Mario Kart DS
Il primo episodio di Mario Kart fu pubblicato una decina di anni fa. Era un titolo parecchio spartano…
Tutti pronti quindi ai posti di partenza, novizi e giocatori navigati, per provare quella che è l'ultima frontiera di Mario Kart, ovviamente ponendosi il dubbio amletico per eccellenza: questo è o no il miglior episodio della serie?
ESTERNALITA'
In Mario Kart DS niente pare lasciato al caso e il primo impatto con il gioco lo dimostra in modo perfetto.
Stuzzicante come una tartina e sorprendente come una partenza sprint, la possibilità di disegnarci il logo da applicare sul kart è tanto ovvia quanto geniale. Messo un attimo da parte il frenetico desiderio di corse e di gusci frantumati, ci si cimenta con l'illustre arte del disegno, assecondata da un editor di loghi che ricorda quello presente in Animal crossing, rimandando però con la memoria anche a quanto già provato con l'ultimo capitolo di F-zero per cubo. Dopo aver creato il proprio orpello personalizzato e dopo averne osservata la sensualità da tutte le prospettive possibili, si possono spulciare i menù veri e propri.
A questo punto già s'intuisce come Mario Kart DS sia caratterizzato da due anime distinte. La prima è quella del single player, mai così ricco e abbondante di opzioni. La seconda è quella del multiplayer, anch'esso rivisitato e ingrassato a dismisura.
Per la prima volta in Mario Kart il gioco solitario non si presenta come un aspetto di contorno rispetto allo strabordante divertimento del multigiocatore .
Infatti, sorprendentemente, scegliendo la partita da soli ci ritroviamo davanti ad una pletora di possibilità.
C'è il classico gran premio, giocabile in tre livelli di cilindrata e utile per sbloccare personaggi e kart extra. C'è la sfida a tempo, anch'essa sempreverde e mai noiosa. C'è la possibilità di giocare in battaglia contro il computer, oppure di fare una sfida singola. Eppoi arrivano le missioni.
Incredibile ma vero, questo Mario Kart ha anche le missioni. Nulla di trascendentale per carità, ma sono sei livelli sbloccabili che contengono varie prove di crescente difficoltà: passare sotto degli anelli, distruggere le casse in pista, schiacciare i granchi e così via. Alla fine di ogni livello, peraltro, vi è una interessante battaglia boss, che vi permetterà, nel caso venga superata, di passare al gruppo successivo di missioni. Dulcis in fundo...le missioni vengono valutate in base al tempo e al modo nel quale le finite, ergo se siete perfezionisti potete scommettere sul fatto che vi prenderanno ben più di qualche oretta, visto e considerato anche i tre capitoli extra che solo i migliori sbloccheranno.
Passata l'euforia della nuova modalità, ci si accorge che tutto è migliorato: nel gran premio, tanto per dire, ci sono due filoni di coppe, quelle basate su circuiti creati ex novo (nitro cup) e quelle che propongono le vecchie e gloriose piste pescate dai capitoli precedenti (retro cup). Essendoci otto trofei con quattro tracciati ognuno, potete benissimo intuire che ci troviamo di fronte ad una modalità GP radicalmente raddoppiata rispetto ai vecchi episodi. In più, volendo, c'è anche il livello di difficoltà che il suo sporco lavoro, visto che sia a 100 cc che a 150 cc propone un livello di sfida più elevato rispetto all'ultimo capitolo per GC.
Il multiplayer, vero e proprio nocciolo del gioco nei passati capitoli della serie, stavolta si presenta ancor più abbondante, visto che viene segmentato in due macro sezioni, quella del multiplayer wireless locale e quella del multiplayer tramite connessione Wi-fi, dei quali tratteremo in seguito.
INNOVARE CONSERVANDO
Il titolo di questo paragrafo, pur sembrando un ossimoro, è la chiave del successo di Mario Kart DS.
