Electroplankton
Il 7 luglio 2006 è finalmente uscito Electroplankton sul mercato europeo. Il gioco ha suscitato molto…
In realtà capire Electroplankton non è cosa semplice. Per la prima volta nella storia dell'arte, un'opera multimediale entra nell'universo dei videogiochi, con tutto il background culturale che si porta dietro. Electroplankton è infatti un'opera d'arte contemporanea, non un videogioco in senso stretto.
TOSHIO IWAI
Toshio Iwai è la mente geniale dietro ad Electroplankton. Ecco la sua biografia tratta direttamente dal manuale di istruzioni del gioco.
Toshio Iwai è nato nella prefettura di Aichi, Giappone, nel 1962. Come artista multimediale, Iwai ha iniziato a creare animazioni sperimentali nel 1981, poi è passato a lavorare nel campo dei giocattoli pre-cinematografici come i flip-book e zootropi e, dal 1986, si è interessato ai giochi per computer come sistema di visualizzazione musicale. Dopo essere stato il più giovane vincitore del Contemporary Japanese Art Grand Prix, nel 1985, ha esposto molte opere interattive nelle sale d'esposizione di tutto il mondo ed è considerato uno degli artisti multimediali d'avanguardia. Nel 1987 si è laureato presso la Tsukuba University, Giappone, in Plastic Art and Mixed Media e nel 1992 ha concluso il programma di studi Artist-in-Residence presso l'Exploratorium a San Francisco. Ha creato i set virtuali e i personaggi generati dal computer del popolarissimo show quotidiano per bambini UgoUgo Lhuga per la Fuji TV, (1992-1994). Le sue esibizioni personali sono state esposte a Tokyo, Osaka, New York, Anversa, Karlsruhe, Espoo e Amsterdam. Ha preso parte a esibizioni di gruppo in Canada, Australia, Francia, ecc. La sua Performance con Ryuichi Sakamoto "Music Plays Images X Images Play Music" ha vinto il Prix Arts Electronica nella categoria Arte Interattiva nel 1997. "Composition on the Table" ha vinto la medaglia d'oro dell'Interactive Media Design Review, assegnata dall'I.D. magazine di New York nel 2000. Le sue installazioni in collaborazione con Hayao Miyazaki, il regista d'animazione, sono ora in esposizione permanente presso il Ghibli Museum di Mitaka, Tokyo.
Come si può facilmente intuire dalla biografia di Mr Iwai, Electroplankton è un gioco concepito e realizzato da un artista multimediale, il team interno della Nintendo si è preoccupato solamente di adattarlo alle caratteristiche del Nintendo DS. E' forse la prima volta che un videogioco non viene progettato da un game designer.
COME NASCE ELECTROPLANKTON
Nel bellissimo libretto di istruzioni (complimenti a chi ha curato la parte grafica, è davvero fine, quasi da alta editoria), c'è una nota dello stesso artista che ha voluto spiegare come è nato Electroplankton.
"Cosa ottieni quando unisci un microscopio, un registratore, un sintetizzatore e un NES? Electroplankton! Quelle erano tutte cose che mi affascinavano tanto tempo fa. Electroplankton è pieno di ricordi di quei quattro strumenti che ho adorato crescendo.
Per primo, parliamo del microscopio. Quando andavo alle elementari, implorai mio padre di comprarmene uno. All'epoca, era la cosa più costosa che mi avesse comprato, per cui ci stavo attentissimo. Osservavo qualsiasi cosa riuscissi a procurarmi, addirittura iniziai a creare i miei esemplari. Per la prima volta capii la bellezza e il fascino del microscopico mondo del plankton. Mi aveva incantato.
Il registratore mi sorprese semplicemente perché con esso potevo registrare la mia voce! Questo, in un'epoca in cui non tutti avevano il VCR. Sono certo che da qualche parte ci sono ancora cassette registrate con la mia voce d'adolescente che canta le sigle televisive o mentre mi esibivo con un soprano. Alle medie misi da parte i soldi per poter comprare un radioregistratore. Andavo per colline e campi a registrare il canto degli uccelli e poi, con un amico, riuscii a produrre una trasmissione radiofonica originale.
Comprai un sintetizzatore quando entrai al college. All'epoca, avevo appena iniziato a fare animazione. Usavo il sintetizzatore insieme a un PC per creare la musica per le mie animazioni. Non sapevo suonare la tastiera elettronica, così mi concentravo soprattutto sulla programmazione degli strumenti. In ogni modo, ero contentissimo di riuscire a produrre ogni tipo di suono con il sintetizzatore.
Poi venne il NES. La console Nintendo impazzava quando frequentavo il college. Ero un appassionato di Super Mario Bros. Era incredibile per me vedere Mario correre e saltare liberamente. Controllare il piccolo idraulico era esilarante. Mi aveva colpito il modo in cui le immagini, i suoni e i comandi sembravano una cosa unica, specialmente quando Mario emetteva suoni saltando e rompeva i blocchi con la pressione di un tasto. Mi sembrava qualcosa di completamente nuovo. Per qualcuno che aveva appena iniziato a produrre le sue animazioni e musiche, il NES era molto di più di una mera console da gioco. La vedevo come una macchina venuta dal futuro per permettermi di creare liberamente e in tempo reale suoni e immagini.
