Eternal Darkness - Sanity's Requirem

Bene, allacciate le cinture che si parte per questa recensione di un bellissimo gioco. Intanto liberiamo…

Eternal Darkness - Sanity's Requirem
Eternal Darkness (1)
Bene, allacciate le cinture che si parte per questa recensione di un bellissimo gioco. Intanto liberiamo subito il campo da eventuali supposizioni fatte in modo arbitrario dalle vostre menti genuine: anche se dagli shots che avrete visto qui e lì in cui magari circolano dei mostroni simpaticoni, vi avverto che ED non è assolutamente simile a Resident Evil, l'unica cosa che hanno in comune è l'ambientazione horror, ma mentre RE è un survival-horror, ED si muove quasi in ambiente Action-RPG, un Link in versione horror diciamo.
Eternal Darkness (2)
Bene, adesso che la chiarezza del sole a Ferragosto splende tra i nostri neuroni parliamo un pò del gioco vero e proprio e partiamo dalla storia che ci dice che un bel giorno intorno all'anno zero un Centurione dell'Impero Romano di nome Pius Augustus (leggi 'paius ogustus', argh!) viene incaricato dall'Imperatore in persona di recuperare un antico artefatto custodito in un tempio in Persia. Il Centurione, che ha giurato eterna fedeltà al suo Cesare, si lancia nell'impresa e di fatto trova non uno, ma ben tre artefatti, diversi nell'apparenza, ma impregnati di una strana energia che li lega tra di loro. Pius finisce per prenderne uno a caso e diventa in questo modo il sacerdote sulla Terra di un Antico malvagio e crudele. Pius è incaricato dall'Antico di prepararne la venuta in terra per l'anno 2000, in coincidenza dell'allineamento dei pianeti del Sistema Solare. L'Antico sa bene che Pius non è Matusalemme e di conseguenza lo rende immortale, anche se questa operazione gli fa perdere il suo fascino romano e lo trasforma in una specie di mummia. Ora voi vi chiederete se questo è finalmente un gioco in cui si è cattivi e crudeli e si possono ammazzare innocenti manco fossimo in Carmageddon. Non è così, noi siamo quelli buoni! Il plurale non è messo a caso in quanto in Eternal Darkness vi troverete nei panni di un personaggio diverso in ogni capitolo della storia, con proprietà leggermente diverse e una situazione assolutamente individuale. In pratica dovrete cercare di impedire a Pius di evocare il suo Antico utilizzando la forza degli altri due e di un quarto Antico Jolly: Mantorok. Il fatto è che i primi tre, ovvero Chattur'gha, Xel'lotath e Ulyaoth sono legati tra di loro come nel gioco del sasso, forbice e martello, ognuno batte uno degli altri e viene battuto da quello restante. Non la faccio tanto lunga e concludo dicendo che vi troverete a cercare gli artefatti nei secoli, non sempre riuscendoci a causa della morte del vostro personaggio! Piaciuta la storiella? E' sicuramente uno dei punti di forza del gioco e non è proprio banale da capire, ma potrete rivedere i vari filmati tutte le volte che volete. Il gioco, anche se diviso in 12 capitoli, racconta tutta la vicenda attraverso le gesta dei diversi protagonisti che spesso si muovono in scenari in cui già avete giocato con un personaggio precedente. Vi ritroverete nello stesso posto dopo 10 o addirittura 400 anni, anche se sembra un buon espediente per risparmiare fatica ai programmatori nel creare 12 scenari, in realtà aumenta la continuità della storia stessa.

Passiamo all'aspetto magico del gioco, eggià, non penserete di riuscire a battere un essere immortale e il suo dio senza essere in grado di lanciare almeno un paio di incantesimi pure voi! Ebbene, nel gioco troverete un grimorio (molto simile a quello del film 'L'armata delle tenebre'), rilegato in pelle umana, che vi dona il potere di controllare la Magicka (non della Maggica, quella è un'altra cosa) e quindi permette di lanciare incantesimi a patto però di aver recuperato anche le rune di cui avete bisogno e la pergamena che vi spiega come fare. A questo punto siete pronti a battervi ad armi pari con il primo Antico che vi capita sotto mano. Gli incantesimi, oltre a donare alla trama quel tocco di magia che la rende molto appetibile ai fan del genere, vi aiutano a recuperare energia, creare scudi e addirittura ad evocare e controllare dei mostri uguali a quelli che di solito siete costretti a smontare pezzo pezzo grazie alle varie armi bianche di cui i personaggi sono dotati e, perché no, anche qualche arma da fuoco nei quadri più avanzati nel tempo. L'uso degli incantesimi è molto delicato in quanto bisogna di volta in volta sceglierne l'orientamento, ovvero da quale Antico andrete a trarre la forza, e l'intensità dell'incantesimo stesso. Incantesimi più potenti hanno bisogno di più tempo per essere lanciati e non potete muovervi mentre eseguite il rito, quindi non si può pensare di lanciare un 'Attacco Magicko' con 7 rune mentre siete circondati da un'orda di cadaveri deambulanti.
Eternal Darkness (3)
Parliamo un pò dei personaggi. Ho detto che ognuno ha le sue particolari proprietà. Con questo volevo dire che ogni personaggio e dotato del suo arsenale, a volte limitato a una mazza o una spada, della sua prestanza fisica e quindi di una velocità diversa durante gli spostamenti. Inoltre ogni personaggio è dotato di 3 barre: la Magicka, la Salute e la Sanità Mentale. La prima indica la quantità di Magicka a disposizione e quindi quanti e quali incantesimi potete lanciare, visto che incantesimi diversi consumano più o meno Magicka. Questa è l'unica barra che si ricarica da sola, semplicemente camminando.

