Donkey Kong Country 3
10 anni dopo la sua apparizione sul Super NES (come inequivocabile canto del cigno), DKC3 approda su…
10 anni dopo la sua apparizione sul Super NES (come inequivocabile canto del cigno), DKC3 approda su GBA in un remake; il quesito è...ha retto bene al tempo o...ha fatto il suo tempo?
Cercheremo di rispondere a questa e ad altre domende...
Per chi non lo sapesse (dovete avere meno di 10 anni), la trilogia dal nome Donkey Kong Country apparve 10 e più anni fa sul mai troppo rimpianto SNES, la console Nintendo che più di ogni altra dominò mercato e critica grazie a giochi indimenticabili.
Uno di questi fu senz'altro DKC: lo scimmione, ripescato dal limbo, viveva su un'isola tutta sua insieme ad altre scimmie più o meno simpatiche, in perenne combutta con una banda di rettili (i Kremlings) innamorati (chissà perchè, poi) delle sue banane. Il gioco, grazie ad una grafica pre-renderizzata mai vista prima ed alla sua immediatezza, entrò nel cuore di tutti gli appassionati; tanto da avere 2 seguiti, entrambi di ottima fattura: DKC3 fu l'ultimo gioco per SNES, ed ora approda sul GBA.
Trattasi del solito trito e ritrito platform 2D "corri e salta", dove i protagonisti indiscussi sono Dixie Kong, la bionda fidanzata di Diddy, e suo cugino Kiddy, grosso e robusto seppure ancora un cucciolo.
Il gioco si compone di svariati mondi sui quali ci muoveremo grazie ad una mappa, ognuno dei quali è composto da un certo numero di livelli ambientati in maniera piuttosto varia: su delle curiose palafitte su un lago, sotto il mare, sul greto di un fiume, nella giungla, nelle caverne, e via dicendo; Dixie e Kiddy dovranno cooperare, usando l'agilità di una e la forza dell'altro: infatti la ragazza potrà fluttuare per aria usando la sua coda di capelli, e il cucciolone potrà sgominare i nemici più coriacei grazie alla sua forza erculea; inoltre potranno aiutarsi a raggiungere i luoghi più inaccessibili salendo sulle spalle l'una dell'altro e lanciandosi letteralmente verso l'alto;
le scimmiotte potranno inoltre utilizzare l'aiuto di alcuni amici animali, come l'elefantina Ellie (che può succhiare acqua nella sua proboscide ed usarla come arma), il pappagallo Squawks (che nell'adattamento italiano è stato chiamato in maniera ORRENDA: Pagal), il ragno Squitter (qui chiamato Telino, che può usare le sue ragnatele come piattaforme) ed il celebre pescespada Enguarde. (mi verrebbe da dire RAMBI, DOVE SEI???)
Succosa la presenza di bonus, quali banane, palloncini, monete varie ed aree bonus; scontata la presenza di un mondo segreto accessibile soltanto dopo aver completato il resto del gioco al 100% e 2 finali: uno "fasullo" e l'altro "vero". Insomma...cosa c'è di diverso rispetto alla versione SNES?
Dal punto di vista grafico, il gioco ha subito un'inspiegabile ridimensionamento; davvero incomprensibile, contando che l'hardware del GBA non è certo inferiore a quello del SNES, ma questo è quanto; d'altronde anche le conversioni dei suoi 2 predecessori avevano fatto la stessa fine.
Il sonoro, poi, merita una menzione particolare: contrariamente ai remake di DKC e DKC2, che avevano mantenuto le stesse identiche musiche delle versioni originali, con DKC3 si ha voluto cambiare pagina fornendo il gioco di un comparto sonoro COMPLETAMENTE rinnovato: tutte le musiche, nessuna esclusa, sono state cambiate. Una scelta veramente inattesa, visti i precedenti: tanto valeva lasciare quelle del DKC3 originale, giusto per far scendere una lacrimuccia ai nostalgici, o per amor di coerenza cambiare comparto sonoro a tutti e tre i remake.
Fortunatamente le nuove musiche sono tutto sommato orecchiabili, anche se non come quelle originali. La giocabilità ed il divertimento invece sono rimasti (fortunatamente) invariati, fornendo al giocatore, seppur non un capolavoro, un platform 2D di fattura più che buona.