Ognuno di questi oggetti, quando l'avevo scoperto, mi aveva reso felice. Ero entusiasta all'idea di poter giocare nuovi giochi. Quando ho visto per la prima volta un prototipo del Nintendo DS e Nintendo mi ha invitato a creare qualcosa per esso, ho provato la stessa emozione. Mi sono chiesto: "Che cosa potrei fare?". In seguito ho voluto combinare tutte le cose che mi avevano affascinato - osservare il plankton attraverso il microscopio, registrare la mia voce e i suoni attorno a me con il registratore, produrre ogni tipo di suono con il sintetizzatore e il divertimento di controllare immagini e suoni con il NES. Il risultato finale è stato Electroplankton."
Credo che ora sia davvero chiaro a tutti che Electroplankton è un vero e proprio prodotto artistico multimediale. Prima di passare al gioco, mi sembra doveroso dare qualche cenno sulla storia dell'arte multimediale e sui concetti base di questa nuova arte.
ARTE MULTIMEDIALE
Da alcuni decenni gli artisti hanno iniziato ad utilizzare i più sofisticati apparecchi elettronici tra cui i computer. E' iniziata così una nuova arte, che ha riscosso grande entusiasmo ed al tempo stesso pesanti critiche in tutto il mondo. Electroplankton fa parte proprio di questa nuova tradizione artistica, che intende le tecnologie più avanzate come vero e proprio materiale plasmabile attraverso le varie forme di interazione. E' un'arte differente che mira a coinvolgere fisicamente lo spettatore, ponendolo direttamente al centro dell'opera. Di per se le opere d'arte multimediali non sono concluse nel momento della loro realizzazione. Si completano solo con l'interazione dello spettatore che diventa così un'unica cosa con l'opera che sta esaminando. Il punto di partenza può essere la realtà esterna oppure immagini autonome, che non trovano alcuna referenza con il mondo esterno. Oltre a quanto già detto occorre aggiungere altri concetti chiave per capire l'arte multimediale (ed Electroplankton stesso) e sono: l'immaterialità, l'immediatezza, il movimento, la metamorfosi delle immagini e l'abbinamento di un contesto spaziale e di un elemento sonoro. Un'arte dunque estremamente estranea al sistema delle belle arti o della fotografia o anche del cinema, che trae una sua identità da un continuo scambio di linguaggi artistici (più o meno di avanguardia), caratterizzata da una forte sperimentazione, intrisa di significati sociali, narrativi, concettuali o spirituali che danno vita ad una continua invenzione di situazioni e ad opere in continuo mutamento.
Ecco spiegato l'arcano. Adesso siamo davvero pronti per entrare nel vivo di questa recensione; non ci resta che analizzare il "gioco" in tutti i suoi aspetti.
ELECTROPLANKTON
Electroplankton è strutturato in due modalità principali: una modalità artista e una modalità spettatore. La prima permette di scegliere una specie di plankton (tra le 10 disponibili) e di interagire con questi strani animali, producendo suoni e coreografie sul touch screen. La seconda permette di osservare i plankton esibirsi in coreografie e suoni priopri, lasciando sempre allo spettatore, la possibilità di interagire con essi. Sullo schermo superiore è possibile zoomare sui plankton mediante una pressione dei tasti X e Y. Le specie di plankton presenti nel gioco sono state inventate dall'artista stesso. Ecco come ce le spiega Toshio Iwai.
PLANKTON #01 - TRACY
"Ho creato Tracy pensando a come sarebbe stato divertente se ogni linea che io tracciavo con lo stilo si fosse trasformata in un suono. Poiché ci sono molti tipi di linee - lunghe e brevi, dritte e curve, linee disegnate lentamente, linee disegnate velocemente e linee con angoli diversi - l'ho strutturato in modo che ogni tipo di linea potesse essere sentita con suoni differenti. In particolare, se premi destra sulla pulsantiera di comando e aumenti la velocità di gioco, ti sembrerà che le tue linee si trasformino direttamente in suoni."
PLANKTON #02 - HANENBROW
"Un oggetto colpisce qualcosa ed emette un rumore quando rimbalza - è il momento in cui un suono e un'immagine nascono. Come lanciare la palla contro un muro, come suonare il tamburo con le bacchette o battere le mani. Ho creato Hanenbrow perché volevo utilizzare queste immagini di tutti i giorni che siamo così abituati a vedere. Per questo genere di cose i computer sono molto utili. Compiono, impeccabilmente, i calcoli più complessi riuscendo, simultaneamente, a mostrare il plankton Hanenbrow che salta allegramente. Cambia anche di poco l'angolazione delle foglie e ascolta come cambia il suono."
