Bleach GC

Dopo alcuni giochi per Gba, lo scorso Dicembre è uscito in Giappone il gioco Gamecube della serie Bleach,…


Dopo alcuni giochi per Gba, lo scorso Dicembre è uscito in Giappone il gioco Gamecube della serie Bleach, una fra le più popolari attualmente nella terra del sol levante.

SHINIGAMI DAIKOU: KUROSAKI ICHIGO!!



 
 Bleach è nato prima di tutto (come sempre) come serie manga pubblicata sul settimanale Shonen Jump della Shueisha e disegnata da Taito Kubo. E’ basilarmente un manga di azione, ma con una solida trama e personaggi ben caratterizzati. Segue a ruota il manga la serie animata da cui sono tratti poi gli avvenimenti dello story mode del gioco. Bleach narra le avventure di un ragazzo di Tokyo di 15 anni, Ichigo Kurosaki, che orfano di madre vive con il padre e le due sorelle minori. Ichigo conduce una vita abbastanza comune, frequenta il primo anno di liceo e ogni tanto partecipa a delle risse con chi lo provoca (spesso per via dei suoi capelli arancioni), se non fosse per un particolare: riesce a vedere gli spiriti fin da quando era bambino. Questo non sconvolge particolarmente la sua esistenza (parla a volte con loro, ma niente di speciale), finché una sera non incontra Rukia Kuchiki, una ragazza vestita di nero come un antico samurai e con katana; Rukia gli spiega di essere uno Shinigami, una sorta di ripulitrice venuta da un’altra dimensione (la soul society). Compito dello Shinigami è quello di seguire spiriti malvagi, gli Hollow, nella nostra dimensione e di sconfiggerli prima che facciano danni, rimandandoli a purificarsi nella soul society. Né gli Hollow né gli Shinigami sono normalmente visibili dalle altre persone, perciò Rukia si stupisce nel constatare che Ichigo riesca a vederla. Alla ricerca di un hollow pericoloso a caccia di energia spirituale, Rukia si accorge infine che esso sta proprio puntando a Ichigo stesso ed alla sua grande energia: per proteggere Ichigo dal mostro Rukia si ferisce gravemente ed a questo punto rimane solo un modo per salvarsi, donare i suoi poteri di Shinigami al ragazzo. Ichigo diventa così uno Shinigami a tutti gli effetti, pronto a battersi con tutti gli Hollow che minacciano la nostra dimensione.
 
Bleach

MEMORIES IN THE RAIN



 
 Dopo questo preambolo parliamo del gioco vero e proprio: Bleach GC è un picchiaduro che permette al giocatore di controllare i protagonisti della serie in scontri a tempo. La modalità di gioco principale è lo story mode che racconta attraverso scontri le principali vicende della trama, si parte con quello di Ichigo che una volta terminato permette di sbloccarne altri due. Oltre allo story mode sono presenti il match, single mode, il tutorial e il 13banshobu, una sorta di survival mode di 13 scontri in successione (il 13 è un numero importante nella serie). Seguono l’immancabile galleria di extra sblocabili come le voci e animazioni dei personaggi, e le password da usare anche con il gioco ds Souten ni kakeru unmei. A seconda delle battaglie vinte e di procedure particolari si possono sbloccare tutti i personaggi che compongono la nutrita serie di 28 lottatori che non lascerà delusi i fan e neppure gli altri giocatori. Ogni personaggio ha a disposizione due attacchi con la sua arma (A e X), che uniti alle diverse direzioni dello stick analogico generano una lunga serie di mosse diverse, ma la parte principale del sistema di attacco rimane la barra, posta in basso, del “reiatsu” (pressione spirituale). Questa barra può essere caricata tramite la pressione di L e R oppure portando a segno degli attacchi e, a seconda del suo livello di carica, consente vari attacchi speciali: lo spostamento istantaneo (shunpo), i due attacchi speciali, quello super speciale e lo “attou”. Premendo Y con sufficiente reiatsu si genera una sorta di campo di forza intorno al lottatore che, se colpisce l’avversario lo rallenta e lo espone a delle combo devastanti; nel caso in cui anche l’avversario abbia attivato l’attou nello stesso momento, si passerà ad una sezione dove ha la meglio chi preme più velocemente A, in modo da scatenare il suo campo di forza sul nemico.
 Tutto questo impianto dà vita a degli scontri sempre vari ed abbastanza pianificati, in quanto si hanno a disposizione sempre moltissimi attacchi. I colpi speciali poi sono realizzati fedelmente e soprattutto quelli finali sono accompagnati da una breve sequenza animata con la grafica del gioco, che contribuisce a rendere più godibile il momento in cui si rilascia l’attacco più potente.
 

