Nintendogs
Nintendogs è uno di quei titoli che sanno come attirare su di sè le luci dei riflettori. Pur non…
Nintendogs è uno di quei titoli che sanno come attirare su di sè le luci dei riflettori.
Pur non essendo basato su un franchise famoso, Nintendogs è stato premiato svariate volte alle fiere di settore, ha catalizzato l'attenzione degli appassionati di videogiochi e, infine, ha venduto un quintale di copie tra Giappone e Stati uniti, dando il via ad una nuova moda.
Quello che stupisce è che una tale operazione commerciale sia stata creata ed articolata da Nintendo alla perfezione.
Pensateci bene: Nintendogs ha meravigliato e stregato tutti fondamentalmente per due ragioni; la prima è che non appartiene ad un genere canonico, ma è un'esperienza simulativa molto differente dai normali canovacci ludici; la seconda è che esso ha come soggetto un elemento assolutamente universale, i cani, che piacciono proprio a tutti, specialmente nella loro forma tenera(i cuccioli).
In Nintendogs non si viene a contatto nè con la morte nè con la malattia. I cuccioli non invecchiano, rimangono eternamente teneri e coccolosi e pronti a giocare tra loro, in una simulazione in pieno stile Nintendo(ovvero con un pizzico di irrealtà).
Ora che la versione PAL è finalmente giunta anche in Italia, accompagnata da uno strascico di hype mostruoso (dal 40/40 su Famitsu in poi), è arrivato il momento della verità: Nintendogs è anche un grande "gioco" oltre che una splendida operazione di Marketing?
Nintendogs, nei mesi prima del suo arrivo in Italia, è stato frequentemente definito come una sorta di "Tamagochi evoluto". La definizione calza per quel che riguarda un solo aspetto del gioco: in Nintendogs, così come nel buon vecchio Tamagochi, il giocatore deve prendersi cura di una creatura. Detto questo, tutti i paragoni con il Tamagochi si esauriscono. Nintendogs infatti non propone al giocatore un ruolo "paternalistico"(senza di me il cane muore). In Nintendogs c'è un rapporto di scambio tra la creatura virtuale e chi la accudisce: insomma, come in un vero videogioco, c'è un feedback, una retroazione determinata dal proprio operato.
Nintendogs è inoltre l'unico titolo che, al momento, si nota essere creato solo in quanto esiste il Nintendo DS. Già Pac Pix, Wario e Yoshi avevano beneficiato del sistema di controllo unico del DS, ma ognuno aveva dei limiti strutturali. Nintendogs è un gioco che senza il touch screen non varebbe neppure un decimo del suo attuale valore, che privato del microfono andrebbe a farsi benedire.
L'ipotesi, ventilata più volte, che questo titolo fosse inizialmente fosse destinato al GameCube ci fa veramente capire quanto la piattaforma si indispensabile alla simulazione canina. Non per nulla, i rumor su una versione REVOLUTION del franchise Nintendo, sembrano già più credibili e apprezzabili, viste le caretteristiche del "Pad dei miracoli".
Come si gioca dunque Nintendogs? La risposta è facile: con microfono e touch screen.
Nintendogs è un titolo che veicola la totalità o quasi del suo essere a queste nuove forme di interazione, con risultati esaltanti.
La possibilità di allevare un cucciolo, di coccolarlo, di accudirlo e di accarezzarlo diventa veramente dipendente dall'uso del pennino. Senza di esso, non sarebbe possibile ricreare l'assoluta idea di fisicità che comporta l'accarezzare un cagnolino tramite il touch screen. I primi momenti passati col vostro amico virtuale possono essere a buon diritto inseriti come la prima vera interazione fisica tra videogiocatore e videogioco: una volta che il cucciolo vi si siede davanti provate a toccargli la zampa...e vedrete come questa verrà ritratta dal timoroso cagnolino. Provate ad accarezzarlo e noterete la sua felicità o addirittura il suo "gongolarsi" quando lo grattate sul collo o sulla pancia.
La soddisfazione che si prova nell'insaponare il cane, nello spazzolarlo, nel lanciargli gli oggetti più o meno bizzarri con la penna o con il dito( in questo caso ve lo concedo) è veramente senza pari, anche e soprattutto per l'utente.