PLANKTON #03 - LUMINARIA
"E se potessi controllare il suono e la luce con le frecce? Questa è stata l'ispirazione per Luminaria. Quando produco dei suoni rilassanti, creo delle onde con la pulsantiera di comando per cambiare tutto in una sola volta. Adoro quell'istante."
PLANKTON #04 - SUN-ANIMALCULE
"I Sun-animalcule sono un plankton reale. Io ho immaginato che questo plankton, che ha ottenuto il proprio nome a causa della forma che ricorda il sole, emettesse luci e suoni in contrasto con il nome. Osserva lo spettacolo dei Sun-Animalcule che crescono col passare del tempo e senti il loro suono mutare. Forse ti interesserà sapere che anche il Mikadukimo, nome giapponese del plankton Falcato, esiste veramente. E' proprio divertente guardare microscopici soli e lune galleggiare nell'acqua, vero?"
PLANKTON #05 - REC-REC
"Il plankton Rec-Rec registra i suoni come un registratore e li trasforma in musica. Anche se è possibile registrare a tempo con il ritmo, a volte otterrai dei risultati inaspettatamente divertenti o interessanti semplicemente parlando e registrando a caso. Che aspetti? Mettiti le cuffie ed esci! Prova a registrare i rumori del traffico e ascolta i Rec-Rec ripetere i rumori della città a ritmo di musica!"
PLANKTON #06 - NANOCARP
"Si dice che le carpe abbiano imparato che riceveranno da mangiare quando gli umani gli si avvicinano e battono le mani. Ho creato i Nanocarp immaginando che reagissero allo stesso modo con i suoni e che si muovessero come nuotatori sincronizzati. Poiché ognuno ha una voce diversa e un diverso battito di mani, ci saranno tecniche che ti sarà più difficile realizzare. Prova a fare cose differenti. Continua a sperimentare con le varie tecniche per un po' e vedrai che i Nanocarp eseguiranno per te bellissime coreografie."
PLANKTON #07 - LUMILOOP
"Quando i Lumiloop reagiscono al movimento dello stilo, si ha la sensazione di farli davvero girare sullo schermo. Ho voluto che i Lumiloop girassero realisticamente seguendo il movimento dello stilo. Tutti i suoni prodotti dai Lumiloop sono chiamati scale pentatoniche - non producono dissonanze. Anche quando lasci che i lumiloop creino suoni con più Nintendo DS, non ci sarà mai una dissonanza. Otterrai solo piacevoli armonie."
PLANKTON #08 - MARINE-SNOW
"Il Marine-Snow è un fenomeno sottomarino durante il quale il plankton morto viene trasportato dalla corrente. Ho preso questo nome e l'ho usato per creare un plankton che evocasse l'idea di fiocchi di neve che galleggiano sull'acqua. Mi piacerebbe che ti prendessi un po' di tempo per ascoltare e gustare la musica che producono i Marine-Snow: toccali lentamente, per ottenere un suono alla volta, o tutti insieme per una splendida armonia."
PLANKTON #09 - BEATNES
"I Beatnes non sono altro che una collezione dei miei suoni NES preferiti. E' stato con il NES che, per la prima volta, mi sono reso conto di quanto fosse divertente combinare suoni e immagini. Sono particolarmente soddisfatto di aver creato tutto ciò su hardware Nintendo. Il quarto sfondo è il mio preferito. Forse ti interesserà sapere che Tsuriganemushi, il nome giapponese del plankton, l'ho preso da una creatura marina esistente."
PLANKTON #10 - VOLVOICE
"Volevo creare un altro plankton che usasse il microfono. Il risultato è stato Volvoice, un plankton che è caratterizzato dall'uso della voce. Come con i Rec-Rec, registrare una voce è divertente perché si possono ottenere i risultati più diversi. Ti consiglio di provare con tante persone differenti. Quando usi l'inversione di Volvoice, sperimenta con le parole fino a che non trovi quelle che, dette al contrario, producono risultati inaspettati. Potrebbe essere divertente inviare frasi al contrario via e-mail e lasciare che il ricevente usi Volvoice per decodificare il tuo messaggio."
Prova a cercare un tuo modo di giocare con ogni plankton.
CONCLUDENDO
Siamo giunti al termine di questa recensione atipica. Ho voluto dare molto spazio al creatore del gioco. Parlando di arte credo che la fonte più autorevole sia proprio la voce dell'artista. Toshio Iwai ha saputo spiegare molto bene la sua creatura e meglio di lui, personalmente, non avrei potuto fare. Come potete constatare non ho dato voti e non ho analizzato la parte tecnica del gioco. Essendo un'opera d'arte multimediale trovo molto riduttivo valutarla con una scala di voti su caratteristiche estranee alle opere d'arte.
Questo è electroplankton.
Quando ci giocate, pensate al gioco come l'opera dell'artista ed alla console come l'interfaccia elettronica per interagirci. Spero di avervi incuriosito abbastanza, chissà, potrebbe essere l'occasione buona per avvicinarsi ad una forma d'arte diversa e che sta prendendo sempre più piede tra gli artisti di nuova generazione.
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