Pac Pix

Il lancio di una console, ormai lo sappiamo, è sempre il periodo nel quale gli sviluppatori tendono…

Pax Pic (1)
Il lancio di una console, ormai lo sappiamo, è sempre il periodo nel quale gli sviluppatori tendono a ammucchiare più titoli possibili, onde sfruttare il boom iniziale di vendite del sistema. La commercializzazione del DS non ha fatto eccezioni, anzi, su una ventina di titoli disponibili nel periodo di lancio, almeno sei o sette di questi sono stati assemblati in fretta e furia, usando idee banali per cercare di fregare i novelli acquirenti.
 Per fortuna ci sono anche software house che non pensano alle logiche di mercato...o che almeno tentano di coniugare il guadagno con un effettivo merito del prodotto.

TORNA A FIORIR LA ROSA



Dopo anni nei quali il franchise di Pac man si è fatto decisamente surclassare da altre produzioni, eccolo ritornare sorprendentemente su console Nintendo, prima con Pac man VS (GC), poi con questo Pac Pix....ed in futuro con il già promettente Pac'N Roll.

Celebrazioni a parte Pac Pix, che si propone come un vero e proprio restyling della classica serie di Pac man da troppo tempo ancorata ai soliti clichè, riesce nell'intento di rifondare il franchise nelle sue meccaniche basilari, grazie alle caratteristiche uniche del DS. Stavolta infatti l'odioso pallino giallo potrà essere solo disegnato dal giocatore che, dopo aver acquisito la tecnica giusta per animarlo, dovrà essere in grado di manovrarlo tramite delle linee cinetiche(o pareti). Per quanto questa caratteristica sia conosciuta al novello utente, il primo impatto con il gioco è spiazzante: dopo aver disegnato un paio di sgorbietti, ecco che il nostro pupillo prende vita, andando inesorabilmente fuori dallo schermo. Si riprova e, con un po' più di attenzione, si riesce a contenere la palletta nel piccolo schermo di sotto, magari dandogli qualche dritta per ingoiare un fantasma a caso.

 Una volta padroneggiato il controllo base del rotolante fagocitatore il nostro orizzonte ludico comincia piano piano ad ampliarsi: arrivano nuovi tipi di fantasmi, più veloci, dispettosi o semplicemente bastardi; si inizia a considerare l'ipotesi dello schermo superiore, che permette all'ozioso globo giallo di entrare in un cunicolo dove possono essereci sia bonus che nemici ed entrano in scene anche interruttori, barriere rimbalzanti e strumenti interattivi fondamentali come frecce e bombe. Questi mutamenti portano il gameplay ad essere decisamente più vivace, senza mai perdere quel feeling arcade e genuino dei primi schizzi: ogni schermata infatti si trasforma in un piccolo campo di battaglia nel quale è necessario agire in modo veloce e preciso, riuscendo a mangiare tutti i fantasmi che si trovano più o meno nascosti nella pagina.
 

RITORNO ALL'ORDINE



Se Pac Pix dal punto di vista della giocabilità è un gioiello con idee fresche e genuine, lo stesso non si può dire della struttura di gioco, incredibilmente ancorata agli anni di Mario Bros: difatti ognuno dei livelli entro i quali Pac man scorrazza è formato da 5 schermate(segnalate secondo la classica divisione 1-1, 1-2 ecc) più eventualmente uno scontro con un boss. Oltre a questo fatto meramente organizzativo, che comunque non darebbe fastidio, ciò che rende Pac Pix un gioco quasi ancestrale è l'impossibilità di poter ricominciare dallo schema nel quale si è deceduti, tornando ogni volta ad inizio capitolo. Questo espediente, inserito ovviamente per implementare una longevità non troppo esaltante, rende a tratti fustrante un'avventura che, in generale, scorre fluidamente verso una fine abbastanza precoce.

Altro aspetto decisamente retrò è l'assenza di qualche modalità di gioco alternativa oltre al classico story mode e ad una sezione extra che ripropone solo i tutorial, una collezione di schede e un quaderno per gli schizzi a piacere, vero e proprio divertissement per gli scarabocchiatori più accaniti.

Insomma, Pax Pix è un titolo che fa perno solo sull'originalità e sul miglioramento di eventuali record, riuscendo a divertire in maniera egregia per una manciata di ore, fino al punto in cui al giocatore spetterà una scelta che dipende solo dai suoi gusti: o si decide di abbandonare la cartuccia e rispenderla in mano solo per gingillarsi ogni tanto...oppure si sceglie di darsi da fare per ottenere valutazioni più alte nei livelli e nella schermata dei record.
 
Pax Pic (2) 

FORMA



Da punto di vista tecnico Pac Pix è un titolo semplice semplice, che però ha stile da vendere. La bidimensionalità del prodotto Namco è infatti esaltata da delle colorazioni pastellose che ben si allineano con l'atmosfera fanciullesca che permea tutta l'avventura del mangiapillole, senza contare che il charater design raggiunge vette d'eccellenza per quel che riguarda i fantasmi(mai così buffi ed espressivi) e i boss, divertentissimi da battere quanto da ammirare. Sul piano del sonoro l'ispirazione è un po' più blanda...e si limita a qualche delizioso effetto gommoso in qua e in là(divertente la sirena prima del boss), il tutto senza mai recare troppo fastidio al giocatore.

La longevità, come accennato in precedenza, trova nella struttura di gioco un po' vecchia un'arma a doppio taglio: se da un lato il ricominciare da capo i comunque brevi livelli aggiunge sale all'esperienza complessiva, dall'altro la quasi assoluta mancanza di modalità alternative portano il giocatore non avezzo al miglioramento dei record ad abbandonare presto i lidi cartacei di Pac Pix. Resta il fatto che, per quanto breve la modalità principale,, l'aggiunta di un secondo "libro" ampio come il primo e più difficile di esso risulta una vra manna dal cielo che riesce a rinvigorire il gioco quando ormai sembrava insperato.
 

CONCLUDENDO



Pac Pix è un gioco originale, divertente e delizioso a vedersi. Detto questo, può essere consigliato in special modo a chi cerca delle esperienze mordi e fuggi su portatili e a chi ama in particolare i titoli che permettono il perfezionamento continuo delle proprie prestazioni. Il prezzo ridotto del software per DS viene incontro alla natura un po' breve di questa esperienza del tutto unica. Certo, rimane sconsigliato per chi cerca una solida avventura con la quale passare ore ed ore di gioco, ma spesso è quasi obbligatorio che le idee originali godano anche di poco respiro...per non perdere la loro freschezza a lungo andare.

Scheda tecnica


Valutazione

Divertimento — 8.0
  • Non annoia mai
  • Piccoli momenti di frustrazione
Sonoro — 7.0
  • Simpatici gli effetti.
Grafica — 7.5
  • Charater design eccelso.
Giocabilità — 8.0
  • Originale, divertente e creativo
Longevità — 6.5
  • Le ore per finire la modalità principale sono poche
  • Per gli amanti dei record le cose vanno meglio. Ottima l'idea del secondo libro.

Totale 7.5


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