Kingdom Hearts 358/2 Days
Dopo aver avuto due capitoli su PS2 e uno sul GBA ecco che l’ormai famosissima serie Kingdom Hearts…
Dopo aver avuto due capitoli su PS2 e uno sul GBA ecco che l’ormai famosissima serie Kingdom Hearts è pronta a sbarcare sul Nintendo DS promettendo un titolo pieno di sorprese e all’altezza degli altri episodi.
Vedremo se effettivamente sono riusciti in questa impresa.
Inizialmente l’aspetto che ha più colpito è stato l’annuncio secondo il quale questo capitolo avrebbe approfondito maggiormente l’Organizzazione XIII, quella misteriosa organizzazione che in KH Chain of Memories e KH 2 faceva da “nemica” a Sora e i suoi amici, raccontandone i rapporti tra i vari membri, le loro storie e tutto ciò che avete voluto sapere su di loro che KH 2 non ha svelato.
Dovendo fare ciò gli sviluppatori hanno pensato bene di non affidare più il ruolo di protagonista a Sora, ma a Roxas, il suo Nessuno, approfondendo anche i suoi rapporti con Axel e introducendo un nuovo personaggio, Xion, il quattordicesimo membro non presente in KH 2.
L’aspetto più interessante è appunto questo, finalmente vedremo la storia dal punto di vista dei cattivi e non dei buoni; ma sono riusciti nel compito di approfondire adeguatamente i membri dell’organizzazione? Sfortunatamente la risposta è no, difatti l’intera trama vede come protagonista principale Roxas assieme ai suoi due amici Axel e Xion, questi 3 personaggi hanno ottenuto tutta l’attenzione, hanno subito un’ottima caratterizzazione e godono di moltissime scene utili a conoscerli meglio e a farvi affezionare a loro.
Il resto dell’organizzazione è però trascurata, tutti gli altri membri non hanno una vera caratterizzazione e non viene introdotto nessuno dettaglio interessante su di loro, limitandosi a svolgere il ruolo di alleati con una caratterizzazione di base (il cattivo, il fannullone, il solitario ecc…); senza contare che metà dei membri dell’organizzazione vengono liquidati dopo poche ore di gioco.
Nota negativa quindi per la trama, che riesce solo in piccola parte nel suo intento e che per la maggior parte del gioco si limita a mostrare scene di dialogo tra Roxas e i suoi due amici, con un altissimo salto di qualità soltanto sulle battute finali.
In 358/2 Days troviamo per la prima volta nella serie un sistema di missioni già utilizzato in moltissimi altri titoli del genere RPG, generalmente si è sempre trattata di una scelta pessima visto che limita la trama ha poche scene chiave allungando il brodo con decine e decine di missioni totalmente casuali e staccate dalla trama principale, sfortunatamente 358/2 Days cade in questo circolo di titoli.
Abbiamo quindi varie missioni a caso senza nesso con la trama, tra cui molte opzionali e altre obbligatorie per sbloccare quelle riguardanti la trama principale (segnato con il simbolo del Keyblade), man mano che completeremo missioni potremo far salire di livello il nostro personaggio e garantirgli un maggior prestigio nell’organizzazione, consentendogli di acquistare una maggiore quantità di materiale, armi e abilità nel negozio gestito da un Moguri.
Sì, avete capito bene, questa volta le tecniche e le abilità non saranno imparate e gestite tramite dei punti da affibbiare alle tecniche che desiderate, ma saranno acquistate o ottenute in seguito al completamento di una missioni; per essere poi gestite tramite un menù formato da vari pannelli.
Ogni azione e ogni statistica del vostro personaggio sarà gestita da quel menù, dovremo quindi posizionare vari pannelli, con grandezze variabili, in una griglia e così facendo lo potenzieremo; notare bene che anche i livelli sono gestiti in questo modo, una volta ottenuta abbastanza esperienza otterrete un pannello che vi consentirà di crescere di livello, da notare anche la presenza di alcuni che permettono di aumentare l’efficacia di altri pannelli adiacenti.
