Brothers in Arms DS
Gameloft non è certo famosa su DS per la qualità dei suoi giochi. Tutti aspettavamo un'inversione…
Gameloft non è certo famosa su DS per la qualità dei suoi giochi. Tutti aspettavamo un'inversione di tendenza dalla mediocrità alla quale ci aveva abituati con titoli "del calibro" di Asphalt Urban o Splinter Cell e il cambiamento c'è stato grazie a Brothers in arms!
In BiA, il primo gioco di guerra prodotto per la nostra console a due schermi, vestiremo i panni di un soldato americano che dovrà affrontare i tedeschi in 3 campagne differenti: Normandia, Tunisia e Ardenne. Ogni campagna è composta da alcune missioni da portare a termine prima a difficoltà normale e poi a difficoltà veterano, sempre che l'utente ne abbia voglia. Cominciamo col parlare dei pregi e dei difetti di queste campagne. Innanzitutto sono troppo brevi: si finiscono in pochi giorni (a difficoltà normale chiaramente) e l'intelligenza artificiale è piuttosto bassa. Ogni missione è composta da una serie di obiettivi da portare a termine seguendo un percorso lineare, provando così la sensazione di essere degli spettatori piuttosto che i protagonisti del gioco: in ogni missione dovremo raggiungere rapidamente dei punti sulla mappa, indicati dai nostri superiori, non avendo così il tempo materiale per l'esplorazione degli scenari.
Le ambientazioni sono fantastiche grazie ad un motore grafico da urlo e all'interazione quasi massima con gli scenari. Durante le battaglie non sono presenti musiche, scelta azzeccatissima che ci permette di "assaporare" le urla dei soldati, il rumore dei proiettili e le esplosioni delle granate. Le movenze dei personaggi sono molto realistiche, al contrario del sangue che poteva essere reso decisamente meglio. In alcune missioni è anche possibile guidare veicoli di assalto, aumentando così la varietà del gioco.
Il sistema di controllo viene spiegato nel tutorial "mascherato" presente nella prima missione: il d-pad serve ovviamente per muoversi, il tasto dorsale per sparare ed il resto è affidato allo schermo tattile precisissimo. Tramite la pressione di un'icona posta in alto a destra dello schermo è possibile passare alla modalità cecchino, l'ideale per mirare con la massima precisione, magari dopo essersi riparati dal fuoco nemico dietro ad un elemento dello scenario. Ho incontrato parecchie difficoltà nel lancio delle granate decisamente troppo macchinoso. Il multiplayer è locale e permette fino a quattro possessori del gioco (non c'è game sharing) di affrontarsi in brutali death matches.
In conclusione Brothers in arms è lo sparatutto in terza persona per eccellenza presente attualmente su DS. Tecnicamente è un vero e proprio gioiellino, un acquisto che raccomando a tutti gli appassionati del genere.
In BiA, il primo gioco di guerra prodotto per la nostra console a due schermi, vestiremo i panni di un soldato americano che dovrà affrontare i tedeschi in 3 campagne differenti: Normandia, Tunisia e Ardenne. Ogni campagna è composta da alcune missioni da portare a termine prima a difficoltà normale e poi a difficoltà veterano, sempre che l'utente ne abbia voglia. Cominciamo col parlare dei pregi e dei difetti di queste campagne. Innanzitutto sono troppo brevi: si finiscono in pochi giorni (a difficoltà normale chiaramente) e l'intelligenza artificiale è piuttosto bassa. Ogni missione è composta da una serie di obiettivi da portare a termine seguendo un percorso lineare, provando così la sensazione di essere degli spettatori piuttosto che i protagonisti del gioco: in ogni missione dovremo raggiungere rapidamente dei punti sulla mappa, indicati dai nostri superiori, non avendo così il tempo materiale per l'esplorazione degli scenari.
Le ambientazioni sono fantastiche grazie ad un motore grafico da urlo e all'interazione quasi massima con gli scenari. Durante le battaglie non sono presenti musiche, scelta azzeccatissima che ci permette di "assaporare" le urla dei soldati, il rumore dei proiettili e le esplosioni delle granate. Le movenze dei personaggi sono molto realistiche, al contrario del sangue che poteva essere reso decisamente meglio. In alcune missioni è anche possibile guidare veicoli di assalto, aumentando così la varietà del gioco.
Il sistema di controllo viene spiegato nel tutorial "mascherato" presente nella prima missione: il d-pad serve ovviamente per muoversi, il tasto dorsale per sparare ed il resto è affidato allo schermo tattile precisissimo. Tramite la pressione di un'icona posta in alto a destra dello schermo è possibile passare alla modalità cecchino, l'ideale per mirare con la massima precisione, magari dopo essersi riparati dal fuoco nemico dietro ad un elemento dello scenario. Ho incontrato parecchie difficoltà nel lancio delle granate decisamente troppo macchinoso. Il multiplayer è locale e permette fino a quattro possessori del gioco (non c'è game sharing) di affrontarsi in brutali death matches.
CONCLUDENDO
In conclusione Brothers in arms è lo sparatutto in terza persona per eccellenza presente attualmente su DS. Tecnicamente è un vero e proprio gioiellino, un acquisto che raccomando a tutti gli appassionati del genere.
Valutazione
- Divertimento — 8.5
-
- Gli amanti degli sparatutto passeranno ore felici.
- Sonoro — 8
-
- Suggestive le musiche nei menu.
- Effetti sonori molto curati.
- Grafica — 9
-
- Uno dei migliori 3D visti su ds.
- Giocabilità — 8.5
-
- Sistema di controllo intuitivo e preciso.
- Longevità — 6
-
- Troppo breve la modalità campagna.
- Multigiocatore limitato
Totale 8.0
Commenti
Al momento non ci sono commenti