Super Monkey Ball
Da piccolo, quando avevo circa 8-9 anni, lessi un libro per ragazzi intitolato "La scimmia nella…
Da piccolo, quando avevo circa 8-9 anni, lessi un libro per ragazzi intitolato "La scimmia nella biglia". Probabilmente mai avrei potuto immaginare che, dieci anni più tardi, avrei acquistato un videogioco avevente per protagonisti ancora delle scimmie racchiuse in delle sfere.
Questa premessa, sebbene sia abbastanza inutile, mette in luce quanto il titolo che mi appresto a recensire nasca da un'idea veramente bizzarra.
Monkey Ball infatti non fa altro che sviluppare sul serio quello che il titolo del gioco già esprime intrinsecamente: prendi una scimmia, mettila in una sfera e falla rotolare fino al goal. Concetto semplice, arcaico, ma quantomai efficace.
Monkey Ball, volendo, può essere terminato solamente muovendo lo stick analogico con precisione. Eppure questo è probabilmente il gioco più completo tra la decina di concorrenti presentati il giorno del lancio su Gamecube. Il grande merito del titolo Amusement Vision è infatti tutto da ricercare nella visionaria funambolicità dei percorsi e nella strordinaria bontà della fisica che governa i labirinti a mezz'aria, nei quali le scimmie si librano senza impaccio.
Le traiettorie, gli ostacoli e le ripide discese che caratterizzano SMB sono infatti la pura essenza di un gameplay che mutua dai fasti di Marble madness quel divertimento "puzzle-action" che mancava da tempo su una console da casa.
Giocare al titolo Sega e completarne uno schema causa una soddisfazione incredibile, insolita. Il problema, se di problema si può parlare, è che si passa da dei livelli di pura estasi, nei quali la spericolatezza del giocatore viene premiata con un arrivo in volata a tagliare il traguardo, a momenti di vero odio verso il team Sega, capace di creare dei percorsi in alcuni casi infernali.
E' inutile mentirsi: nel vedere una lunghissima distesa di binari sottilissimi sui quali la nostra scimmia dovrà avanzare con cautela si prova inesorabilmente un senso di vertigine, di paura, che termina quasi sempre con un'imprecazione per la caduta del primate.
Quasi a voler rilassare i giocatori dai nervi della modalità principale, ci sono infatti diversi minigiochi davvero enormi. Solo il fatto di chiamarli "minigiochi" li sminuisce. Il golf, il bowling, la corsa delle scimmie e le altre opzioni risultano non solo enormi sfide in singolo, ma anche eterni deliri multiplayer per un titolo che veramente, a mio giudizio, se la gioca senza timore con i colossi del multigiocatore, Smash bros. incluso.
Insomma, è questo che intendevo, qualche paragrafo fa, indicando il titolo SEGA come il "più completo" tra i giochi del lancio su GC.
Tecnicamente Monkey Ball si distingue per un buon dettaglio grafico, spartano, senza fronzoli, ma efficace e assolutamente non trasandato. I colori sono stati scelti con parsimonia e gli scenari sono sempre chiarissimi, non presentando mai difetti di confusione o di prospettiva. Il sonoro, costituito da ritmi per lo più lenti o timidi, non fa mai gridare al miracolo, neanche per quel che riguarda i versi delle scimmie, spesso coperti dalle imprecazioni nei momenti di caduta nel baratro.
Super Monkey Ball risulta molto ben munito di contenuti, in modo tale da avere un'ottima longevità. La modalità avventura in singolo è enorme e difficile da finire. Il multiplayer è devastante e abbondante. Davvero non si può chiedere di più ad un gioco simile, a meno che non vogliate prendere direttamente il secondo, splendido, capitolo della serie.
Ecco un titolo che non ti aspetti. Appassionante, originale e vasto, Monkey ball ha due difetti non trascurabili: è troppo difficile in single (raggiunge vette incredibili di austerità) e viene battuto in molti aspetti dal sequel, vero capolavoro Sega. Tutto sommato, però, vista la fascia di prezzo estremamente bassa nella quale è proposto, rimane sempre un acquisto molto valido e robusto, in grado di fornire ore e ore di sano piacere videoludico.