THE DEATH AND THE STRAWBERRY



 
 Bleach si presenta come un vero e proprio episodio dell’anime, la presentazione consiste infatti in un video fatto di immagini prese dalla serie animata accompagnato da una sigla di apertura originale realizzata appositamente per il gioco dalla brava Younha (che canta anche alcune delle sigle dell’anime televisivo), e questo vale anche per il filmato finale. Inoltre tutti i personaggi e gli eventi sono doppiati dai doppiatori originali della serie, cosa che farà piacere ai fan.
 Per quanto riguarda il reparto tecnico, i personaggi sono animati bene e fluidamente ed i motivi originali accompagnano piacevolmente gli scontri, inserendo qua e là un’aria delle serie animata. Tuttavia, il reparto che meraviglia di più è quello grafico che, con un massiccio motore, rappresenta benissimo tutti i personaggi usando una tecnica di soft shading che modella ancora di più i poligoni e rende il celshading meno spigoloso: il risultato è che Bleach è molto bello anche da vedere.
 Gli scenari però destano qualche perplessità in quanto risultano troppo scarni e per niente interattivi, infatti la scelta di replicare fedelmente gli ambienti della soul society ha questo inconveniente: i suoi corridoi stile Giappone antico mal si adattano allo scenario di un videogioco. A parte questo, ciò che secondo me rappresenta il maggior difetto di Bleach GC è la scarsa longevità: dopo aver finito gli story mode e giocato all’impegnativo 13banshobu ed al single mode infatti non ci sono altre modalità rilevanti in cui divertirsi, anche la voglia di sbloccare tutti i personaggi viene diminuita dall’obbligo di sottoporsi a degli scontri che sono sempre troppo uguali. Per aumentare la longevità gli sviluppatori hanno inserito delle procedure per sbloccare alcuni personaggi che consistono nel finire il single mode con un ordine prestabilito di lottatori (il che prevede anche finirlo più volte con lo stesso personaggio) che alla lunga può venire a noia. La sfida è ben bilanciata, e all’inizio è divertente fare tutte queste battaglie per provare le tantissime mosse e sbloccare i personaggi, ma con il passare del tempo si riduce tutto nel finire alla stanca l’ennesimo single mode con il solito personaggio solo per sbloccarne un altro. La possibilità di sbloccare le sigle, le schermate e tutte le battute dei personaggi non spinge sufficientemente a portare a termine i match dopo un certo punto e lo scontro con un amico rimane il momento più divertente di gioco.
 
Bleach (2)

BE MY FAMILY OR NOT



 
 Tirando le somme, Bleach GC rimane un divertente picchiaduro ben realizzato e con una bellissima grafica, che sfrutta a dovere la sua licenza, ma che tuttavia non offre modalità ed una profondità di gioco che possano soddisfare a lungo termine.
 
 La versione NTSC è in Giapponese, ma questo non costituisce un grande problema a fini della comprensione del gioco, anche perché le schermate ed i nomi sono scritte anche con i nostri caratteri; l’unico dispiacere per chi non conosce la lingua sarà quello di non potersi godere le battute e la storia dei personaggi.
 

GIUDIZIO 

  • Grafica 90

 + soft shading a regola d’arte
 - la soul society è povera di ambientazioni

  • Sonoro 80

 + Le sigle cantate sono una bell’aggiunta

  • Giocabilità 80

 + Tantissime mosse
 - All’inizio può risultare un po’ macchinoso

  • Divertimento 80

 + Consigliatissimo ai fan del manga

  • Longevita' 70

 + Tanti personaggi da sbloccare
 - Poche modalità di gioco

  • TOTALE 80 

Filippo “musashi” Cervelli

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 8
  • Consigliatissimo ai fan del manga
Sonoro — 8
  • Le sigle cantate sono una bell’aggiunta
Grafica — 9
  • soft shading a regola d’arte
  • la soul society è povera di ambientazioni
Giocabilità — 8
  • Tantissime mosse
  • All’inizio può risultare un po’ macchinoso
Longevità — 7
  • Tanti personaggi da sbloccare
  • Poche modalità di gioco

Totale 8.0


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