Fight Night Round 2
Certe volte serve davvero poco per attirare i fan Nintendo verso un prodotto. Pensate alle iniziative…
Certe volte serve davvero poco per attirare i fan Nintendo verso un prodotto. Pensate alle iniziative della EA: sono bastate le apparizioni di Mario &co in SSX o in NBA street per incentivare molti più giocatori ad aprirsi verso i troppo temuti titoli delle terze parti.
Fight Night round 2 parte da un simile presupposto: includendo al suo interno la versione integrale del mitico Super Punch Out il titolo pugilistico della EA appare, inevitabilmente, molto più papabile di quanto non si possa pensare. Eppure, dopo averlo giocato, mi sembra giusto dire che il vecchio titolo in 2D della Nintendo non è altro che un simpatico diversivo rispetto all'enorme ed eccellente abboffata EA.
Il titolo della EA dimostra da subito quanto sia una produzione di gran livello: presentazione spettacolare ricreata col motore grafico del gioco, musica hip hop d'alta qualità e opzioni a valanga. Queste sono le credenziali di Fight Night e, permettetemi di dire, esse non sono che un assaggio della grande esperienza pugilistica offerta.
La modalità senza dubbio principale nel gioco è quella della carriera. Si parte con uno sconosciuto o con una vecchia gloria da rilanciare e ci si fa strada dalle bettole amatorialicon un angolo per la boxe fino alle grandi piazze e ai templi del pugilato professionistico.
Detta così, la cosa può sembrare buona ma estremamente normale. Eppure dietro a questa modalità classica vi è una profondità davvero incredibile, figlia di un sistema di controllo superbo e di una ben congegnata meccanica di gioco. Come detto si parte dalla boxe amatoriale: accompagnati da un tutorial sotto forma di allenamento contro lo sparring partner, si menano le prime botte mandano facilmente al tappeto i primi avversari, guadagnando piccole somme di denaro.
Il gameplay è affidato, per quel che riguarda l'attacco, allo stick giallo, programmato in modo tale da replicare in maniera intelligente la dinamica dei cazzotti. Ovvero: per tirare un uppercut bisogna eseguire una sorta di mezzaluna col C stick, dal basso verso l'alto; per scagliare un jab basta un piccolo tocco in avanti e così via.
Personalmente è la prima volta che mi trovo davanti un sistema di controllo così perfetto ed innovativo inserito in un gioco della EA. Inizialmente trovare il giusto feeling con le mosse pare scomodo, complicato. Per fortuna, l'intero purgatorio della boxe amatoriale non richiede una grossa abilità, ma offre tutto il tempo per sperimentare e per digerire le varie movenze che, col tempo ci diverranno naturali.
Il vero balzo qualitativo avviene una volta passati a livello professionale: entrano in scena modalità che integrano i combattimenti, come quelle di allenamento o di gestione strategica del patrimonio e dello staff, e si imparano maggiormente le basi difensive, come la schivata, la guardia e via dicendo. Inutile dire che, in questo ambito, il gioco offre il suo massimo per il single player: si ha la soddisfazione di veder crescere il proprio pugile e di guidarlo nella scalata al ranking professionistico, si gestiscono gli acquisti(tatuaggi e oggetti vari) per customizzare il nostro pupillo e si ingaggiano allenatori professioni o ragazze immagine per gli intervalli dei round.
Come già scritto, il sistema di combattimento si distingue per originalità e precisione. Una volta sul ring, il confronto con l'avversario, in un dato numero di round, è regolato attraverso una barra della salute che si esaurisce a seconda dei colpi subiti; ovviamente c'è una bella differenza tra un colpo d'incontro in pieno volto e un'affondo in zona addominale anche in termini di danno procurato.
Per mettere K.O. il nemico, una volta esaurita la barra energetica, bisognerà colpirlo in maniera tale da mandarlo a tapperto, in una sorta di bullett time boxistico.
Ogni avversario ha anche un suo modo unico di combattere: vi sono pugili rissosi e scoordinati, che raramente tengono la guardia e che solitamente finiscono giù in tre round, altri che, con puntualità, si proteggono dalle botte avversarie senza mai rischiare troppo in fase offensiva; altri ancora vanno studiati con attenzione in quanto inclini a mosse molto violente, capaci di mettervi knock out in pochi secondi. Insomma, ogni incontro è un match particolare e, salendo di graduatoria, gli scontri diverranno sempre più difficili, intensi e lunghi da sostenere, tanto che le vittorie per K.O. si diraderanno lasciando spazio alla tattica e alla riflessione.