Il gioco di corsa Nintendo riesce infatti con una naturalezza terrificante a conciliare l'illustre tradizione della serie fatta di divertimento con le nuove caratteristiche del Nintendo DS, troppe volte usate a sproposito o ignorate. Mario Kart non stravolge là dove le alchimie erano visibilmente perfette, ma migliora ovunque ce ne sia la possibilità. L'esempio più ovvio è il modello di guida, che si arricchisce pur restando sostanzialmente invariato. Si gioca dunque con tasti e croce, in modo logico e assai riuscito. All'inizio, specialmente nelle sessioni di gioco più lunghe, l'impugnatura del DS risulterà un po' legnosa, per far notare una volta ancora come la console sia progettata per lo stilema di gioco tramite pennino. Basterà qualche settimana di pratica, però, per adattarsi del tutto alla forma squadrata della console.
Tornando al modello di guida, possiamo notare che rispetto alla versione Gamecube sparisce il secondo personaggio a bordo kart e ritornano di prepotenza i kart tradizionali, affiancati però da una pletora di bizzarrie assortite, a metà tra il fuoristrada e il rullo compressore.
Non per il fatto che il personaggio alla guida risulta solo il divertimento si dimezza: nuove armi (il fastidioso calamaro e il devastante Bullet Bill), nuovi personaggi e inedite caratteristiche di guida si mostrano infatti i veri artefici di un perfezionamento inattaccabile. Proprio per quanto riguarda la dinamica di guida in "strictu sensu" possiamo annotare il ritorno dell proverbiale saltino, il mantenimento dell miniturbo in curva e l' entrata trionfale dell boost dovuto alla scia, che permette ai guidatori più smaliziati di ottenere un'accelerazione extra restando dietro al pilota che ci precede. Insomma, tutto come ai bei tempi, con qualche necessario ritorno e qualche simpatica innovazione.
Anche le caratteristiche del DS, però, vengono sfruttate in modo assai saggio nel tentativo di fornire un'esperienza di gioco completa. Il touch screen, invece che essere utilizzato per improbabili sistemi di controllo alternativi, fornisce una utile e dettagliatisima mappa che ha il vantaggio sia di sgombrare lo schermo superiore da qualsiasi glossa, sia di informare in diretta il giocatore riguardo alle posizioni, agli oggetti in pista(gusci in arrivo o blocchi falsi depositati) , alle traformazioni di stato(stella, Bullett bill) e alla conformazione del tracciato.
Il microfono, dal canto suo, viene utilizzato nelle prove con i palloncini per gonfiarli: un vero tocco di classe.
In generale, ripeto, il bilancio delle innovazioni legate alla macchina è incredibilmente positivo: le caratteristiche del DS sono sfruttate in modo logico, azzeccato e soprattutto intuitivo, il che rende il nuovo titolo Nintendo un vero e proprio modello per le produzioni future.
FUN 24:7
L'aspetto dove si notano maggiormente i legami di quest' ultimo episodio con i capisaldi della serie è quello del divertimento in sè. Non ci sono storie: il successo di Mario Kart non è basato sul fatto che sia fondato su un franchise celeberrimo, ma dipende solo dall'enorme dose di divertimento che solo questa serie sa offrire.
Che siate dei casual gamer o dei giocatori incalliti non fa differenza, poichè la copia di Mario Kart non vive mai il momento dell'assoluta deposizione. La serie è talmente divertente da aver creato una vera e propria congrega di giocatori appassionati di record e di Time trial, perchè non importa se si è sbloccato tutto o se le piste sono state già sviscerate ampiamente: finchè c'è voglia di giocare la cartuccia non si ripone...e il desiderio dell'ultima partita a Mario kart attanaglia costantemente il videogamer e non lo molla mai.
Mario Kart DS, per di più, arricchisce l'esperienza di gioco anche in singolo, diventando il vero gioco per tutti, grandi o piccini, solitari o compagnoni...tutti coloro che hanno un DS sono utenti papabili per l'esperienza di Mario Kart, indubbiamente imperdibile per chiunque abbia anche una vaga concezione di divertimento.