Questo sistema risulta abbastanza interessante e rende una caratterizzazione quasi totale delle statistiche, si rivela in seguito un sistema abbastanza acerbo che ha il bisogno di alcuni migliorie.
Ad un primo impatto la grafica di 358/2 Days pare davvero curatissima e ripropone anche molto fedelmente le ambientazioni di alcuni mondi Disney insieme ad alcune originali della serie ma comunque non nuove, ogni ambientazione è quindi già vista nei precedenti capitoli, il tutto utilizzando un ottimo 3D e alcuni aspetti finto 3D (per esempio le armi di ogni personaggio).
Guardando meglio però notiamo un onnipresente effetto pixelloso attorno ad ogni cosa presente nel gioco (a meno che la telecamera non sia molto vicino all’obiettivo), maggiormente però sui personaggi e in minor quantità sugli ambienti.
Parlando appunto di quest’ultimi ci chiediamo il motivo per cui molte ambientazioni siano così grandi, sicuramente molti non riterranno questo un difetto ma il problema sorge se il luogo in questione è grande ma senza una minima presenza di dettagli, ci troviamo quindi di fronte ad ambienti inutilmente grossi, castelli con sale immense, dune desertiche estese ecc… ma completamente vuote se non con 2-3 forzieri in croce da aprire e qualche oggetto buttato qua e là….
Questo ovviamente a causa delle limitate capacità grafiche del DS che non sarebbe riuscito ad avere ambienti di dimensioni così generose con molti dettagli; a questo punto però sorge l’inutilità del tutto, perché fare ambienti immensi ma vuoti, privi di anima e senza nulla? Sarebbe stato meglio averne di dimensioni inferiori ma con un numero maggiore di dettagli.
Parlando della colonna sonora ci troviamo sicuramente di fronte una OST qualitativamente elevata con però alcuni problemi di fondo.
Prima di tutto manca la quantità, le tracce presenti nel titolo non sono molte, ma soprattutto per la maggior parte del tempo continueremo a sentire e risentire sempre gli stessi motivetti: infatti pur avendone a disposizione un numero comunque sufficiente coloro che vengono scelte sono (chi più chi meno) sempre le stesse, provocando quindi una certa ripetitività, complice anche la mancata presenza di molte tracce esclusive, sono infatti quasi tutte prese dai precedenti episodi e riadattate agli standard del DS.
In un certo senso questo è l’aspetto meno riuscito dell’intero titolo, tecnicamente portare a termine la sola storia principale vi poterà via circa 20 ore di gioco, il problema è appunto il sistema delle missioni che rendono il titolo abbastanza longevo ma basato soltanto su missioni a caso senza alcuno scopo, il tempo dedicato alla storia principale è davvero minimo.
La tipologia delle missioni poi non aiuta di certo, vi troverete di fronte a missioni tutte uguali con pochissima varietà, tutte si basano su “uccidi un dato nemico” e “esplora una certa zona” con pochissime varianti.
Il primo capitolo della serie Kingdom Hearts per DS non riesce a mantenere le promesse di un titolo all’altezza dei predecessori, rivelandosi inoltre privo di originalità, ripetitivo e non riuscendo nemmeno nel suo obiettivo principale di approfondire vari personaggi della serie se non giusto i 3 protagonisti.
Inoltre è consigliato l’acquisto soltanto ai fan proprio per la “trama” del titolo in questione, chiunque altro nella maggior parte dei casi si perderà decine di riferimenti e spesso non capirà cosa sta accadendo non avendo giocato ai titoli precedenti.
358/2 Days non è comunque un titolo da buttare e un fan della serie potrebbe comunque riuscire ad apprezzarlo.
Vedremo se effettivamente sono riusciti in questa impresa.
