglio di giocarvelo senza farvi svelare niente, visto che, ogni volta che si scopre qualcosa di nuovo si prova una grande soddisfazione.
Insomma Skies of Arcadia possiede tutti gli ingredienti per durare veramente tanto, considerando anche che l'avventura principale dura almeno 50 ore e che il livello di difficoltà è ottimamente calibrato, e non fa mai perdere al giocatore la voglia di andare avanti.
Il ritmo di gioco di tutte le 50 ore e più è intenso ed è sostenuto dal coinvolgimento che ci si sente addosso: farsi carico delle avventure di Vyse e compagnia è un po' come seguire Link tra i mari...un'avventura bellissima che ti prende fino alla fine. I combattimenti casuali, soprattutto in cielo, spezzano un po' il ritmo di gioco, soprattutto all'inizio, ma col procedere dell'avventura diverrano meno invadenti, soprattutto grazie alla possibilità di andare ad alta quota, dove non ci sono gli scontri casuali.
Avrete capito che Skies of Arcadia è un titolo pregevole, sostanzioso ed emozionante, che vi stregherà dall'inizio alla fine. Narrato in maniera esemplare, questo gioco vi porterà ad affezionarvi a tutti i personaggi (dal mitico capitano Drachma, fino al principe Enrique) e farà in modo che non molliate il pad fino a che non avrete visto il bellissimo finale. Se amate i bei giochi, e non siete dei puristi della grafica perfetta, è un acquisto caldamente consigliato.
Alla vista di questo titolo, gli appassionati di videogiochi avranno avuto un sussulto di emozione, ma si saranno anche chiesti se vale ancora la pena, a diversi anni dalla sua uscita, di acquistare un gioco vecchio, a prezzo sfacciatamente pieno. Beh, dopo averci passato una cinquantina di ore a giocarlo, la mia risposta non può essere che affermativa: a meno che i Gdr non vi facciano schifo, Skies of Arcadia è un gioco che vi regalerà tanta di quella magia, che vi resterà nel cuore a lungo.
La particolarità del gioco Sega si nota sin dai primi accenni della trama: Vyse ed Aika, due ragazzi facenti parte della compagnia di pirati dei Blue Rogues, partono per la loro prima missione, che consiste nello svaligiare una nave dell'impero di Valua. Durante questa azione di disturbo, riescono a trarre in salvo Fina, una ragazza catturata dalla nave imperiale. Da qui in poi si svilupperà la vicenda dei nostri due protagonisti, ai quali vi affezionerete immediatamente, grazie all'utilizzo di un charater design veramente ispirato, e grazie ai filmati che spezzano l'azione donando sia epicità sia umorismo alla trama.
Il mondo di Skies of Arcadia, come penso tutti saprete, è costituito da enormi isole che fluttuano nell'aria. Di conseguenza, anche le navi che si muovono all'interno di questo continente sono veri e propri vascelli volanti, azionati grazie all'uso di misteriose Moon stone.
Un punto a favore del titolo Overworks, è sicuramente l'estensione del mondo di arcadia, veramente enorme. Si va dalle distese di ghiaccio di Lands of Ice, fino alle verdi isole di Ixa'taka, passando dai deserti di Nasr, fino ai cieli di Yafutoma, attraversando un mondo ricreato veramente con perizia e cura di particolari, che non può far altro che lasciare a bocca aperta il giocatore.
L'aspetto grafico del gioco, infatti, nonostante sia vecchio, è assolutamente affascinate. I modelli poligonali (soprattutto quelli dei personaggi secondari) non sono perfetti, e in qualche occasione la provenienza del titolo da Dreamcast si nota palesemente, a causa della "spigolosità" di alcuni elementi. Nonostante ciò, il titolo Sega ha dalla sua le ambientazioni, l'uso dei colori(davvero azzeccato), e l'espressività dei personaggi, riprodotta in modo veramente efficace...insomma, per essere un gioco di diversi anni fa, Skies of Arcadia riesce ancora a piacere, anche se, ovviamente, in modo meno stupefacente rispetto alla sua prima uscita su Dreamcast.