RAPSODIA IN BLU
Tecnicamente il gioco si presenta in modo superbo. Visto anche il livello poligonale non eccelso dell'ultimo Mario Kart sul GC, questo episodio DS sembra avvicinarsi maggiormente alla controparte a 128 bit che a quella per N64. I modelli 3D , considerando il sistema sul quale vengono riprodotti, sono incredibilmente ricchi; le animazioni sono al livello di quelle, spettacolari, di Double Dash, con personaggi che esultano e schiamazzano in una maniera a dir poco sublime. Le Texture ovviamente non possono reggere il passo con la controparte GC ma, a parte qualche ovvia sgranatura ravvicinata, possiamo affermare di essere di fronte a un piccolo miracolo.
Il giudizio positivo può essere esteso anche all'uso sapiente dei colori, alla velocità alla quale il gioco gira senza mai un singhiozzo e perfino al design delle piste. Quest'ultime comprendono sia tracciati magistrali derivanti dai capitoli S-nes, GBA(ora in 3D), N64 e GC, sia circuiti creati per l'occasione che si attestano su livelli generali elevatissimi. Il solo difetto che ognuno di noi noterà, sarà l'assenza di quella o di quell'altra pista, che tanto ci era rimasta nel cuore nei vecchi episodi e che in questa versione non è stata inclusa ( perchè non c'è la ghost house del capitolo s-nes, perchèèè?). L'aspetto sonoro si ripresenta con nuovi e divertenti brani associati alle nuove piste e con quei vecchi accompagnamenti mai dimenticati. Le vocine dei personaggi sono, al solito, spassose, specialmente nel momento in cui le ascoltate per compiacervi della vostra ultima malefatta in pista.
Anche la longevità risente abbondantemente del "trattamento DS". Come già detto sia il single player che il multiplayer risultano ampliati senza mezzi termini. Per i giocatori solitari non ci sarà più dunque nessun dubbio riguardo l'acquisto del gioco, sia perchè c'è molto più da giocare off line, sia perchè, con una semplice chiavetta USB o tramite un access point si possono fare partite multiplayer sterminate, via Wi-Fi.
Per i tradizionalisti della sfida multigiocatore dal vivo ci sono comunque buone notizie: Nintendo ha fatto veramente di tutto per incentivare la partite con altri possessori di DS, rendendo addirittura possibili sfide complete sia con una sola cartuccia che con più copie del gioco. Vi sono, in tutto, tre possibilità di gioco in wireless locale: la classica battaglia, la corsa al sole custode e la sfida. Pur mancando l'opzione per disputare veri e propri GP, non vengono meno i momenti di puro delirio, ampliati dalla possibilità di giocare con ben otto persone, provviste o meno della cartuccia.
Da citare, anche solo per sfizio, il restyling del battle mode, divenuto ancor più tattico grazie all'uso "dosato" dei palloncini gonfiabili e al debutto di alcune arene (come il Forte Blocco), che ricordano da vicino quelle storiche e indimenticate della versione Super Nes.
Per una descrizione completa del Wi-fi, invece, vi rimando a questo articolo, scritto dal nostro esperto di online Luigi.
CONCLUDENDO
Se dovessi valutare asetticamente Mario Kart DS, il voto giusto da dargli sarebbe un 9, per via di qualche imperfezione, comunque assolutamente misera, presente nel gioco. Dovendo però tener conto del divertimento fornito (da 10), la valutazione finale lievita di mezzo punto. Quello che, al di là del voto, spero di avervi trasmesso con la recensione, è che Mario Kart DS è la killer application per NintendoDS, il miglior gioco in circolazione su questo sistema e anche una delle esperienze più appaganti dell'anno. Possedere un Nintendo DS senza una copia del suddetto titolo, a mio avviso, sarebbe una grossa limitazione per questa console. Punto.
Valutazione
- Divertimento — 10
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- La serie non si smentisce mai.
- Questo è un capitolo ancor più intrigante dei precedenti.
- Sonoro — 9
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- Curato, come è nello stile Nintendo
- Grafica — 9.5
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- Livello poligonale spettacolare.
- Animazioni e fluidità ai massimi livelli.
- Giocabilità — 9
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- Sistema di contollo perfezionato.
- Longevità — 9.5
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- Single player ampliato notevolmente
- Multiplayer senza fine.
Totale 9.5
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