THE OTHER SIDE
Inizialmente l’aspetto che ha più colpito è stato l’annuncio secondo il quale questo capitolo avrebbe approfondito maggiormente l’Organizzazione XIII, quella misteriosa organizzazione che in KH Chain of Memories e KH 2 faceva da “nemica” a Sora e i suoi amici, raccontandone i rapporti tra i vari membri, le loro storie e tutto ciò che avete voluto sapere su di loro che KH 2 non ha svelato.
Dovendo fare ciò gli sviluppatori hanno pensato bene di non affidare più il ruolo di protagonista a Sora, ma a Roxas, il suo Nessuno, approfondendo anche i suoi rapporti con Axel e introducendo un nuovo personaggio, Xion, il quattordicesimo membro non presente in KH 2.
L’aspetto più interessante è appunto questo, finalmente vedremo la storia dal punto di vista dei cattivi e non dei buoni; ma sono riusciti nel compito di approfondire adeguatamente i membri dell’organizzazione? Sfortunatamente la risposta è no, difatti l’intera trama vede come protagonista principale Roxas assieme ai suoi due amici Axel e Xion, questi 3 personaggi hanno ottenuto tutta l’attenzione, hanno subito un’ottima caratterizzazione e godono di moltissime scene utili a conoscerli meglio e a farvi affezionare a loro.
Il resto dell’organizzazione è però trascurata, tutti gli altri membri non hanno una vera caratterizzazione e non viene introdotto nessuno dettaglio interessante su di loro, limitandosi a svolgere il ruolo di alleati con una caratterizzazione di base (il cattivo, il fannullone, il solitario ecc…); senza contare che metà dei membri dell’organizzazione vengono liquidati dopo poche ore di gioco.
Nota negativa quindi per la trama, che riesce solo in piccola parte nel suo intento e che per la maggior parte del gioco si limita a mostrare scene di dialogo tra Roxas e i suoi due amici, con un altissimo salto di qualità soltanto sulle battute finali.
MISSIONI, MISSIONI E ANCORA MISSIONI
In 358/2 Days troviamo per la prima volta nella serie un sistema di missioni già utilizzato in moltissimi altri titoli del genere RPG, generalmente si è sempre trattata di una scelta pessima visto che limita la trama ha poche scene chiave allungando il brodo con decine e decine di missioni totalmente casuali e staccate dalla trama principale, sfortunatamente 358/2 Days cade in questo circolo di titoli.
Abbiamo quindi varie missioni a caso senza nesso con la trama, tra cui molte opzionali e altre obbligatorie per sbloccare quelle riguardanti la trama principale (segnato con il simbolo del Keyblade), man mano che completeremo missioni potremo far salire di livello il nostro personaggio e garantirgli un maggior prestigio nell’organizzazione, consentendogli di acquistare una maggiore quantità di materiale, armi e abilità nel negozio gestito da un Moguri.
Sì, avete capito bene, questa volta le tecniche e le abilità non saranno imparate e gestite tramite dei punti da affibbiare alle tecniche che desiderate, ma saranno acquistate o ottenute in seguito al completamento di una missioni; per essere poi gestite tramite un menù formato da vari pannelli.
Ogni azione e ogni statistica del vostro personaggio sarà gestita da quel menù, dovremo quindi posizionare vari pannelli, con grandezze variabili, in una griglia e così facendo lo potenzieremo; notare bene che anche i livelli sono gestiti in questo modo, una volta ottenuta abbastanza esperienza otterrete un pannello che vi consentirà di crescere di livello, da notare anche la presenza di alcuni che permettono di aumentare l’efficacia di altri pannelli adiacenti.
Questo sistema risulta abbastanza interessante e rende una caratterizzazione quasi totale delle statistiche, si rivela in seguito un sistema abbastanza acerbo che ha il bisogno di alcuni migliorie.
TECNICAMENTE PARLANDO
Ad un primo impatto la grafica di 358/2 Days pare davvero curatissima e ripropone anche molto fedelmente le ambientazioni di alcuni mondi Disney insieme ad alcune originali della serie ma comunque non nuove, ogni ambientazione è quindi già vista nei precedenti capitoli, il tutto utilizzando un ottimo 3D e alcuni aspetti finto 3D (per esempio le armi di ogni personaggio).