Fluttuando tra i venti, nel mondo di Arcadia, non potremo fare a meno di notare che le sonorità variano a seconda delle diverse locazioni. La musica che accompagna il gioco è ben realizzata, epica al punto giusto e piacevole da ascoltare. I dialoghi invece sono affidati ai sottotitoli, i quali, oltre ad essere in tutte le lingue escluso l'italiano, non riescono a fornire al giocatore l'incisività espressiva del parlato. Fatto sta che, la traduzione, sarebbe stata un punto a favore del gioco, il quale avrebbe potuto divenire molto più accessibile, anche se la quantità di dialoghi da tradurre è enorme.
Veniamo all'aspetto migliore di Skies of Arcadia, il gameplay. Il gioco è un Gdr abbastanza tradizionale che, alle classiche fasi di esplorazione/combattimento a turni, aggiunge delle novità sia riguardo gli scontri, sia riguardo la ricerca esplorativa. Le battaglie si svolgono a turni, nei quali voi potrete manovrare gli elementi del vostro party, che saranno al massimo quattro. La particolarità, dei combattimenti sta nell'apprendere le magie variando il colore dell'arsenale a vostra disposizione. Difatti, tutte le armi possono essere impostate secondo una diversa tonalità cromatica, anche durante lo scontro. Usando maggiormente un colore rispetto ad un altro, specializzerete il personaggio in magie diverse: se infatti la magia verde, ad esempio, insegna mosse che possono curare gli HP ed avvelenare i nemici, la magia rossa comporta incantesimi che fanno dei danni fisici o aumentano l'attacco di chi li utilizza... ecc
Quindi, col procedere, potrete decidere se focalizzare un vostro personaggio su un solo tipo di magia, o se abilitarlo a tutte, utilizzando tutti i colori a turno. In più ci sono le "mosse speciali" singole oppure di "gruppo", che consumano SP e che comportano effetti extra o sul party, o sul nemico (in pratica sono le Summon di Final fantasy).
L'altro aspetto intrigante del gioco sono le sezioni a bordo del vostro vascello. Anch'esso, è del tutto personalizzabile dato che potrete modificarlo nelle componenti e nell'equipaggio, vista la possibilità di arruolare fino a 22 uomini, ognuno con funzioni diverse (si va dal cuoco all'artigliere).
Infine ci sono le battaglie a bordo delle navi, spesso contro vere e proprie corazzate nemiche o contro i pazzeschi Gigas. Queste sfruttano la struttura a turni tipica della battaglia navale, e durante gli scontri si potranno usare sia le magie, che i cannoni...senza dimenticare un "cannone speciale" che varia da nave a nave (sul Little jack c'è l'Harpon cannon, sulla corazzata di De Loco c'è un lanciafiamme, e così via).
Ci sarebbero ancora pagine e pagine da scrivere su questo gioco visto che ci sono una miriade di obbiettivi secondari: si possono catturare i fuorilegge, fare nuove scoperte geografiche, costruire una "base segreta" personale, finire le subquest dei cham, dei moonfish, ...e così via, ma vi consiglio di giocarvelo senza farvi svelare niente, visto che, ogni volta che si scopre qualcosa di nuovo si prova una grande soddisfazione.
Insomma Skies of Arcadia possiede tutti gli ingredienti per durare veramente tanto, considerando anche che l'avventura principale dura almeno 50 ore e che il livello di difficoltà è ottimamente calibrato, e non fa mai perdere al giocatore la voglia di andare avanti.
Il ritmo di gioco di tutte le 50 ore e più è intenso ed è sostenuto dal coinvolgimento che ci si sente addosso: farsi carico delle avventure di Vyse e compagnia è un po' come seguire Link tra i mari...un'avventura bellissima che ti prende fino alla fine. I combattimenti casuali, soprattutto in cielo, spezzano un po' il ritmo di gioco, soprattutto all'inizio, ma col procedere dell'avventura diverrano meno invadenti, soprattutto grazie alla possibilità di andare ad alta quota, dove non ci sono gli scontri casuali.
Avrete capito che Skies of Arcadia è un titolo pregevole, sostanzioso ed emozionante, che vi stregherà dall'inizio alla fine. Narrato in maniera esemplare, questo gioco vi porterà ad affezionarvi a tutti i personaggi (dal mitico capitano Drachma, fino al principe Enrique) e farà in modo che non molliate il pad fino a che non avrete visto il bellissimo finale. Se amate i bei giochi, e non siete dei puristi della grafica perfetta, è un acquisto caldamente consigliato.
Valutazione
- Sonoro — 7.5
-
- Grafica — 7.5
-
- Giocabilità — 9.5
-
- Longevità — 9
-
Totale 9.0
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