Nostalgia
Come potrebbe suggerire il nome, Nostalgia è un JRPG old school, decisamente molto old school, ma un…
Come potrebbe suggerire il nome, Nostalgia è un JRPG old school, decisamente molto old school, ma un gioco con una formula così “vecchia” e abusata da questo genere sarà in grado di elevarsi dalla massa senza cadere nell’anonimato?
Nostalgia possiede la particolare caratteristica di essere ambientato nel diciannovesimo secolo in un mondo parrallelo geograficamente identico al nostro in cui è presente la magia e mai prima d’ora si era vista una tale ambientazione in un JRPG.
Come non rimanere stupiti però di fronte alla visione di luoghi che esistono realmente?
In Nostalgia esplorerete completamente il pianeta (e anche qualcosa in più, senza scendere nei dettagli) e vi ritroverete in luoghi come New York con la sua Statua della Libertà, il Giappone con il suo Monte Fuji, l’Egitto con le piramidi, la Russia e così via.
La storia inizia a Londra, quando a Eddie, il protagonista, viene data la notizia della scomparsa del padre Gilbert Brown, un famosissimo avventuriero: appena ricevuta la notizia, Eddie, senza pensarci due volte, decide di partire alla sua ricerca.
Per fare ciò dovrà prima diventare un avventuriero, quindi inizierà facendo una semplice missione di sterminio dei topi situati nelle fogne.
In seguito a Eddie verrà data un’Aeronave, con la quale andrà alla ricerca del padre,tutto questo mentre ci si ritrova ad affrontare un malvagio gruppo di delinquenti che si fa chiamare i Cabal i cui scopi sono sconosciuti.
Queste sono le premesse che vi faranno entrare nel mondo di Nostalgia, sfortunatamente però la trama non è delle migliori e quasi ogni momento si avrà una spiacevole sensazione di deja-vù, come se ogni singolo avvenimento lo si avesse già vissuto in un altro gioco, di fatto, è proprio così, nessun aspetto della trama è realmente nuovo e sembra invece una trama perfetta per un film,piuttosto che per un videogioco.
Un altro problema sta nel fatto che tutti i personaggi coinvolti nella storia sono terribilmente stereotipati, vi ritroverete davanti la classica ragazza dal passato misterioso con un’amnesia, il classico protagonista eroe coraggioso che non si fa problemi a cacciarsi in situazione disperate per aiutare persone che non conosce nemmeno o che conosce da 3 secondi circa.
Anche i “cattivi” sono classici,stereotipati e non hanno un minimo spunto di originalità.
Senza proseguire ulteriormente sappiate che se cercate un gioco con un ottima trama o con una buona caratterizzazione dei personaggi, Nostalgia non è minimamente il gioco che fa per voi, le sue qualità sono sicuramente da ricercare altrove.
Nostalgia ha una sistema di combattimento classico,classicissimo,potrebbe essere paragonato a quello dei primi Final Fantasy.
Di fatti vi è un classico sistema a turni, ci sono tot nemici, i 4 membri della squadra che combattono e attacca per primo colui che ha la statistica velocità più alta degli altri.
Si possono usare magie, attacchi speciali e devastanti attacchi finali con, ovviamente, il consumo degli onnipresenti punti magia, ma tutto senza un minimo di interazione da parte del giocatore, si sceglie il tipo di azione che si desidera fare e il personaggio la esegue.
Questo potrebbe rappresentare un aspetto positivo per coloro che cercano appunto, un gioco vecchio stile, ma per coloro che cercano qualcosa di nuovo sarà molto difficile digerire un gameplay e delle meccaniche così datate.
Ci sono solo due aspetti che variano leggermente (di poco) da un classicissimo JRPG :
Primo, le varie abilità dei protagonisti possono essere potenziate a piacimento attraverso il consumo di punti SP, i quali vengono ottenuti alla fine di ogni battaglia, questo dona perlomeno al potenziamento del personaggio un minimo di personalizzazione a seconda della strategia che si desidera seguire (ma comunque non è nulla di nuovo).
Alcune abilità inoltre, una volta che le si ha notevolmente potenziate, possono occasionalmente sbloccare una nuova abilità che sarà immediatamente imparata dal relativo membro del party.
Secondo, oltre alle battaglie normali che avvengono durante l’esplorazione dei dungeon vi sono anche le battaglie sulle Aeronavi, le quali però si svolgono in modo pressochè identico a quelle normali,cambia soltanto il fatto che, invece di avere una barra degli HP per ogni membro del party, si ha solo una barra che vale per tutti, ossia quella dell’Aeronave.