Sempre per quel che riguarda gli scontri, è interessante anche il ruolo all'angolo del cutman, ovvero di colui che mitiga l'effetto dei colpi avversari e lenisce le eventuali ferite: è possibile infatti gestire in prima persona gli attrezzi del mestiere in una sorta di minigioco durante la pausa: una scelta azzeccata.
Davvero di grande caratura è l'aspetto tecnico di Fight Night Round 2. La grafica è molto curata, con i pugili ricreati in maniera eccezionale sia dal punto di vista poligonale sia per quel che riguarda le textures, veramente splendide, che ricoprono il corpo degli atleti. Di grande impatto le ferite e le deturpazioni dovute alle botte, assolutamente realistiche e mai troppo esagerate. Buona anche la resa del pubblico, discretamente animato, così come i personaggi secondari.
Il sonoro merita una valutazione più soggettiva visto che il genere di canzoni sotto licenza ottenute da EA possono non essere gradite a tutti. Secondo il mio parere l'hip hop americano di tipo commerciale si adatta discretamente a questo genere di gioco, risultando particolarmente azzeccato. Molto significativi anche gli ululati ed i cori del pubblico.
La nota negativa riguarda la lingua, l'inglese, in cui è disponibile tutto il pacchetto: dal doppiaggio al manuale d'istruzioni. Un vero peccato considerando anche certi termini tecnici non immediati da comprendere, specialmente nel tutorial.
Grandissimo merito agli sviluppatori va invece riconosciuto per il celebre "Fattore L", ovvero la longevità. Tante sono le modalità delle quali una, quella carriera, veramente illimitata. Possibilità di partite singole veloci, di allenamenti, di personalizzazione, di multiplayer e, soprattutto, di giocarsi l'intero Super Punch Out!: insomma, c'è molta carne al fuoco, tutta di grande spessore.
Fight Night round 2 merita la promozione a pieni voti. Vale il prezzo pieno al di là di Super Punch Out e vince il titolo di "miglior simulatore di boxe" su Cubo. Oltre a questo risulta essere uno splendido picchiaduro e un grande titolo sportivo. Attualmente lo si trova anche a cifre irrisorie, quindi non fatevelo scappare. L'unico suo difetto è l'esclusività della lingua inglese.
Fight Night round 2 parte da un simile presupposto: includendo al suo interno la versione integrale del mitico Super Punch Out il titolo pugilistico della EA appare, inevitabilmente, molto più papabile di quanto non si possa pensare. Eppure, dopo averlo giocato, mi sembra giusto dire che il vecchio titolo in 2D della Nintendo non è altro che un simpatico diversivo rispetto all'enorme ed eccellente abboffata EA.
FIGHT NIGHT
Il titolo della EA dimostra da subito quanto sia una produzione di gran livello: presentazione spettacolare ricreata col motore grafico del gioco, musica hip hop d'alta qualità e opzioni a valanga. Queste sono le credenziali di Fight Night e, permettetemi di dire, esse non sono che un assaggio della grande esperienza pugilistica offerta.
La modalità senza dubbio principale nel gioco è quella della carriera. Si parte con uno sconosciuto o con una vecchia gloria da rilanciare e ci si fa strada dalle bettole amatorialicon un angolo per la boxe fino alle grandi piazze e ai templi del pugilato professionistico.
Detta così, la cosa può sembrare buona ma estremamente normale. Eppure dietro a questa modalità classica vi è una profondità davvero incredibile, figlia di un sistema di controllo superbo e di una ben congegnata meccanica di gioco. Come detto si parte dalla boxe amatoriale: accompagnati da un tutorial sotto forma di allenamento contro lo sparring partner, si menano le prime botte mandano facilmente al tappeto i primi avversari, guadagnando piccole somme di denaro.
Il gameplay è affidato, per quel che riguarda l'attacco, allo stick giallo, programmato in modo tale da replicare in maniera intelligente la dinamica dei cazzotti. Ovvero: per tirare un uppercut bisogna eseguire una sorta di mezzaluna col C stick, dal basso verso l'alto; per scagliare un jab basta un piccolo tocco in avanti e così via.
Personalmente è la prima volta che mi trovo davanti un sistema di controllo così perfetto ed innovativo inserito in un gioco della EA. Inizialmente trovare il giusto feeling con le mosse pare scomodo, complicato. Per fortuna, l'intero purgatorio della boxe amatoriale non richiede una grossa abilità, ma offre tutto il tempo per sperimentare e per digerire le varie movenze che, col tempo ci diverranno naturali.