Insomma, quel cucciolo che avete scelto tra un gruppetto di tre all'allevamento per cani non è un ammasso di poligoni, non è un pastrocchio nero pixelloso come il Tamagochi, ma è un cucciolo virtuale, un "vero" animale fittizio.
Stesso importante ruolo lo svolge il microfono, veicolo di buona parte del gameplay. Attraverso tale sottovalutata componente potrete infatti dare un nome al vostro gentile amico o insegnargli dei comandi o dei richiami proprio come a un cucciolo vero con la differenza che, in questo caso, il cane prima o poi imparerà a rispondere alle vostre bizzarrie, mentre nella realtà non è così scontata la cosa.
La formula originale di Nintendogs non è però limitata al modo di interagire col cucciolo.
La struttura di gioco in sè è assolutamente priva di qualsiasi scopo, quasi a voler mettere alla prova il videogiocatore comune, così legato alla missione da svolgere, alla principessa da salvare e ai bonus da sbloccare. Niente da fare, dunque? Tutt'altro. Nintendogs più che un gioco è un vero e proprio impegno. Stare a contatto con il cucciolo non solo richiede attenzione, ma anche tempo. Come nella realtà, i cani devono essere nutriti, lavati, accompagnati a fare la passeggiata (con conseguenti bisogni fisiologici) ed anche trastullati. Mettetevi in testa quindi che se volete instaurare un vero e proprio rapporto di amicizia col vostro cucciolo non potete fare i vostri comodi, ma dovete starci davvero attenti e, sotto questo aspetto, l'impossibilità di mettere realmente in pausa il gioco è un segno abbastanza chiaro di come non si possa porre un cucciolo in stand-by.
Oltre a queste attenzioni, ve ne sono altre che sono più dei divertissement per il padrone, ma che riescono a far leva sulla voglia di personalizzazione di qualsiasi giocatore. Le prove di agilità, di lancio del disco, di obbedienza, non sono certo una goduria per il cucciolo, ma risultano un diversivo importante che, peraltro, permette di guadagnare diversi soldi per tirare avanti (non che ce ne sia una gran necessità: nel mondo di Nintendogs le uniche spese fisse fatte sono nel cibo e nella gadgettistica per cani, mentre l'acquisto di un secondo cucciolo o di un nuovo arredamento è un affare non comune).
Tra le altre possibilità di gioco ci sono ovviamente i gadget, veri feticci con i quali voi e il vostro cucciolo potrete ruzzare ad oltranza: palline da tennis, fresbee, ossi di gomma, mini kart telecomandabili...tutto fa brodo.
Un'imperfezione nell'utilizzo degli oggetti consiste nel fatto che, inspiegabilmente, non è possibile tirar fuori più di un oggetto alla volta. Questo, seppur sembri un difetto marginale, è un vero peccato, in quanto forzatamente impedisce di creare un po' di disordine nell'asettica casa, nella quale sarebbe stato piacevole dar vita ad un ambiente spreciso ma un tantino più vispo e familiare. Allo stesso modo mi è parsa un po' strana l'impossibilità di portare a spasso i due cuccioli insieme o di farli gareggiare nella stessa competizione in contemporanea. Insomma, in un titolo così curato dal punto di vista opzionale queste barriere invisibili stonano un po'.
Come già ho espresso prima, Nintendogs non va giocato pensando di dover arrivare ad un certo obiettivo; il gioco Nintendo infatti vi stregherà forzatamente per la sua vitalità, che sussiste con o senza di voi, in quanto la vita dei cuccioli va avanti al ritmo dell'orologio interno all'hardware. Come già successo in Animal Crossing, vi capiterà spesso di accendere la console solo per vedere se i cuccioli hanno bisogno di qualcosa, se vogliono essere trastullati. Il risultato di questo rapporto tra giocatore e gioco è un vero e proprio legame affettivo, che va affrontato come un impegno visto che, se i cuccioli hanno bisogno di voi, anche voi riuscirete a trarre dalla loro virtuale compagnia attimi di relax davvero impagabili.
Parafrasando una celebre opera di Hamilton, viene da chiedersi seriamente quale sia l'alchimia che rende Nintendogs così adorabile anche per chi con i videogiochi ha poco a che fare. Sicuramente la componente che ha contribuito più di tutte a questo risultato è quella grafica.