Essa possiede un sistema di abilità strutturato in modo identico a quello dei membri del party, l’unica differenza risiede nel fatto che non sale di livello, ma può essere potenziata solo attreverso l’acquisto di vari componenti della nave, i quali sono messi a disposizione nei negozi che si trovano negli aeroporti, situati all’entrata di ogni città, man mano che si prosegue nella storia principale.
Notare inoltre il fatto che, sia nelle esplorazioni a terra sia in quelle con l’Aeronave sono presenti gli incontri casuali, che potrebbero dar fastidio a molti, fortunatamente non sono ossessivi come in altri JRPG e si può esplorare in modo abbastanza tranquillo senza incontrare mostri ogni due passi, o almeno lo si può fare a terra, stranamente invece, durante le sessioni in volo la quantità di scontri e notevolmente maggiore e sono quindi i momenti più frustranti, fortunatamente queste sessioni sono in quantità minore rispetto a quelle a terra.
Tutto quello detto precedentemente non è però da considerare un aspetto negativo, poiché, se da una parte ci sono coloro a cui piacerà lo stile old school, dall’altra alcuni storceranno sicuramente il naso (e probabilmente saranno di più i secondi).
Nostalgia presenta anche una difficoltà leggermente sopra la media e i vari Boss sono una sfida una più difficile dell’altra, con alcuni che richiedono una buona dose di strategia, fortunatamente non vi sono momenti in cui ci si deve fermare dedicandosi interamente ad aumentare il livello del party.
Le capacità del DS non sono minimamente sfruttate, lo schermo inferiore viene utilizzato solo come mini mappa o per mostrare l’ordine dei turni durante le battaglie, nulla di grave, considerando che in un gioco simile i controlli via pennino (o tutte le altre capacità del DS) non servono.
Sicuramente l’unico aspetto decisamente poco old-school di Nostalgia è la grafica che, al contrario di ciò che ci si aspetterebbe, invece di essere anch’essa vecchio stile, presenta un ottimo 3D.
Tutte le ambientazioni godono di una grafica stupenda, così come i modelli poligonali dei personaggi, sia stilisticamente che tecnicamente, incredibile come un DS possa possedere una grafica 3D tale senza nemmeno presentare l’effetto pixelloso presentato da molti degli altri giochi 3D del DS.
Il level design è ottimo in tutte le ambientazioni, tralasciando alcune delle città che risultano fin troppo simili tra loro.
Anche la mappa del mondo è decisamente curata, anche se è poco sfruttata per le sue dimensioni, ossia, la quantità degli ambienti poteva essere maggiore e molte zone sono semplicemente delle immense aree vuote, essa poi è accessibile soltante con l’aeronave, niente esplorazione a terra quindi (tranne ovviamente nei dungeon).
Nella mappa del mondo vi sono 3 livelli di altitudine, ognuna popolata da nemici sempre più potenti .
La grafica dimostra il massimo sopprattutto nelle cut-scene, con alcune scene veramente spettacolari e scenografiche.
Sono inoltre pochi gli oggetti rappresentati attraverso il 2D (ad esempio gli alberi), la grafica è quasi esclusivamente 3D.
Non si può avere tutto però, se da una parte la grafica è stupenda, gli effetti speciali sono tremendamente essenziali, per niente spettacolari e troppo pixellosi, in parole povere sono pessimi, anche se ci si può passare sopra se consideriamo la qualità grafica.
In definitiva,l’aspetto grafico è senza dubbio quello più soddisfacente di Nostalgia.
La colonna sonora è composta da una buona quantità di tracce, la maggior parte sono in tono con
l’ambiente, sanno dare la giusta atmosfera e sono abbastanza piacevoli.
Sfortunatamente qualche traccia sottotono la si incontra, ma nulla di grave.
Negativo il fatto che Nostalgia non presenti alcuna traccia di doppiaggio, strano, considerando che ormai praticamente tutti i JRPG del DS lo possiedono.
Il problema riguarda soprattutto le cut-scene, che sono si spettacolari, ma, essendo senza la minima traccia di un doppiaggio, si è costretti a seguire l’azione guardando continuamente i sottotitoli, ciò non è molto comodo.
C’è da capire se è stata una scelta obbligata dalle capacità del DS o semplicemente una scelta degli sviluppatori fatta per qualche strano motivo.
Gli effetti sonori sono nella norma,nulla di negativo o di straordinario quindi.
Rimane comunque uno degli aspetti migliori di Nostalgia insieme alla grafica.
