Banjo Kazooie
1998: Mario 64 era uscito da due anni, e una software house inglese, allora second party di Nintendo,…
1998: Mario 64 era uscito da due anni, e una software house inglese, allora second party di Nintendo, dopo aver dato i natali alla serie DKC, a Killer Instinct e a GoldenEye, si apprestava ad entrare nel mondo dei Platform 3D, seguendo l’esempio di Miyamoto e del suo idraulico con il berretto rosso. La software house in questione era la Rare, e il gioco Banjo-Kazooie. Non era la prima comparsa di Banjo, che fece la sua prima apparizione in Diddy Kong Racing, l’anno precedente, nel 1997. Ma allora era un membro come un altro della comitiva di Diddy Kong, e solo in Banjo Kazooie ottenne un ruolo di primo piano, oltre ad un mondo dedicato tutto a lui e un’amica alquanto eccentrica (Kazooie). Il gioco si rivelò un capolavoro: prendeva quanto di buono c’era da prendere da Mario64, aggiungeva tutta una serie di meccaniche curiose, come la simbiosi fra Banjo e Kazooie, indispensabile per andare avanti nel gioco, e presentava una grafica strabiliante per l’epoca. Secondo molti sarebbe da spedire nell’Olimpo dei giochi per Nintendo64, dietro solo a Mario64, Zelda OoT e pochi altri; secondo altri Banjo Kazooie sarebbe ancora meglio di Mario64, trovandosi così nel ruolo di miglior Platform 3D per N64.
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