Inutile girarci intorno: Nintendogs è, al momento, il miglior gioco per NintendoDS dal punto di vista tecnico.
L'attenzione maggiore di Nintendo è stata intelligentemente rivolta alla cura degli elementi in primo piano, per favorire una resa realistica dei cuccioli e degli oggetti. Il risultato di questa scelta mirata è a dir poco favoloso: i cagnolini lasciano veramente a bocca aperta sia per la loro realizzazione poligonale che per le loro animazioni. Quest'ultime sono veramente la quint'essenza dell'arte, poichè si rivelano bellissime, numerose e soprattutto naturali, tanto da favorire enormemente la sensazione di trovarsi faccia a faccia con un cucciolo reale.
Anche la realizzazione degli oggetti da utilizzare (palline, ciotole e via dicendo) è senza dubbio pregevole, sia per quel che riguarda il numero di poligoni usati che per le textures.
Meno perfette, in quanto meno necessarie, le rappresentazioni degli ambienti, leggermente stilizzati e adornati da una sorta di nebbiolina bianca che li rende ancor meno netti. Girando per la città, inoltre, si notano alcuni alberi un po' pixellosi, ma è solo per pignoleria che ci si può fare caso, tanto è vispo e meravigliosamente animato il nostro cucciolo, che attrae inevitabilmente tutta l'attenzione lasciando al back ground un ruolo di accompagnamento quasi inconscio.
Dal punto di vista del sonoro è possibile notare con quanta perizia siano state ricreate le tipiche espressioni sonore canine.
Basta infatti accendere la console con il gioco, che subito il nostro udito viene attratto da un guaito tenerissimo, che prelude a tutto ciò che potremmo ascoltare stando a contatto con i nostri cuccioli. Le musiche di soddofondo, proprio come la grafica dei fondali, svolgono un ruolo di accompagnamento, risultando abbastanza neutre e piuttosto adatte per rilassare cane e padrone.
Un paragrafo a parte se lo merita l'aspetto della longevità.
Nintendogs, come già affermato, è un'esperienza differente dai soliti videogiochi: non ci sono mete da raggiungere, o personaggi da far salire di livello, ma solo esperienze di vita alternativa.
Come succede nel già citato Animal Crossing, in Nintendogs è possibile continuare a giocare teoricamente all'infinito, così come è possibile scocciarsi dopo un mese e lasciare tutto.
La presenza di piccole possibilità di cambiamento (comprare gli arredamenti, prendere un nuovo cane ecc) riusciranno però a far abituare anche i più famelici divoratori di videogiochi al ritmo blando del gioco Nintendo che, a mio avviso, è molto meglio sorbirsi a piccole dosi per un lunghissimo periodo, piuttosto che giocarlo tutto d'un fiato nelle prime settimane.
Siate quindi parsimoniosi e pazienti: fissatevi dei momenti nella vosta giornata nei quali interagire col vostro cucciolo ( due volte va più che bene) e fatevi un quarto d'ora/mezz'ora di gioco a sessione. Questo è il mio consiglio.
Un accenno lo merita anche la modalità baubau, che permette di incontrare il cucciolo di un amico tramite il collegamento wireless e di scambiarsi doni. Nulla di troppo complesso, ma è sicuramente un extra simpatico.
Riprendendo il discorso di inizio recensione e chiudendo questo scritto in maniera circolare posso affermare che Nintendogs non solo è risultato un'operazione commerciale perfetta, ma anche e soprattutto un ottimo videogioco.
A chi desidera acquistarlo non intendo porre barriere, consiglio solamente di avvicinarsi a quest'esperienza senza pregiudizi di qualsiasi genere
P.s. Nintendogs, come alcuni titoli particolari per DS, è valutato con un'apposita griglia. Per saperne di più leggete il nostro sistema di valutazione, cliccando Qui.
Pur non essendo basato su un franchise famoso, Nintendogs è stato premiato svariate volte alle fiere di settore, ha catalizzato l'attenzione degli appassionati di videogiochi e, infine, ha venduto un quintale di copie tra Giappone e Stati uniti, dando il via ad una nuova moda.
Quello che stupisce è che una tale operazione commerciale sia stata creata ed articolata da Nintendo alla perfezione.