Nostalgia non è molto longevo, la sola storia principale vi terrà occupati per poco più di una ventina di ore, fortunatamente possiede una buona quantità di sub-quest.
Molte di esse sono semplicemente missioni che vengono affidate dalla Associazione degli Avventurieri man mano che si procede nella storia principale, anche se, nella maggior parte dei casi sono tutte missioni simili l’una all’altra, quindi alla lunga potrebbero stancare facilmente.
Non c’è solo quello però, infatti viaggiando per il mondo di gioco e parlando con i cittadini delle varie città si scoprono molte informazioni riguardanti luoghi segreti presenti nella mappa, voi, dopo aver ottenuto l’informazione, avrete il “compito” di cercare questo luogo nascosto non presente nella mappa.
Sia chiaro, queste zone non sono visitabili, sono solo dei punti presenti nella mappa che si deve scovare, giusto per dare una maggiore quantità di sub-quest.
Vi sono anche altri tipi di sub-quest che si incontrano semplicemente con l’esplorazione, luoghi secondari che non si visiteranno nella storia principale, ma che sono completamente secondari (ad esempio l’Australia).
La rigiocabilità non è molto alta, di stimoli non ce ne sono e il gioco non offre nessun bonus che possa spingere a farlo.
Comunque, se lo vorrete finire al 100% vi terrà occupati per una quantità soddisfacente di tempo.
Difficile dare un voto a Nostalgia, aveva le potenzialità per essere un JRPG epico, di altissima qualità, ma sfortunatamente possiede molti lati negativi che non gli permettono di emergere.
Una storia principale corta e poco approfondità, unità ad una gameplay troppo classico e nessuna minima innovazione non piacerà a coloro che cercavano qualcosa di nuovo, di “fresco”.
Soddisferà invece coloro che cercano un JRPG semplice, senza troppe pretese e gli amanti dell’ old-school.
UN MONDO BASATO SULLA REALTA’
Nostalgia possiede la particolare caratteristica di essere ambientato nel diciannovesimo secolo in un mondo parrallelo geograficamente identico al nostro in cui è presente la magia e mai prima d’ora si era vista una tale ambientazione in un JRPG.
Come non rimanere stupiti però di fronte alla visione di luoghi che esistono realmente?
In Nostalgia esplorerete completamente il pianeta (e anche qualcosa in più, senza scendere nei dettagli) e vi ritroverete in luoghi come New York con la sua Statua della Libertà, il Giappone con il suo Monte Fuji, l’Egitto con le piramidi, la Russia e così via.
La storia inizia a Londra, quando a Eddie, il protagonista, viene data la notizia della scomparsa del padre Gilbert Brown, un famosissimo avventuriero: appena ricevuta la notizia, Eddie, senza pensarci due volte, decide di partire alla sua ricerca.
Per fare ciò dovrà prima diventare un avventuriero, quindi inizierà facendo una semplice missione di sterminio dei topi situati nelle fogne.
In seguito a Eddie verrà data un’Aeronave, con la quale andrà alla ricerca del padre,tutto questo mentre ci si ritrova ad affrontare un malvagio gruppo di delinquenti che si fa chiamare i Cabal i cui scopi sono sconosciuti.
Queste sono le premesse che vi faranno entrare nel mondo di Nostalgia, sfortunatamente però la trama non è delle migliori e quasi ogni momento si avrà una spiacevole sensazione di deja-vù, come se ogni singolo avvenimento lo si avesse già vissuto in un altro gioco, di fatto, è proprio così, nessun aspetto della trama è realmente nuovo e sembra invece una trama perfetta per un film,piuttosto che per un videogioco.
Un altro problema sta nel fatto che tutti i personaggi coinvolti nella storia sono terribilmente stereotipati, vi ritroverete davanti la classica ragazza dal passato misterioso con un’amnesia, il classico protagonista eroe coraggioso che non si fa problemi a cacciarsi in situazione disperate per aiutare persone che non conosce nemmeno o che conosce da 3 secondi circa.
Anche i “cattivi” sono classici,stereotipati e non hanno un minimo spunto di originalità.
Senza proseguire ulteriormente sappiate che se cercate un gioco con un ottima trama o con una buona caratterizzazione dei personaggi, Nostalgia non è minimamente il gioco che fa per voi, le sue qualità sono sicuramente da ricercare altrove.
UN GAMEPLAY DECISAMENTE OLD-SCHOOL
Nostalgia ha una sistema di combattimento classico,classicissimo,potrebbe essere paragonato a quello dei primi Final Fantasy.
