La macchina, le caratteristiche
Ora che finalmente il Nintendo Ds è giunto anche in europa, possiamo tirare le somme riguardo il primo…
Ora che finalmente il Nintendo Ds è giunto anche in europa, possiamo tirare le somme riguardo il primo impatto con questa innovativa console.
Il primo aspetto che salta all'occhio è sicuramente il LOOK, assolutamente sobrio e quasi austero.
Il confronto con PSP è inevitabile ed è sbilanciato a favore della macchina Sony, soprattutto perchè la chiusura a conchiglia(come già accaduto con il GBA) è un chiaro segno della volontà di Nintendo di rendere innanzitutto comodo l'uso del DS.
Una volta aperto, il nuovo portatile Nintendo offre sicuramente una linea più aggressiva ed hi-tech, attraverso delle geometrie assolutamente chic ed irriconoscibili rispetto alle grezze "curve" del prototipo resentato all'E3 2004.
Per ora, come saprete, l'unico colore disponibile è il grigio metallizzato, ma l'uscita giapponese di nuove versioni colorate ed una tradizione assolutamente eclettica in fatto di colorazione ci danno quasi la certezza che da qui a pochi mesi avremo anche noi la possibilità di mettere le mani su edizioni della console maggiormente elaborate dal punto di vista meramente estetico.
Dopo aver spulciato la console in ogni suo anfratto, ecco arrivare la prova tattile, ovvero quella legata alla solidità del nostro giocattolino. Il DS è una console dal peso specifico consistente, ma non esagerato. La possibilità di reggerlo con una sola mano è assolutamente ovvia e non comporta grosse fatiche, tanto che ci si ritrova sempre più spesso a tenere la console sospesa con una sola mano, mentre con l'altra si utilizza lo stilo, senza che questo comporti alcun disagio.
I due slot per le cartucce, situati davanti e dietro la macchina, sono anch'essi esenti da difetti. Quello per le Game card presenta inoltre un meccanismo a molla molto efficace per rimuovere le minuscole cassette dalla console. La stilo è genialmente infilata nel retro della console, in modo tale da essere trasportata insieme al corpo principale della macchina, cosa che invece non accade col laccetto.
Proprio il laccetto è il mezzo di controllo più scomodo da montare, visto che deve essere annodato tramite un piccolo cappio sul retro del DS ed è alquanto noioso tenerlo sempre attaccato.
La fattura dei bottoni, invece, ricorda da vicino quella del GBA SP, sia come forma che come consistenza. La croce direzionale è più grande di quella ammirata su GBA, mentre i tasti appaiono un tantino piccoli, anche se si lasciano utilizzare in modo del tutto scorrevole. Migliorati infine i dorsali (più lunghi) ed il tasto di accensione, che questa volta si trova in posizione molto comoda, per essere utilizzato.
Manca un comando per disattivare l'illuminazione analogicamente...ma lo si pùò fare nel menù d'avvio della console e, in generale, è sempre meglio tenerla accesa.
Una volta acceso, il DS si propone al giocatore con un menù intuitivo gestibile sia tramite touch screen che tramite comandi tradizionali. In esso è presente l'accesso alla pictochat, ai giochi(GBA e DS) alle opzioni in generale e al collegamento senza fili. Le molte opzioni permettono di cambiare interessanti parametri, come l'ora della sveglia, il calendario o anche "facezie" come il colore in sottofondo o il nome del giocatore.
L'aspetto negativo di tutto questo è che, sia dopo aver settato le opzioni, sia dopo essere entrati in Pictochat, per ritornare al menù principale bisogna spengere la console, come richiesto dalla macchina stessa... il che rende sicuramente meno scorrevole e lunga la permanenza in tali schermate.
Tra gli aspetti più tecnici, ovviamente, non possono essere esenti da valutazione il touch screen e la durata delle batterie.
Lo schermo tattile risulta assolutamente perfetto, sia come precisione che come resistenza. Può essere calibrato nel menù di opzioni, anche se non tradisce praticamente mai l'interazione del giocatore via stilo.
Giocare con il pennino è il modo migliore per testare il touch screen(e conferisce al giocatore anche un aria abbastanza professionale ), mentre il laccetto è utile solo in alcuni tipi di giochi e il controllo con le dita è severamente proibito =P [basta guardare come sono ridotti i DS in prova nei centri commerciali =:-] ndCaribe].
La durata delle batterie è, come annunciato, sicuramente di ottimi livelli, considerato che sono 2 gli schermi illuminati. Oltre al fatto di giocare a lungo senza caricare, il bello del DS è che, semplicemente chiudendo "l'astuccio", la console va in modalità sleep, riducendo il consumo di energia al minimo, per evitare il rischio di perdere i dati in caso di riserva.
Ottima infine, per potenza e coinvolgimento la prova del sonoro in stereo prodotto dalla console.
Nintendo DS è una console particolare e assolutamente originale che, nonostante sia stata annunciata e commercializzata in pochissimo tempo è sicuramente di qualità eccellente. Delle piccole sbavature nelle funzioni menù sono l'unico difetto evidente di una macchina che, integrata con qualche accessorio (leggesi Playan) e accompagnata dall'acquisto dei titoli "giusti" potrebbe riuscire a soddisfare la massa come gli hardcore gamer.