Pensateci bene: Nintendogs ha meravigliato e stregato tutti fondamentalmente per due ragioni; la prima è che non appartiene ad un genere canonico, ma è un'esperienza simulativa molto differente dai normali canovacci ludici; la seconda è che esso ha come soggetto un elemento assolutamente universale, i cani, che piacciono proprio a tutti, specialmente nella loro forma tenera(i cuccioli).
In Nintendogs non si viene a contatto nè con la morte nè con la malattia. I cuccioli non invecchiano, rimangono eternamente teneri e coccolosi e pronti a giocare tra loro, in una simulazione in pieno stile Nintendo(ovvero con un pizzico di irrealtà).
Ora che la versione PAL è finalmente giunta anche in Italia, accompagnata da uno strascico di hype mostruoso (dal 40/40 su Famitsu in poi), è arrivato il momento della verità: Nintendogs è anche un grande "gioco" oltre che una splendida operazione di Marketing?
LE AFFINITA' ELETTIVE
Nintendogs, nei mesi prima del suo arrivo in Italia, è stato frequentemente definito come una sorta di "Tamagochi evoluto". La definizione calza per quel che riguarda un solo aspetto del gioco: in Nintendogs, così come nel buon vecchio Tamagochi, il giocatore deve prendersi cura di una creatura. Detto questo, tutti i paragoni con il Tamagochi si esauriscono. Nintendogs infatti non propone al giocatore un ruolo "paternalistico"(senza di me il cane muore). In Nintendogs c'è un rapporto di scambio tra la creatura virtuale e chi la accudisce: insomma, come in un vero videogioco, c'è un feedback, una retroazione determinata dal proprio operato.
Nintendogs è inoltre l'unico titolo che, al momento, si nota essere creato solo in quanto esiste il Nintendo DS. Già Pac Pix, Wario e Yoshi avevano beneficiato del sistema di controllo unico del DS, ma ognuno aveva dei limiti strutturali. Nintendogs è un gioco che senza il touch screen non varebbe neppure un decimo del suo attuale valore, che privato del microfono andrebbe a farsi benedire.
L'ipotesi, ventilata più volte, che questo titolo fosse inizialmente fosse destinato al GameCube ci fa veramente capire quanto la piattaforma si indispensabile alla simulazione canina. Non per nulla, i rumor su una versione REVOLUTION del franchise Nintendo, sembrano già più credibili e apprezzabili, viste le caretteristiche del "Pad dei miracoli".
Come si gioca dunque Nintendogs? La risposta è facile: con microfono e touch screen.
Nintendogs è un titolo che veicola la totalità o quasi del suo essere a queste nuove forme di interazione, con risultati esaltanti.
La possibilità di allevare un cucciolo, di coccolarlo, di accudirlo e di accarezzarlo diventa veramente dipendente dall'uso del pennino. Senza di esso, non sarebbe possibile ricreare l'assoluta idea di fisicità che comporta l'accarezzare un cagnolino tramite il touch screen. I primi momenti passati col vostro amico virtuale possono essere a buon diritto inseriti come la prima vera interazione fisica tra videogiocatore e videogioco: una volta che il cucciolo vi si siede davanti provate a toccargli la zampa...e vedrete come questa verrà ritratta dal timoroso cagnolino. Provate ad accarezzarlo e noterete la sua felicità o addirittura il suo "gongolarsi" quando lo grattate sul collo o sulla pancia.
La soddisfazione che si prova nell'insaponare il cane, nello spazzolarlo, nel lanciargli gli oggetti più o meno bizzarri con la penna o con il dito( in questo caso ve lo concedo) è veramente senza pari, anche e soprattutto per l'utente.
Insomma, quel cucciolo che avete scelto tra un gruppetto di tre all'allevamento per cani non è un ammasso di poligoni, non è un pastrocchio nero pixelloso come il Tamagochi, ma è un cucciolo virtuale, un "vero" animale fittizio.
Stesso importante ruolo lo svolge il microfono, veicolo di buona parte del gameplay. Attraverso tale sottovalutata componente potrete infatti dare un nome al vostro gentile amico o insegnargli dei comandi o dei richiami proprio come a un cucciolo vero con la differenza che, in questo caso, il cane prima o poi imparerà a rispondere alle vostre bizzarrie, mentre nella realtà non è così scontata la cosa.