Questa premessa, sebbene sia abbastanza inutile, mette in luce quanto il titolo che mi appresto a recensire nasca da un'idea veramente bizzarra.
Monkey Ball infatti non fa altro che sviluppare sul serio quello che il titolo del gioco già esprime intrinsecamente: prendi una scimmia, mettila in una sfera e falla rotolare fino al goal. Concetto semplice, arcaico, ma quantomai efficace.
Monkey Ball, volendo, può essere terminato solamente muovendo lo stick analogico con precisione. Eppure questo è probabilmente il gioco più completo tra la decina di concorrenti presentati il giorno del lancio su Gamecube. Il grande merito del titolo Amusement Vision è infatti tutto da ricercare nella visionaria funambolicità dei percorsi e nella strordinaria bontà della fisica che governa i labirinti a mezz'aria, nei quali le scimmie si librano senza impaccio.
Le traiettorie, gli ostacoli e le ripide discese che caratterizzano SMB sono infatti la pura essenza di un gameplay che mutua dai fasti di Marble madness quel divertimento "puzzle-action" che mancava da tempo su una console da casa.
Giocare al titolo Sega e completarne uno schema causa una soddisfazione incredibile, insolita. Il problema, se di problema si può parlare, è che si passa da dei livelli di pura estasi, nei quali la spericolatezza del giocatore viene premiata con un arrivo in volata a tagliare il traguardo, a momenti di vero odio verso il team Sega, capace di creare dei percorsi in alcuni casi infernali.
E' inutile mentirsi: nel vedere una lunghissima distesa di binari sottilissimi sui quali la nostra scimmia dovrà avanzare con cautela si prova inesorabilmente un senso di vertigine, di paura, che termina quasi sempre con un'imprecazione per la caduta del primate.
Quasi a voler rilassare i giocatori dai nervi della modalità principale, ci sono infatti diversi minigiochi davvero enormi. Solo il fatto di chiamarli "minigiochi" li sminuisce. Il golf, il bowling, la corsa delle scimmie e le altre opzioni risultano non solo enormi sfide in singolo, ma anche eterni deliri multiplayer per un titolo che veramente, a mio giudizio, se la gioca senza timore con i colossi del multigiocatore, Smash bros. incluso.
Insomma, è questo che intendevo, qualche paragrafo fa, indicando il titolo SEGA come il "più completo" tra i giochi del lancio su GC.
Tecnicamente Monkey Ball si distingue per un buon dettaglio grafico, spartano, senza fronzoli, ma efficace e assolutamente non trasandato. I colori sono stati scelti con parsimonia e gli scenari sono sempre chiarissimi, non presentando mai difetti di confusione o di prospettiva. Il sonoro, costituito da ritmi per lo più lenti o timidi, non fa mai gridare al miracolo, neanche per quel che riguarda i versi delle scimmie, spesso coperti dalle imprecazioni nei momenti di caduta nel baratro.
Super Monkey Ball risulta molto ben munito di contenuti, in modo tale da avere un'ottima longevità. La modalità avventura in singolo è enorme e difficile da finire. Il multiplayer è devastante e abbondante. Davvero non si può chiedere di più ad un gioco simile, a meno che non vogliate prendere direttamente il secondo, splendido, capitolo della serie.
CONCLUDENDO
Ecco un titolo che non ti aspetti. Appassionante, originale e vasto, Monkey ball ha due difetti non trascurabili: è troppo difficile in single (raggiunge vette incredibili di austerità) e viene battuto in molti aspetti dal sequel, vero capolavoro Sega. Tutto sommato, però, vista la fascia di prezzo estremamente bassa nella quale è proposto, rimane sempre un acquisto molto valido e robusto, in grado di fornire ore e ore di sano piacere videoludico.
Valutazione
- Divertimento — 8.5
-
- Spassoso
- Frustrante a tratti
- Sonoro — 7
-
- Musichette non antipatiche
- Poca ispirazione
- Grafica — 7.5
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- Spartana ma efficace
- Giocabilità — 8.5
-
- Elementare ma geniale
- Longevità — 9
-
- L’avventura principale è lunga e difficile
- Multiplayer eterno
Totale 8.5
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