Il primo aspetto che salta all'occhio è sicuramente il LOOK, assolutamente sobrio e quasi austero.
Il confronto con PSP è inevitabile ed è sbilanciato a favore della macchina Sony, soprattutto perchè la chiusura a conchiglia(come già accaduto con il GBA) è un chiaro segno della volontà di Nintendo di rendere innanzitutto comodo l'uso del DS.
Una volta aperto, il nuovo portatile Nintendo offre sicuramente una linea più aggressiva ed hi-tech, attraverso delle geometrie assolutamente chic ed irriconoscibili rispetto alle grezze "curve" del prototipo resentato all'E3 2004.
Per ora, come saprete, l'unico colore disponibile è il grigio metallizzato, ma l'uscita giapponese di nuove versioni colorate ed una tradizione assolutamente eclettica in fatto di colorazione ci danno quasi la certezza che da qui a pochi mesi avremo anche noi la possibilità di mettere le mani su edizioni della console maggiormente elaborate dal punto di vista meramente estetico.
Dopo aver spulciato la console in ogni suo anfratto, ecco arrivare la prova tattile, ovvero quella legata alla solidità del nostro giocattolino. Il DS è una console dal peso specifico consistente, ma non esagerato. La possibilità di reggerlo con una sola mano è assolutamente ovvia e non comporta grosse fatiche, tanto che ci si ritrova sempre più spesso a tenere la console sospesa con una sola mano, mentre con l'altra si utilizza lo stilo, senza che questo comporti alcun disagio.
I due slot per le cartucce, situati davanti e dietro la macchina, sono anch'essi esenti da difetti. Quello per le Game card presenta inoltre un meccanismo a molla molto efficace per rimuovere le minuscole cassette dalla console. La stilo è genialmente infilata nel retro della console, in modo tale da essere trasportata insieme al corpo principale della macchina, cosa che invece non accade col laccetto.
Proprio il laccetto è il mezzo di controllo più scomodo da montare, visto che deve essere annodato tramite un piccolo cappio sul retro del DS ed è alquanto noioso tenerlo sempre attaccato.
La fattura dei bottoni, invece, ricorda da vicino quella del GBA SP, sia come forma che come consistenza. La croce direzionale è più grande di quella ammirata su GBA, mentre i tasti appaiono un tantino piccoli, anche se si lasciano utilizzare in modo del tutto scorrevole. Migliorati infine i dorsali (più lunghi) ed il tasto di accensione, che questa volta si trova in posizione molto comoda, per essere utilizzato.
Manca un comando per disattivare l'illuminazione analogicamente...ma lo si pùò fare nel menù d'avvio della console e, in generale, è sempre meglio tenerla accesa.
Una volta acceso, il DS si propone al giocatore con un menù intuitivo gestibile sia tramite touch screen che tramite comandi tradizionali. In esso è presente l'accesso alla pictochat, ai giochi(GBA e DS) alle opzioni in generale e al collegamento senza fili. Le molte opzioni permettono di cambiare interessanti parametri, come l'ora della sveglia, il calendario o anche "facezie" come il colore in sottofondo o il nome del giocatore.
L'aspetto negativo di tutto questo è che, sia dopo aver settato le opzioni, sia dopo essere entrati in Pictochat, per ritornare al menù principale bisogna spengere la console, come richiesto dalla macchina stessa... il che rende sicuramente meno scorrevole e lunga la permanenza in tali schermate.
Tra gli aspetti più tecnici, ovviamente, non possono essere esenti da valutazione il touch screen e la durata delle batterie.
Lo schermo tattile risulta assolutamente perfetto, sia come precisione che come resistenza. Può essere calibrato nel menù di opzioni, anche se non tradisce praticamente mai l'interazione del giocatore via stilo.
Giocare con il pennino è il modo migliore per testare il touch screen(e conferisce al giocatore anche un aria abbastanza professionale ), mentre il laccetto è utile solo in alcuni tipi di giochi e il controllo con le dita è severamente proibito =P [basta guardare come sono ridotti i DS in prova nei centri commerciali =:-] ndCaribe].
La durata delle batterie è, come annunciato, sicuramente di ottimi livelli, considerato che sono 2 gli schermi illuminati. Oltre al fatto di giocare a lungo senza caricare, il bello del DS è che, semplicemente chiudendo "l'astuccio", la console va in modalità sleep, riducendo il consumo di energia al minimo, per evitare il rischio di perdere i dati in caso di riserva.
Ottima infine, per potenza e coinvolgimento la prova del sonoro in stereo prodotto dalla console.
CONCLUSIONE
Nintendo DS è una console particolare e assolutamente originale che, nonostante sia stata annunciata e commercializzata in pochissimo tempo è sicuramente di qualità eccellente. Delle piccole sbavature nelle funzioni menù sono l'unico difetto evidente di una macchina che, integrata con qualche accessorio (leggesi Playan) e accompagnata dall'acquisto dei titoli "giusti" potrebbe riuscire a soddisfare la massa come gli hardcore gamer.
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