IL PICCOLO PRINCIPE
La formula originale di Nintendogs non è però limitata al modo di interagire col cucciolo.
La struttura di gioco in sè è assolutamente priva di qualsiasi scopo, quasi a voler mettere alla prova il videogiocatore comune, così legato alla missione da svolgere, alla principessa da salvare e ai bonus da sbloccare. Niente da fare, dunque? Tutt'altro. Nintendogs più che un gioco è un vero e proprio impegno. Stare a contatto con il cucciolo non solo richiede attenzione, ma anche tempo. Come nella realtà, i cani devono essere nutriti, lavati, accompagnati a fare la passeggiata (con conseguenti bisogni fisiologici) ed anche trastullati. Mettetevi in testa quindi che se volete instaurare un vero e proprio rapporto di amicizia col vostro cucciolo non potete fare i vostri comodi, ma dovete starci davvero attenti e, sotto questo aspetto, l'impossibilità di mettere realmente in pausa il gioco è un segno abbastanza chiaro di come non si possa porre un cucciolo in stand-by.
Oltre a queste attenzioni, ve ne sono altre che sono più dei divertissement per il padrone, ma che riescono a far leva sulla voglia di personalizzazione di qualsiasi giocatore. Le prove di agilità, di lancio del disco, di obbedienza, non sono certo una goduria per il cucciolo, ma risultano un diversivo importante che, peraltro, permette di guadagnare diversi soldi per tirare avanti (non che ce ne sia una gran necessità: nel mondo di Nintendogs le uniche spese fisse fatte sono nel cibo e nella gadgettistica per cani, mentre l'acquisto di un secondo cucciolo o di un nuovo arredamento è un affare non comune).
Tra le altre possibilità di gioco ci sono ovviamente i gadget, veri feticci con i quali voi e il vostro cucciolo potrete ruzzare ad oltranza: palline da tennis, fresbee, ossi di gomma, mini kart telecomandabili...tutto fa brodo.
Un'imperfezione nell'utilizzo degli oggetti consiste nel fatto che, inspiegabilmente, non è possibile tirar fuori più di un oggetto alla volta. Questo, seppur sembri un difetto marginale, è un vero peccato, in quanto forzatamente impedisce di creare un po' di disordine nell'asettica casa, nella quale sarebbe stato piacevole dar vita ad un ambiente spreciso ma un tantino più vispo e familiare. Allo stesso modo mi è parsa un po' strana l'impossibilità di portare a spasso i due cuccioli insieme o di farli gareggiare nella stessa competizione in contemporanea. Insomma, in un titolo così curato dal punto di vista opzionale queste barriere invisibili stonano un po'.
Come già ho espresso prima, Nintendogs non va giocato pensando di dover arrivare ad un certo obiettivo; il gioco Nintendo infatti vi stregherà forzatamente per la sua vitalità, che sussiste con o senza di voi, in quanto la vita dei cuccioli va avanti al ritmo dell'orologio interno all'hardware. Come già successo in Animal Crossing, vi capiterà spesso di accendere la console solo per vedere se i cuccioli hanno bisogno di qualcosa, se vogliono essere trastullati. Il risultato di questo rapporto tra giocatore e gioco è un vero e proprio legame affettivo, che va affrontato come un impegno visto che, se i cuccioli hanno bisogno di voi, anche voi riuscirete a trarre dalla loro virtuale compagnia attimi di relax davvero impagabili.
JUST WHAT IS IT THAT MAKES NINTENDOGS SO DIFFERENT, SO APPEALING?
Parafrasando una celebre opera di Hamilton, viene da chiedersi seriamente quale sia l'alchimia che rende Nintendogs così adorabile anche per chi con i videogiochi ha poco a che fare. Sicuramente la componente che ha contribuito più di tutte a questo risultato è quella grafica.
Inutile girarci intorno: Nintendogs è, al momento, il miglior gioco per NintendoDS dal punto di vista tecnico.
L'attenzione maggiore di Nintendo è stata intelligentemente rivolta alla cura degli elementi in primo piano, per favorire una resa realistica dei cuccioli e degli oggetti. Il risultato di questa scelta mirata è a dir poco favoloso: i cagnolini lasciano veramente a bocca aperta sia per la loro realizzazione poligonale che per le loro animazioni. Quest'ultime sono veramente la quint'essenza dell'arte, poichè si rivelano bellissime, numerose e soprattutto naturali, tanto da favorire enormemente la sensazione di trovarsi faccia a faccia con un cucciolo reale.