La barra della Salute determina, nel momento in cui si esaurisce, la morte del vostro personaggio a causa dei colpi subiti dai vari mostri, ma nel momento in cui scende troppo vedrete il vostro personaggio acciaccato che non riesce più a correre come prima. Esiste un'incantesimo che vi fa recuperare salute.

Infine la barra della Sanità Mentale, sicuramente quella più interessante. Ogni volta che vedete un mostro consumate una parte più o meno grande della vostra Sanità Mentale, ovvero della vostra capacità di intendere la realtà. Quando questa barra si esaurisce comincia a scendere quella della Salute. L'aspetto interessante di questa barra è che se si scarica troppo vi espone al pericolo di subire delle allucinazioni! Vi anticipo soltanto un paio delle cose che potrebbero succedere, solo le meno allarmanti: per esempio vi troverete a camminare sul soffito come Spiderman, oppure circondati da un numero esagerato di avversari o addirittura il volume della TV che si abbassa da solo! Ma le sorprese potrebbero essere molto meno gradite, in ogni caso senza conseguenze.

La lunghezza delle barre dipende dal personaggio in questione. Certi hanno più resistenza fisica, altri mentale, altri sono portati a fare molti incantesimi...
Eternal Darkness (4)
Adesso che vi siete fatti un'idea generale della faccenda e che siete belli caldi passiamo a una discussione più tecnica passando in rassegna le classiche quattro voci della pagellina.

Grafica - Sicuramente il tutto riesce a farvi sentire all'interno della vicenda. Però i modelli umani sono un pò troppo squadrati e si potrebbe fare meglio, anche considerando che le espressioni facciali molto realistiche e fatte molto bene. Le ambientazioni sono ottimamente curate, peccato che ogni tanto si noti troppo facilmente che alcuni elementi posti lontano dall'azione siano in realtà realizzati con delle texture, mi sembra che casi di questo genere siano 3 o 4, quindi niente di drammatico, però dispiace un pochetto. L'altra cosa che dispiace è che alcuni filmati siano stati compressi un pò troppo e non risulta troppo gradevole guardarli, possibile che non c'era spazio sul disco?

Sonoro - Gli effetti sono fatti bene, ma sono soprattutto le musiche di sottofondo a regalare ulteriore coinvolgimento. Specialmente in mancanza di Sanità Mentale si è continuamente circondati da urla e pianti di terrore, di passi che non si dovrebbero sentire o gente che bussa senza troppa cortesia. Questa cosa, assiame a tutto il resto, a lungo andare logora i vostri nervi e vi mette in tensione, una bella esperienza!

Giocabilità - Perfetto, i tasti sono al posto giusto e si è sempre nel totale controllo della situazione, tranne magari quando state ricaricando la vostra pistola '700esca e non fate in tempo a comprimere la polvere da sparo nella canna perché il mostrone di turno vi sta facendo a fettine. Il fatto di non poter controllare la telecamera fa parte del gioco ed è fatto in modo da mettervi in difficoltà o in apprensione, non per frustrarvi. Insomma da questo punto di vista il gioco mostra tutta la sua benfattura.

Longevità - Il gioco va concluso 3 volte per assistere al finale vero e proprio. Nelle prime 3 partite ci ho messo 16, 9 e 7 ore circa, un totale di oltre 30 ore non è male per un gioco di questo tipo, anche se in realtà state giocando 3 volte quasi (cambiano alcuni particolari) lo stesso gioco. In ogni caso a me è rimasta la voglia di rigiocarlo ogni tanto, c'è anche la possibilità di giocare un episodio a caso tra i 12 disponibili che permette di ripetere le gesta del solo personaggio preferito.

Complessivamente cosa diciamo? Diciamo che questo più che un gioco d'azione è un titolo in cui siete costretti a girare per i corridoi e le stanze e trovare il modo per avanzare nella storia, considerando che il personaggio man mano si evolve lo definirei quasi un Horror-RPG, abbastanza diverso a RE per non sovrapporsi a questo e creare qualcosa di originale. Un consiglio? Giocatelo esclusivamente di sera con le luci spente e il volume un pò alto! Il consiglio a tutti quelli che preferiscono far girare un pò il criceto cranico (detto cervello) è di prenderlo con sicurezza.

Scheda tecnica


Valutazione

Grafica — 9
  • bei scenari, belle texture, bei personaggi
  • qualche spigolo di troppo
Sonoro — 9.5
  • rabbrividiamo, brrrrr, la tensione è fatta anche con l'audio e il parlato in inglese ci accompagna
Giocabilità — 9.5
  • menu semplice da usare, personaggio che risponde sempre bene, meglio di così?
Longevità — 9
  • la prima volta sembra non finire mai
  • poi ci si rende conto di aver perso un sacco di tempo

Totale 9.3


Condividi con i tuoi amici

Commenti

Al momento non ci sono commenti