Guardando meglio però notiamo un onnipresente effetto pixelloso attorno ad ogni cosa presente nel gioco (a meno che la telecamera non sia molto vicino all’obiettivo), maggiormente però sui personaggi e in minor quantità sugli ambienti.
Parlando appunto di quest’ultimi ci chiediamo il motivo per cui molte ambientazioni siano così grandi, sicuramente molti non riterranno questo un difetto ma il problema sorge se il luogo in questione è grande ma senza una minima presenza di dettagli, ci troviamo quindi di fronte ad ambienti inutilmente grossi, castelli con sale immense, dune desertiche estese ecc… ma completamente vuote se non con 2-3 forzieri in croce da aprire e qualche oggetto buttato qua e là….
Questo ovviamente a causa delle limitate capacità grafiche del DS che non sarebbe riuscito ad avere ambienti di dimensioni così generose con molti dettagli; a questo punto però sorge l’inutilità del tutto, perché fare ambienti immensi ma vuoti, privi di anima e senza nulla? Sarebbe stato meglio averne di dimensioni inferiori ma con un numero maggiore di dettagli.
Parlando della colonna sonora ci troviamo sicuramente di fronte una OST qualitativamente elevata con però alcuni problemi di fondo.
Prima di tutto manca la quantità, le tracce presenti nel titolo non sono molte, ma soprattutto per la maggior parte del tempo continueremo a sentire e risentire sempre gli stessi motivetti: infatti pur avendone a disposizione un numero comunque sufficiente coloro che vengono scelte sono (chi più chi meno) sempre le stesse, provocando quindi una certa ripetitività, complice anche la mancata presenza di molte tracce esclusive, sono infatti quasi tutte prese dai precedenti episodi e riadattate agli standard del DS.
LONGEVITA’
In un certo senso questo è l’aspetto meno riuscito dell’intero titolo, tecnicamente portare a termine la sola storia principale vi poterà via circa 20 ore di gioco, il problema è appunto il sistema delle missioni che rendono il titolo abbastanza longevo ma basato soltanto su missioni a caso senza alcuno scopo, il tempo dedicato alla storia principale è davvero minimo.
La tipologia delle missioni poi non aiuta di certo, vi troverete di fronte a missioni tutte uguali con pochissima varietà, tutte si basano su “uccidi un dato nemico” e “esplora una certa zona” con pochissime varianti.
CONCLUSIONE
Il primo capitolo della serie Kingdom Hearts per DS non riesce a mantenere le promesse di un titolo all’altezza dei predecessori, rivelandosi inoltre privo di originalità, ripetitivo e non riuscendo nemmeno nel suo obiettivo principale di approfondire vari personaggi della serie se non giusto i 3 protagonisti.
Inoltre è consigliato l’acquisto soltanto ai fan proprio per la “trama” del titolo in questione, chiunque altro nella maggior parte dei casi si perderà decine di riferimenti e spesso non capirà cosa sta accadendo non avendo giocato ai titoli precedenti.
358/2 Days non è comunque un titolo da buttare e un fan della serie potrebbe comunque riuscire ad apprezzarlo.
Valutazione
- Divertimento — 6.0
-
- Un fan della serie lo potrebbe trovare interessante.
- Trama per la maggior parte inutile.
- Sonoro — 7.0
-
- Qualità elevata.
- Colonna sonora ripetitiva.
- Abbastanza limitata.
- Grafica — 8.0
-
- Ottima riproposizione degli ambienti.
- Modelli poligonali ben fatti.
- Effetto pixel fin troppo evidente.
- Giocabilità — 6.0
-
- Sistema di sviluppo interessante.
- Sistema delle missioni molto ripettivo.
- Longevità — 6.0
-
- Per essere lungo è lungo…
- …ma è quasi tutto un filler.
Totale 6.5
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