Di fatti vi è un classico sistema a turni, ci sono tot nemici, i 4 membri della squadra che combattono e attacca per primo colui che ha la statistica velocità più alta degli altri.
Si possono usare magie, attacchi speciali e devastanti attacchi finali con, ovviamente, il consumo degli onnipresenti punti magia, ma tutto senza un minimo di interazione da parte del giocatore, si sceglie il tipo di azione che si desidera fare e il personaggio la esegue.
Questo potrebbe rappresentare un aspetto positivo per coloro che cercano appunto, un gioco vecchio stile, ma per coloro che cercano qualcosa di nuovo sarà molto difficile digerire un gameplay e delle meccaniche così datate.
Ci sono solo due aspetti che variano leggermente (di poco) da un classicissimo JRPG :
Primo, le varie abilità dei protagonisti possono essere potenziate a piacimento attraverso il consumo di punti SP, i quali vengono ottenuti alla fine di ogni battaglia, questo dona perlomeno al potenziamento del personaggio un minimo di personalizzazione a seconda della strategia che si desidera seguire (ma comunque non è nulla di nuovo).
Alcune abilità inoltre, una volta che le si ha notevolmente potenziate, possono occasionalmente sbloccare una nuova abilità che sarà immediatamente imparata dal relativo membro del party.
Secondo, oltre alle battaglie normali che avvengono durante l’esplorazione dei dungeon vi sono anche le battaglie sulle Aeronavi, le quali però si svolgono in modo pressochè identico a quelle normali,cambia soltanto il fatto che, invece di avere una barra degli HP per ogni membro del party, si ha solo una barra che vale per tutti, ossia quella dell’Aeronave.
Essa possiede un sistema di abilità strutturato in modo identico a quello dei membri del party, l’unica differenza risiede nel fatto che non sale di livello, ma può essere potenziata solo attreverso l’acquisto di vari componenti della nave, i quali sono messi a disposizione nei negozi che si trovano negli aeroporti, situati all’entrata di ogni città, man mano che si prosegue nella storia principale.
Notare inoltre il fatto che, sia nelle esplorazioni a terra sia in quelle con l’Aeronave sono presenti gli incontri casuali, che potrebbero dar fastidio a molti, fortunatamente non sono ossessivi come in altri JRPG e si può esplorare in modo abbastanza tranquillo senza incontrare mostri ogni due passi, o almeno lo si può fare a terra, stranamente invece, durante le sessioni in volo la quantità di scontri e notevolmente maggiore e sono quindi i momenti più frustranti, fortunatamente queste sessioni sono in quantità minore rispetto a quelle a terra.
Tutto quello detto precedentemente non è però da considerare un aspetto negativo, poiché, se da una parte ci sono coloro a cui piacerà lo stile old school, dall’altra alcuni storceranno sicuramente il naso (e probabilmente saranno di più i secondi).
Nostalgia presenta anche una difficoltà leggermente sopra la media e i vari Boss sono una sfida una più difficile dell’altra, con alcuni che richiedono una buona dose di strategia, fortunatamente non vi sono momenti in cui ci si deve fermare dedicandosi interamente ad aumentare il livello del party.
Le capacità del DS non sono minimamente sfruttate, lo schermo inferiore viene utilizzato solo come mini mappa o per mostrare l’ordine dei turni durante le battaglie, nulla di grave, considerando che in un gioco simile i controlli via pennino (o tutte le altre capacità del DS) non servono.
GRAFICA E SONORO
Sicuramente l’unico aspetto decisamente poco old-school di Nostalgia è la grafica che, al contrario di ciò che ci si aspetterebbe, invece di essere anch’essa vecchio stile, presenta un ottimo 3D.
Tutte le ambientazioni godono di una grafica stupenda, così come i modelli poligonali dei personaggi, sia stilisticamente che tecnicamente, incredibile come un DS possa possedere una grafica 3D tale senza nemmeno presentare l’effetto pixelloso presentato da molti degli altri giochi 3D del DS.
Il level design è ottimo in tutte le ambientazioni, tralasciando alcune delle città che risultano fin troppo simili tra loro.
Anche la mappa del mondo è decisamente curata, anche se è poco sfruttata per le sue dimensioni, ossia, la quantità degli ambienti poteva essere maggiore e molte zone sono semplicemente delle immense aree vuote, essa poi è accessibile soltante con l’aeronave, niente esplorazione a terra quindi (tranne ovviamente nei dungeon).