Il vero balzo qualitativo avviene una volta passati a livello professionale: entrano in scena modalità che integrano i combattimenti, come quelle di allenamento o di gestione strategica del patrimonio e dello staff, e si imparano maggiormente le basi difensive, come la schivata, la guardia e via dicendo. Inutile dire che, in questo ambito, il gioco offre il suo massimo per il single player: si ha la soddisfazione di veder crescere il proprio pugile e di guidarlo nella scalata al ranking professionistico, si gestiscono gli acquisti(tatuaggi e oggetti vari) per customizzare il nostro pupillo e si ingaggiano allenatori professioni o ragazze immagine per gli intervalli dei round.
ROUND 2
Come già scritto, il sistema di combattimento si distingue per originalità e precisione. Una volta sul ring, il confronto con l'avversario, in un dato numero di round, è regolato attraverso una barra della salute che si esaurisce a seconda dei colpi subiti; ovviamente c'è una bella differenza tra un colpo d'incontro in pieno volto e un'affondo in zona addominale anche in termini di danno procurato.
Per mettere K.O. il nemico, una volta esaurita la barra energetica, bisognerà colpirlo in maniera tale da mandarlo a tapperto, in una sorta di bullett time boxistico.
Ogni avversario ha anche un suo modo unico di combattere: vi sono pugili rissosi e scoordinati, che raramente tengono la guardia e che solitamente finiscono giù in tre round, altri che, con puntualità, si proteggono dalle botte avversarie senza mai rischiare troppo in fase offensiva; altri ancora vanno studiati con attenzione in quanto inclini a mosse molto violente, capaci di mettervi knock out in pochi secondi. Insomma, ogni incontro è un match particolare e, salendo di graduatoria, gli scontri diverranno sempre più difficili, intensi e lunghi da sostenere, tanto che le vittorie per K.O. si diraderanno lasciando spazio alla tattica e alla riflessione.
Sempre per quel che riguarda gli scontri, è interessante anche il ruolo all'angolo del cutman, ovvero di colui che mitiga l'effetto dei colpi avversari e lenisce le eventuali ferite: è possibile infatti gestire in prima persona gli attrezzi del mestiere in una sorta di minigioco durante la pausa: una scelta azzeccata.
LATO TECNICO
Davvero di grande caratura è l'aspetto tecnico di Fight Night Round 2. La grafica è molto curata, con i pugili ricreati in maniera eccezionale sia dal punto di vista poligonale sia per quel che riguarda le textures, veramente splendide, che ricoprono il corpo degli atleti. Di grande impatto le ferite e le deturpazioni dovute alle botte, assolutamente realistiche e mai troppo esagerate. Buona anche la resa del pubblico, discretamente animato, così come i personaggi secondari.
Il sonoro merita una valutazione più soggettiva visto che il genere di canzoni sotto licenza ottenute da EA possono non essere gradite a tutti. Secondo il mio parere l'hip hop americano di tipo commerciale si adatta discretamente a questo genere di gioco, risultando particolarmente azzeccato. Molto significativi anche gli ululati ed i cori del pubblico.
La nota negativa riguarda la lingua, l'inglese, in cui è disponibile tutto il pacchetto: dal doppiaggio al manuale d'istruzioni. Un vero peccato considerando anche certi termini tecnici non immediati da comprendere, specialmente nel tutorial.
Grandissimo merito agli sviluppatori va invece riconosciuto per il celebre "Fattore L", ovvero la longevità. Tante sono le modalità delle quali una, quella carriera, veramente illimitata. Possibilità di partite singole veloci, di allenamenti, di personalizzazione, di multiplayer e, soprattutto, di giocarsi l'intero Super Punch Out!: insomma, c'è molta carne al fuoco, tutta di grande spessore.
CONCLUDENDO
Fight Night round 2 merita la promozione a pieni voti. Vale il prezzo pieno al di là di Super Punch Out e vince il titolo di "miglior simulatore di boxe" su Cubo. Oltre a questo risulta essere uno splendido picchiaduro e un grande titolo sportivo. Attualmente lo si trova anche a cifre irrisorie, quindi non fatevelo scappare. L'unico suo difetto è l'esclusività della lingua inglese.
Valutazione
- Divertimento — 9
-
- Un gioco fantastico, impegnativo ed emozionante.
- E' solo in inglese.
- Sonoro — 8.0
-
- Musiche adatte allo stile di gioco.
- Potrebbero non piacere a tutti.
- Grafica — 8.5
-
- Di alta qualità
- Giocabilità — 9
-
- Innovativo ed eccellente nel gameplay.
- Longevità — 9
-
- La carrierea è lunga e difficile
- Multiplayer, Super Punch Out, Extra...
Totale 9.0
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