Wario Ware Twisted
Wario Ware è tornato. Sebbene siano passati solo pochi mesi dall'uscita dell'episodio Touched…
Wario Ware è tornato. Sebbene siano passati solo pochi mesi dall'uscita dell'episodio Touched in esclusiva per Nintendo DS, il novello franchise Nintendo torna a farsi vedere in piena estate per un curioso disguido temporale (il gioco è uscito in Giappone un anno fa... mentre in Europa arriverà ufficialmente solo a settembre). Poichè questa è la terza recensione di questa serie che scrivo, non mi metterò ad elencare quali sono i pregi di Wario Ware, la sua genesi o i suoi successi nel mercato, ma cercherò di dimostrarvi il perchè questo capitolo possa meritare più o meno attenzione rispetto agli altri due.
MAWARU
In Wario ware Twisted Nintendo ha ben pensato di capovolgere nuovamente un gameplay che, pur restando ancorato alla struttura classica della serie (una scarica di minigiochi diversi per personaggio a velocità crescente fino al livello boss), riesce nuovamente a riproporsi in modo innovativo.
Come saprete, infatti, nella cartuccia è inserito uno speciale sensore di movimento che permette di rilevare i movimenti della console al fine di influenzare lo schema di gioco: da qui deriva il sottotitolo "twisted" (In giapponese, "mawaru", ovvero "gira!"). Tale possibilità di movimento ha portato gli sviluppatori a sbizzarsi nella creazione dei minigame, creandone alcuni veramente irripetibili (scuoti la bottiglia di coca-cola fino a che non si stappa per le bollicine ) e rivisitandone altri ormai considerati classici (le mitiche "dita nel naso", qui sotto forma di boss-stage, oppure i classici Nintendo in versione giroscopica).
Lo stuolo di minigiochi è, anche stavolta, abbondante e vario: si passa da prove che richiedono scossoni calibrati, come far scivolare un bicchiare sul bancone, ad altre che necessitano di una foga senza pari, senza dimenticare gli stage basati sull'uso del pulsante A oppure sull'immobilità del giocatore.
Nonostante ciò, la vera caratteristica che rende l'esperienza esilarante è quella legata all'umorismo e alla comicità dei minigiochi in sè. Come già scrissi nella recensione di Wario Ware Touched, il divertimento non consiste solo nel premere il pulsante o nello scuotere la console, ma risiede soprattutto nel vedere a cosa porterà la nostra azione ed in che modo si concluderà lo sketch videoludico (perchè di sketch si tratta). Da questo punto di vista, il gioco mantiene tutta la sua ispirazione originaria pur non riuscendo, per ovvie ragioni, a restitutire per intero il feeling della prima partita al primo episodio. Insomma, il motivo principale per il quale questo Wario Ware si lascia giocare alla grandissima consiste nel fatto che Twisted ha un'anima da scacciapensieri intrecciata con uno spirito da barzelletta, del quale non si puà fare mai a meno, che si tratti di scodellare un budino sul piatto o di distruggere abitazioni con un tartarugone gigante.
ENTR'ACTE
Dal punto di vista strutturale Wario Ware Twisted presenta più o meno le stesse caratteristiche dei predecessori.
Infatti, una volta terminati i livelli del breve story mode (che rappresenta quasi un'introduzione al gioco) ci si butta a capofitto nel vero e proprio vortice di minigame tipico della serie, senza mai fermarsi. Il motivo di questa frenesia è dato anche dall'enorme mole di souvenirs, più o meno sciocchi, che WW Twisted rende disponibili. Rispetto a Touched, difatti, Twisted offre minigiochi extra molto più profondi e curati, che vanno da rivisitazioni di Excitebike in ottica Wariesca fino a platform nei quali bisogna far saltare alle pecore la staccionata. Ovviamente non mancano anche veri e propri esempi di scempiaggini nonsense, che perà non tolgono più del dovuto spazio ai minigiochi "seri".
Riguardo il lato tecnico, le mie opinioni rimangono quelle che caratterizzavano le precedenti versioni di gioco: anche Wario ware Twisted, infatti, porta alla ribalta il gusto del trash cafone e irriverente... e lo fa con una classe che solo Nintendo puà permettersi, in quanto con venti anni di videogiochi alle spalle puà persino osare di parodiare se stessa (vedi i minigiochi di 9 volt).
La longevità del gioco è, come sempre, variabile. Se considerate solo lo story mode, Wario Ware Twisted dura pochissime ore. Il fatto è che la fine della storia dà il vero inizio alle danze, consentendo di scovare una marea di souvenir extra e di scoprire tutti i minigame di ogni personaggio (i quali a loro volta scatenano un nuovo vortice di giocate).
Insomma, come sempre Wario Ware è il gioco che ha fatto propria l'immortalità: per quanto lo spulciate a dovere, troverete sempre il periodo adatto a rigiocarci e a riapprezzarlo.
CONCLUDENDO
Eccoci al dunque. Twisted conferma la bontà della serie riportando in auge tutte le caratteristiche che hanno reso immortali i due episodi precedenti, potenziandole in modo notevole. L'unico rimprovero che si puà fare a un gioco così ben fatto è che non riesca, per colpe non proprie, a replicare l'impatto devastante del primo episodio ed a vantare una tecnologia così innovativa come è successo con l'episodio Touched.
Valutazione
- Divertimento — 9.0
-
- Ha la sfortuna di essere il terzo episodio della serie
- Sonoro — 8.5
-
- Motivi martellanti
- Selezione di brani sbloccabili
- Grafica — 8.5
-
- Stile Wario
- Giocabilità — 9.0
-
- E' Wario Ware
- Longevità — 9.5
-
- Non lo mollerete mai
Totale 8.0
Commenti
Al momento non ci sono commenti