Le aggiunte sono tante: in primis, è stato aggiunto un nuovo mondo (Pacifica); i livelli, però, stonano con il resto del gioco: si nota la mano meno ispirata di chi li ha costruiti rispetto ai programmatori originari...ma è pur sempre un'aggiunta.
L'aggiunta vera e propria riguarda i minigiochi: ad ogni membro Kong che si incontrerà, corrisponde una serie di minigiochi talvolta anche noiosi: con Funky dovrete svolgere alcune insipide missioni a bordo di un motoscafo, Swanky vi proporrà un gioco simile all'indimenticato (e odiato) livello bonus di Sonic 2 (ovvero, correre in un tunnel acchiappando stelle ed evitando le mine...MA ANCORA????), mentre con Cranky dovrete prendere il controllo del matusa ed usare uno scudo contro dei porcospini volanti usando la croce direzionale; giusto aggiungere dei minigiochi, ma qui forse si è esagerato: si passa tanto tempo a svolgerli quasi quanto quello messo a giocare i livelli.
In definitiva, le aggiunte sono mediocri ma non esaltanti; in più, il salvataggio della partita è stato affidato ad un semplice pulsante, sminuendo pesantemente la difficoltà del gioco.
Senza dubbio un buon platform, seppur manchi di originalità ed abbia degli inspiegabili difetti rispetto alla versione SNES; consigliato a chi non lo avesse giocato ai suoi tempi, mentre chi lo aveva già finito negli anni '90 può volgere il suo sguardo altrove; e se volesse farci un pensierino, dovrà permanere la consapevolezza che non si perderà nulla di incredibile se non lo giocherà.
Cercheremo di rispondere a questa e ad altre domende...
RIECCOCI SULL'ISOLA KONG!
Per chi non lo sapesse (dovete avere meno di 10 anni), la trilogia dal nome Donkey Kong Country apparve 10 e più anni fa sul mai troppo rimpianto SNES, la console Nintendo che più di ogni altra dominò mercato e critica grazie a giochi indimenticabili.
Uno di questi fu senz'altro DKC: lo scimmione, ripescato dal limbo, viveva su un'isola tutta sua insieme ad altre scimmie più o meno simpatiche, in perenne combutta con una banda di rettili (i Kremlings) innamorati (chissà perchè, poi) delle sue banane. Il gioco, grazie ad una grafica pre-renderizzata mai vista prima ed alla sua immediatezza, entrò nel cuore di tutti gli appassionati; tanto da avere 2 seguiti, entrambi di ottima fattura: DKC3 fu l'ultimo gioco per SNES, ed ora approda sul GBA.
Trattasi del solito trito e ritrito platform 2D "corri e salta", dove i protagonisti indiscussi sono Dixie Kong, la bionda fidanzata di Diddy, e suo cugino Kiddy, grosso e robusto seppure ancora un cucciolo.
COME FUNZIONA?
Il gioco si compone di svariati mondi sui quali ci muoveremo grazie ad una mappa, ognuno dei quali è composto da un certo numero di livelli ambientati in maniera piuttosto varia: su delle curiose palafitte su un lago, sotto il mare, sul greto di un fiume, nella giungla, nelle caverne, e via dicendo; Dixie e Kiddy dovranno cooperare, usando l'agilità di una e la forza dell'altro: infatti la ragazza potrà fluttuare per aria usando la sua coda di capelli, e il cucciolone potrà sgominare i nemici più coriacei grazie alla sua forza erculea; inoltre potranno aiutarsi a raggiungere i luoghi più inaccessibili salendo sulle spalle l'una dell'altro e lanciandosi letteralmente verso l'alto;
le scimmiotte potranno inoltre utilizzare l'aiuto di alcuni amici animali, come l'elefantina Ellie (che può succhiare acqua nella sua proboscide ed usarla come arma), il pappagallo Squawks (che nell'adattamento italiano è stato chiamato in maniera ORRENDA: Pagal), il ragno Squitter (qui chiamato Telino, che può usare le sue ragnatele come piattaforme) ed il celebre pescespada Enguarde. (mi verrebbe da dire RAMBI, DOVE SEI???)
