Mario Power Tennis

PresentazioneQualcosa mi dice che questo paragrafo non sara' ricordato nell' albo dei paragrafi…

Presentazione



Qualcosa mi dice che questo paragrafo non sara' ricordato nell' albo dei paragrafi come il piu' importante, dato che il titolo gia' si spiega da se': un gioco di tennis (ma dai!) con come protagonisti molti personaggi Marieschi (nel senso di inerenti alla saga del baffuto idraulico) e sopra tutti questi ingredienti uno spesso e gelatinoso strato di pura follia, condito con una buona fisica della pallina.
 Ormai che questo paragrafo e' gia' votato al dimenticatoio, approfitto di questo inutile spazio per proporre un' interessante riflessione: ma come fa Mario ad avere quella panza se corre come un' indemoniato su tabelloni, campi da golf e da tennis e partecipa a gare automobilistiche e scazzottate?
 Forse si dopa?
 Forse questo paragrafo sara' censurato dall' onnipotente Caribe?
 Forse staro' azzardando troppi forse?

Lato Tecnico per Lato tecnico



Passiamo ad analizzare, con fare distaccato e analitico, cosa fa questo game disc per solluccherarci occhi ed orecchie.
 La grafica e' inerente a tutto l' immaginario Nintendo, e mostra i muscoli soprattutto nella realizzazione dei vari personaggi, dove i tratti morbidosi hanno richiesto un numero spropositato di poligoni; la panza di Wario, nella fattispecie, e' qualcosa da sturbo ( : -) ).
 Le animazioni sono fluide, efficaci e si calano perfettamente nei vari personaggi, rendendo Bowser simile a un carro armato, con quei passi goffi e potenti, realizzando Shy Guy con i suoi piccoli passettini, elevando al quadrato il carisma di ogni personaggio.
 I campi sono realizzati quasi tutti in modo egregio dal lato tecnico, anche se ai bordi un po' spogli; Merita invece un plauso la scelta dei colori, che va dalle tinte pastello di Porto Giocondo a quelle acide della Fabbrica di Wario.
 Le musiche si possono dividere in due fasce: i remix dei brani di giochi gia' esistenti, e i brani creati ex novo per l' occasione.
 Molto validi i primi, ma peccano alcune delle nuove musiche: talvolta scialbe, solo alcuni motivetti lasciano veramente il segno.

GiocoGioco (o Gameplay)



Passiamo al punto vincente di questo gioco: la giocabilita'.
 Vi basti sapere che e' un prefetto esempio dello stile nintendo, senza una sbavatura o un punto frustrante.

I controlli sono molto azzeccati, e divisi in tre metodi (semplice, medio ed esperto) che permettono anche ai novellini di apprezzare appieno questo gioco, magari usando solo lo stick ed i pulsanti A e B.
 Ogni personaggio ha due colpi speciali (uno offensivo ed uno difensivo) che gli permettono di salvare una pallina in extremis o di fare un megaextracolpo con tanto di filmatino spettacolare di 2-3 secondi; naturalmente, per realizzare tali colpi si dovra' riempire la "solita barra del supercolpo" a suon di botte e risposte.
 Dal lato tennistico piu' ortodosso, devo dire che le cose sono state fatte bene e con precisione: un top spin e' un top spin, un pallonetto e' tale, l'aspetto tennistico non risente per niente della grafica cartoonosa e dell' ambiente Nintendo: la fisica della pallina e' realizzata magistralmente, quasi come in un gioco di simulazione.
 E' possibile prendere parte a singoli e doppi, realizzare partite amichevoli, prendere parte a campionati ,abilitare o no gli strumenti speciali, come i gusci e le banane, prender parte a sfide "Ring" (cioe' basate sul centrare anelli disseminati lungo la rete)e dilettarsi in vari minigiochi;
 Sono quest' ultimi la vera "novita'" del gioco, molto profondi e pazzoidi, dove si va dal muro da colorare con palline di vernice ai categnacci da accudire a racchettate in faccia, cercando sempre di frantumare record su record.
 I campi non fanno solo da sfondo alle partite, ma ne sono parte integrante, dato che ogni campo vanta insidie e trabocchetti capace di trasformare una semplice partita di tennis in un delirio partorito dalla mente contorta di un ricoverato alla Neuro.
 Qualche esempio? Vi basti sapere di un campo fatto di tasselli che si spostano "a racchettate", o di invasioni di fantasmi o attacchi di coccodrilli...
 Il multy e' la coronazione ideale per questo solidissimo gameplay: qui si rischia davvero di invitare un amico per fargli vedere The Wind Waker ed invece passare tutto il pomeriggio a giocare a MarioTennis (come e' successo a me, eheheh);
 in due quattro questo gioco potra' aprire davvero nuove frontiere a palle e mazz... -ehm- racchette.

Lunga vita a MarioPowerTennis!



Siamo (o sono) cosi' arrivati alla longevita' di questo valido titolo.
 E qui, c'e' da dirlo, il multyplayer incide come non mai: ogni partita puo' potenzialmente essere la fonte di altre 10, e se siete in quattro a giocare...........
 In singolo il gioco e' comunque duraturo, c'e' molto da sbloccare e le situazioni sono in linea di massima molto varie, con pochi rischi quindi di annoiarsi.
 Ed i difetti di questo titolo?
 Si riscontrano in un sonoro valido si', ma non eccelso, nel fatto che, giocando un doppio con un alleato controllato dalla cpu, non sia possibile ricorrere a tattiche per controllarlo ma "fa di testa sua" spesso lasciando scoperte vaste aree del campo.

Godibilissimo ed esaltante, anch per chi di tennis non conosce nemmeno le regole.
 Garantito.

Scheda tecnica


Valutazione

Sonoro — 8
  • effetti e molte musiche
  • le musiche rimanenti
Grafica — 8.5
  • divertente, colorata e varia
  • alcuni effetti speciali
Giocabilità — 9.5
  • incredibilmente vario, per essere un gioco di tennis
Longevità — 9
  • Dura molto in singolo...
  • ma piu' nel multy.

Totale 8.5


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