Winning Eleven DS

E' difficile trovare una serie che, nel tempo, si sia mantenuta più solida rispetto a Winning…

Winning Eleven DS (1)
E' difficile trovare una serie che, nel tempo, si sia mantenuta più solida rispetto a Winning Eleven/PES. Konami in questi anni ha lavorato in maniera certosina, levigando le imperferzioni di una simulazione calcistica perfetta o quasi. Eppure, forse proprio per il fatto che l'alchimia massima è stata raggiunta su home console, i capitoli portatili della serie sono deludenti. Al tempo dell'uscita, avevo testato PES Portable per PSP. Ebbene, era un gioco sgraziato, scarno, privo del fascino dell'originale, checchè andassero gridando i recensori delle varie riviste, di parte, dedicate a Sony, che lo magnificavano come una fotocopia della versione 128 bit. Mi chiedo quanti di quei fanfaroni lo stiano ancora giocando, PES portable...
 Vi starete chiedendo cosa c'entri questo discorso con WE DS. Molto poco, se non per il fatto che anche su DS WE portable è una delusione.

HOW TO DISMANTLE A PERFECT GAME



 Prima di entrare nell'analisi del gioco, una premessa. Winning Eleven DS non è un gioco brutto o ingiocabile. Come detto prima, è semplicemente deludente per via della gloriosa serie a cui fa riferimento. Chiamato con un altro nome, il titolo Konami non sarebbe neanche stato preso in considerazione. Questo non significa però che il voto finale o la valutazione globale dell'esperienza siano resi torbidi dal lussuoso pedigree.
 Partiamo dunque ad analizzare i punti cruciali nei quali il gioco Konami fallisce. I pilastri della serie PES sono sempre stati la giocabilità e l'incredibile senso di realismo dovuto alle miriadi di possibilità di azioni combinabili. Se in Fifa, storicamente, le vie del gol erano un paio, variabili da capitolo a capitolo, in PES il giocatore è sempre stato sorpreso dalla fisica realistica, dai rimbalzi, dalle casualità e dagli imprevisti che, uniti ad un sistema di controllo preciso al millimetro, rendevano l'esperienza di gioco una vera simulazione in piccolo del calcio. Winning Eleven DS gode invece di un sistema di controllo sì basato sul gameplay classico della serie, che però è stato rallentato, appesantito e reso macchinoso nello sviluppo. Giocare su PS2 a PES significa avere il pieno controllo dei propri giocatori, mentre giocare a PES su DS significa muovere i proprio uomini in una situazione di incertezza, di aleatorietà.
 La casualità, che prima riguardava l'imprevedibilità delle mischie, dei rimbalzi, delle deviazioni, adesso è la caratteristica comune di qualsiasi azione...ed il motivo è da ricercare nel fatto che il giocatore non ha la possibilità di un controllo preciso.
 
Winning Eleven DS (2)

MOLE DI GIOCO



 
 Il rimpianto per il tracollo della giocabilità, e dunque del divertimento, aumenta se si osservano le numerose opzioni messe a disposizione da Konami. La mancanza della Master League, per quanto impagabile, è stata comunque surrogata con risultati dignitosi da numerose possibilità, che permettono al giocatore di svariare da i rigori, alle amichevoli, ai tornei. Insomma, di materiale per divertirsi ce n'è in abbondanza, peccato che non sempre venga voglia di giocare. A simboleggiare questa sindrome dell'impegno frustrato c'è il multiplayer, che presenta diverse possibilità (Wi-Fi, game sharing, multiplayer a più cartucce) ma che alla prova dei fatti è macchiato da dei rallentamenti orripilanti e da delle limitazioni per il game sharing assolutamente inaccettabili (dai tempi secolari di download, all'impossibilità di scegliere le squadre).
 

VERSANTE TECNICO



 
 Altra nota dolente del gioco è quella riguardante l'apparato tecnico. La grafica, senza mezzi termini, è troppo spartana, pasticciata e abbastanza inguardabile. Lasciando stare i modelli poligonali dei personaggi, maggiormente rassomiglianti a degli attanti presi da Lego Star Wars, e evitando anche di commentare le rifiniture, come le bandierine o le reti delle porte, quello che sgomenta è la fisica e la ricostruzione della palla, ai limiti delle umane capacità. Il pallone non ha mai una forma perfettamente sferica: durante le fasi di volo sembra subire un processo di ovalizzazione e i suoi contorni sono sempre border line, per non parlare delle pezze nere del cuoio, che si mischiano continuamente tra loro. Anche i giocatori in campo sono troppo poco definiti e non reggono il paragone non solo con gli ISS per N64, ma neanche con i giochi in 2D tipo sensible soccer, che almeno avevano dalla loro la chiarezza.
 Del sonoro ci sarebbe poco da dire...in quanto nessuno l'ha sentito. La telecronaca non c'è e a parte qualche fischio e qualche tumulto del pubblico si può benissimo far conto di giocare a volume azzerato.
 La longevità, come ho lasciato intuire, è buona. Il gioco in sè non è che non diverta, anzi. In certi momenti si riesce a vedere anche qualche scorcio di quella meravigliosa serie che è PES e, in generale, se amate il calcio, avrete sicuramente occasione di farci diverse partite. Con questo,resta il fatto che i numerosi difetti e le mancanze degne d'un Fifa qualsiasi rendono WE DS difficilmente completabile al 100%.
 
Winning Eleven DS (3)

CONCLUDENDO



 
 Eccoci al dunque. Due pareri si possono dare su questo Winning Eleven DS. Si può parlare di "occasione mancata" per un primo, eminente, buon titolo di calcio su DS; oppure si può anche tacciare il gioco di "tradimento" verso la qualità eccezionale della serie. Io sono propenso a sottoscrivere il primo giudizio: WE DS è un gioco che diverte abbastanza, con numerosi difetti, che avrebbe potuto essere realizzato in maniera molto migliore, al di là del suo nome.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 6
  • Divertente, ma non quanto avrebbe potuto essere...
Sonoro — 5
  • Semplicemente inesistente.
Grafica — 5
  • Poco chiara e brutta a vedersi.
Giocabilità — 5.5
  • Il calco è quello classico della serie...
  • ...decisamente impoverito.
Longevità — 7
  • Tante opzioni.
  • Non tutte realizzate bene e non tutte alla lunga appetibili.

Totale 5.0


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