Succosa la presenza di bonus, quali banane, palloncini, monete varie ed aree bonus; scontata la presenza di un mondo segreto accessibile soltanto dopo aver completato il resto del gioco al 100% e 2 finali: uno "fasullo" e l'altro "vero". Insomma...cosa c'è di diverso rispetto alla versione SNES?
GIA'. E CHE C'E' DI DIVERSO?
Dal punto di vista grafico, il gioco ha subito un'inspiegabile ridimensionamento; davvero incomprensibile, contando che l'hardware del GBA non è certo inferiore a quello del SNES, ma questo è quanto; d'altronde anche le conversioni dei suoi 2 predecessori avevano fatto la stessa fine.
Il sonoro, poi, merita una menzione particolare: contrariamente ai remake di DKC e DKC2, che avevano mantenuto le stesse identiche musiche delle versioni originali, con DKC3 si ha voluto cambiare pagina fornendo il gioco di un comparto sonoro COMPLETAMENTE rinnovato: tutte le musiche, nessuna esclusa, sono state cambiate. Una scelta veramente inattesa, visti i precedenti: tanto valeva lasciare quelle del DKC3 originale, giusto per far scendere una lacrimuccia ai nostalgici, o per amor di coerenza cambiare comparto sonoro a tutti e tre i remake.
Fortunatamente le nuove musiche sono tutto sommato orecchiabili, anche se non come quelle originali. La giocabilità ed il divertimento invece sono rimasti (fortunatamente) invariati, fornendo al giocatore, seppur non un capolavoro, un platform 2D di fattura più che buona.
...E DI NUOVO?
Le aggiunte sono tante: in primis, è stato aggiunto un nuovo mondo (Pacifica); i livelli, però, stonano con il resto del gioco: si nota la mano meno ispirata di chi li ha costruiti rispetto ai programmatori originari...ma è pur sempre un'aggiunta.
L'aggiunta vera e propria riguarda i minigiochi: ad ogni membro Kong che si incontrerà, corrisponde una serie di minigiochi talvolta anche noiosi: con Funky dovrete svolgere alcune insipide missioni a bordo di un motoscafo, Swanky vi proporrà un gioco simile all'indimenticato (e odiato) livello bonus di Sonic 2 (ovvero, correre in un tunnel acchiappando stelle ed evitando le mine...MA ANCORA????), mentre con Cranky dovrete prendere il controllo del matusa ed usare uno scudo contro dei porcospini volanti usando la croce direzionale; giusto aggiungere dei minigiochi, ma qui forse si è esagerato: si passa tanto tempo a svolgerli quasi quanto quello messo a giocare i livelli.
In definitiva, le aggiunte sono mediocri ma non esaltanti; in più, il salvataggio della partita è stato affidato ad un semplice pulsante, sminuendo pesantemente la difficoltà del gioco.
CONCLUDENDO
Senza dubbio un buon platform, seppur manchi di originalità ed abbia degli inspiegabili difetti rispetto alla versione SNES; consigliato a chi non lo avesse giocato ai suoi tempi, mentre chi lo aveva già finito negli anni '90 può volgere il suo sguardo altrove; e se volesse farci un pensierino, dovrà permanere la consapevolezza che non si perderà nulla di incredibile se non lo giocherà.
Valutazione
- Divertimento — 6
-
- I minigiochi aggiunti se li potevano risparmiare.
- Sonoro — 6.5
-
- Come mai le musiche sono state cambiate??? Niente lacrimuccia di nostalgia!
- Le musichette nuove, alla fin fine, non sono pessime seppur non al livello delle originali
- Grafica — 7.5
-
- Fa indubbiamente la sua figura
- Inspiegabile la perdita di smalto nei confronti della versione SNES
- Giocabilità — 7.5
-
- Divertente...
- ...ma non trascendentale
- Longevità — 7.5
-
- Per finirlo al 100% ci vorrà tempo...
- Dalla seconda volta che lo si gioca, perde molto del suo smalto
- Innovazione — 6
-
- Poche idee, il solito platform 2D...
- ...comunque un buon platform.
Totale 7.0
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