Nella mappa del mondo vi sono 3 livelli di altitudine, ognuna popolata da nemici sempre più potenti .
La grafica dimostra il massimo sopprattutto nelle cut-scene, con alcune scene veramente spettacolari e scenografiche.
Sono inoltre pochi gli oggetti rappresentati attraverso il 2D (ad esempio gli alberi), la grafica è quasi esclusivamente 3D.
Non si può avere tutto però, se da una parte la grafica è stupenda, gli effetti speciali sono tremendamente essenziali, per niente spettacolari e troppo pixellosi, in parole povere sono pessimi, anche se ci si può passare sopra se consideriamo la qualità grafica.
In definitiva,l’aspetto grafico è senza dubbio quello più soddisfacente di Nostalgia.
La colonna sonora è composta da una buona quantità di tracce, la maggior parte sono in tono con
l’ambiente, sanno dare la giusta atmosfera e sono abbastanza piacevoli.
Sfortunatamente qualche traccia sottotono la si incontra, ma nulla di grave.
Negativo il fatto che Nostalgia non presenti alcuna traccia di doppiaggio, strano, considerando che ormai praticamente tutti i JRPG del DS lo possiedono.
Il problema riguarda soprattutto le cut-scene, che sono si spettacolari, ma, essendo senza la minima traccia di un doppiaggio, si è costretti a seguire l’azione guardando continuamente i sottotitoli, ciò non è molto comodo.
C’è da capire se è stata una scelta obbligata dalle capacità del DS o semplicemente una scelta degli sviluppatori fatta per qualche strano motivo.
Gli effetti sonori sono nella norma,nulla di negativo o di straordinario quindi.
Rimane comunque uno degli aspetti migliori di Nostalgia insieme alla grafica.
LONGEVITA’
Nostalgia non è molto longevo, la sola storia principale vi terrà occupati per poco più di una ventina di ore, fortunatamente possiede una buona quantità di sub-quest.
Molte di esse sono semplicemente missioni che vengono affidate dalla Associazione degli Avventurieri man mano che si procede nella storia principale, anche se, nella maggior parte dei casi sono tutte missioni simili l’una all’altra, quindi alla lunga potrebbero stancare facilmente.
Non c’è solo quello però, infatti viaggiando per il mondo di gioco e parlando con i cittadini delle varie città si scoprono molte informazioni riguardanti luoghi segreti presenti nella mappa, voi, dopo aver ottenuto l’informazione, avrete il “compito” di cercare questo luogo nascosto non presente nella mappa.
Sia chiaro, queste zone non sono visitabili, sono solo dei punti presenti nella mappa che si deve scovare, giusto per dare una maggiore quantità di sub-quest.
Vi sono anche altri tipi di sub-quest che si incontrano semplicemente con l’esplorazione, luoghi secondari che non si visiteranno nella storia principale, ma che sono completamente secondari (ad esempio l’Australia).
La rigiocabilità non è molto alta, di stimoli non ce ne sono e il gioco non offre nessun bonus che possa spingere a farlo.
Comunque, se lo vorrete finire al 100% vi terrà occupati per una quantità soddisfacente di tempo.
CONCLUSIONE
Difficile dare un voto a Nostalgia, aveva le potenzialità per essere un JRPG epico, di altissima qualità, ma sfortunatamente possiede molti lati negativi che non gli permettono di emergere.
Una storia principale corta e poco approfondità, unità ad una gameplay troppo classico e nessuna minima innovazione non piacerà a coloro che cercavano qualcosa di nuovo, di “fresco”.
Soddisferà invece coloro che cercano un JRPG semplice, senza troppe pretese e gli amanti dell’ old-school.
Valutazione
- Divertimento — 6.5
-
- Per gli amanti dell’oldschool.
- Probabilmente noioso per gli altri.
- Trama e personaggi non coinvolgono minimamente.
- Sonoro — 6.5
-
- Colonna sonora piacevole.
- Nulla di memorabile.
- Doppiaggio assente.
- Grafica — 9
-
- Uno dei migliori 3D presenti sul DS.+Ambientazioni perfettamente caratterizzate
- Effetti speciali ridicoli.
- Giocabilità — 7
-
- Nulla di complicato, è tutto immediato e semplice.
- Un gioco molto Old school, positivo per alcuni…
- Molto negativo per altri.
- Nessuna minima innovazione.
- Longevità — 6.5
-
- Buon Numero di sub quest.
- Storia principale non molto lunga.
- Rigiocabilità praticamente inesistente.
Totale 7.0
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