Anche la realizzazione degli oggetti da utilizzare (palline, ciotole e via dicendo) è senza dubbio pregevole, sia per quel che riguarda il numero di poligoni usati che per le textures.
Meno perfette, in quanto meno necessarie, le rappresentazioni degli ambienti, leggermente stilizzati e adornati da una sorta di nebbiolina bianca che li rende ancor meno netti. Girando per la città, inoltre, si notano alcuni alberi un po' pixellosi, ma è solo per pignoleria che ci si può fare caso, tanto è vispo e meravigliosamente animato il nostro cucciolo, che attrae inevitabilmente tutta l'attenzione lasciando al back ground un ruolo di accompagnamento quasi inconscio.
Dal punto di vista del sonoro è possibile notare con quanta perizia siano state ricreate le tipiche espressioni sonore canine.
Basta infatti accendere la console con il gioco, che subito il nostro udito viene attratto da un guaito tenerissimo, che prelude a tutto ciò che potremmo ascoltare stando a contatto con i nostri cuccioli. Le musiche di soddofondo, proprio come la grafica dei fondali, svolgono un ruolo di accompagnamento, risultando abbastanza neutre e piuttosto adatte per rilassare cane e padrone.
NEVE DI PRIMAVERA
Un paragrafo a parte se lo merita l'aspetto della longevità.
Nintendogs, come già affermato, è un'esperienza differente dai soliti videogiochi: non ci sono mete da raggiungere, o personaggi da far salire di livello, ma solo esperienze di vita alternativa.
Come succede nel già citato Animal Crossing, in Nintendogs è possibile continuare a giocare teoricamente all'infinito, così come è possibile scocciarsi dopo un mese e lasciare tutto.
La presenza di piccole possibilità di cambiamento (comprare gli arredamenti, prendere un nuovo cane ecc) riusciranno però a far abituare anche i più famelici divoratori di videogiochi al ritmo blando del gioco Nintendo che, a mio avviso, è molto meglio sorbirsi a piccole dosi per un lunghissimo periodo, piuttosto che giocarlo tutto d'un fiato nelle prime settimane.
Siate quindi parsimoniosi e pazienti: fissatevi dei momenti nella vosta giornata nei quali interagire col vostro cucciolo ( due volte va più che bene) e fatevi un quarto d'ora/mezz'ora di gioco a sessione. Questo è il mio consiglio.
Un accenno lo merita anche la modalità baubau, che permette di incontrare il cucciolo di un amico tramite il collegamento wireless e di scambiarsi doni. Nulla di troppo complesso, ma è sicuramente un extra simpatico.
CONCLUDENDO
Riprendendo il discorso di inizio recensione e chiudendo questo scritto in maniera circolare posso affermare che Nintendogs non solo è risultato un'operazione commerciale perfetta, ma anche e soprattutto un ottimo videogioco.
A chi desidera acquistarlo non intendo porre barriere, consiglio solamente di avvicinarsi a quest'esperienza senza pregiudizi di qualsiasi genere
P.s. Nintendogs, come alcuni titoli particolari per DS, è valutato con un'apposita griglia. Per saperne di più leggete il nostro sistema di valutazione, cliccando Qui.
Valutazione
- Efficienza — 9
-
- Comandi intuitivi e "fisici" che rendono quest'esperienza possibile solo su Nintendo DS.
- Non tutti potrebbero gradire il gioco ugualmente.
- Longevità — 8.5
-
- Teoricamente infinito
- Agli amanti del ritmo sostenuto e dei mondi da salvare potrebbe venire a noia
- Comparto audio-visivo — 8.5
-
- Animazioni, numero di poligoni e "ulutati" ricreati molto realisticamente.
- Background e musiche solo accennnate, per quanto non fondamentali all'sperienza ludica.
- Esperienza — 9
-
- Un'idea differente ma assai riuscita. Realistica, ma al tempo stesso non pedante.
- Alcune limitazioni stonano un po' con la cura generale del software.
Totale 9.0
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