Final Fantasy Gaiden
Un ragazzino di soli quattordici anni. Una principessa da salvare. Paesaggi perlopiù ameni. E naturalmente,…
Un ragazzino di soli quattordici anni. Una principessa da salvare. Paesaggi perlopiù ameni. E naturalmente, un signore del male che minaccia la pace nel mondo tanto amata. Come penserete e come già saprete, questa è una trama che è stata riproposta con variazioni minime fatte migliaia di volte, specialmente da quando i videogiochi hanno fatto la loro prima comparsa, e soprattutto nell’ambito dei giochi di ruolo, e in effetti, sembra aver raggiunto l’età giusta per il pensionamento.
Ma... il ragionamento cambierebbe se, guardando attentamente, ci fosse la firma di Square Enix, una delle più geniali software house degli ultimi 25 anni?
La ricchezza delle storie sempre accattivanti sono sempre stati gli elementi chiave del successo planetario di Square Enix, che, anche se con qualche battuta a vuoto, ha sempre offerto un livello di qualità eccellente, arricchendo la ludoteca del Nintendo DS di molti giocatori con i titoli più amati e disponibili.
Dopo aver fatto fortuna negli anni con la PS1 e poi, successivamente, con la sorella maggiore PS2, la software house nipponica ha eletto il Nintendo DS la sua piattaforma preferita, sviluppandovi, con il prezioso aiuto di Matrix Software, due bellissimi remake del terzo e quarto capitolo della saga di Final Fantasy.
Questo FF Gaiden si predispone più come uno spin-off, che come un seguito vero e proprio, sebbene si avvalga dello stesso gruppo di programmatori e di un motore grafico appena ritoccato rispetto alle precedenti uscite. Dopo questo piccolo assaggio della trama, ricordando che la maggior parte delle notizie reperibili sul gioco sono in giapponese, va anche sottolineato come il titolo abbia riscosso un ottimo successo durante i primi due mesi di vendita, dimostrando che l’utenza nipponica non è ancora stufa di salvare principesse impaurite impersonando adolescenti improvvisati eroi. E questo è un bene!
Si, è vero, può sembrare un po’ strano da sentire, ma dalle immagini e dalle notizie che poco a poco si sono scoperte, e mantenendo una struttura sempre classica, Final Fantasy Gaiden proporrà un paio di novità interessanti a livello di gameplay che, forse, saranno ben accette dai giocatori più intransigenti, che vogliono sempre di più. In primis, c’è un alto livello di personalizzazione e di specializzazione di ognuno dei componenti del party: nonostante l’indirizzo che potrebbe suggerire il titolo al giocatore, questi potrà modificare la classe del proprio personaggio e naturalmente armi, equipaggiamento e abilità magiche a piacimento, analogamente a quanto avveniva nei primissimi episodi della saga!
In più, tramite un sistema legato strettamente a una serie di “stilosi” copricapo, ogni membro del party potrà acquisire determinate abilità legate al cappello indossato, che verranno tolte se questo passerà sulla testa di un altro personaggio: anche qui, appare l’analogia con le Materie, preziose sfere magiche, che donavano abilità magiche ed evocative ai protagonisti di quello che molti continuano a considerare “il migliore episodio della saga”: Final Fantasy VII. Niente di incredibilmente nuovo, in fondo, in fondo. Ma sono sempre elementi ripescati da un passato più o meno prossimo e degli inediti per l’utenza di Nintendo DS! E come se non bastasse a generare ulteriore acquolina in bocca, c’è anche la dichiarazione di una possibilità di una modalità in multiplayer fino a quattro giocatori che, stranamente, dovrebbe conferire, ad ognuno dei partecipanti, il controllo di uno dei quattro avventurieri attorno cui ruoteranno le vicende.
E se questo multiplayer sarà costituito bene, e se, soprattutto, verrà abilitato al game sharing (cioè, alla possibilità di giocare i quattro utilizzando una sola copia del gioco), questa feature potrebbe valere da sola l’acquisto del titolo, a prescindere dal fatto che gli appassionati della Square Enix nel Belpaese sono infinitamente meno che quelli nel Sol Levante.
Da quanto si sa, raramente, nei quartier generali di Square Enix si è deciso di risparmiare sul versante tecnico, o di presentare produzioni non all’altezza dei tempi a livello grafico.
Se stavolta l’ultimo capitolo ci sembrerà (paurosamente) simile al penultimo, questo potrebbe dipendere da due fattori: i raggiunti limiti di una console che ci ha stupito per anni, quale l’handheld di Nintendo, e il fatto che, tatticamente, questa scelta potrebbe rivelarsi azzeccata, visto che l’ultimo tandem Matrix – Square è stato vincente, è anche vero che il remake di FFIV rimane, ad oggi, uno dei titoli più venduti della storia del Nintendo DS in Giappone! Non c’è niente che non vada in Final Fantasy Gaiden, ma è evidente che il motore grafico non è stato rifatto e che il comparto tecnico, pur gradevole, non è stato pensato come punto di forza della produzione, che punterà, verosimilmente, sulla “fame” dei fan, che aspettano un Final Fantasy da diversi mesi, e sui numeri che hanno sempre premiato un buon JRPG, sviluppato per la console della grande N.
In attesa di una data PAL, non ci resta che attendere frementi quello che sembra essere un gran bel titolo!
Ma... il ragionamento cambierebbe se, guardando attentamente, ci fosse la firma di Square Enix, una delle più geniali software house degli ultimi 25 anni?
Due schermi per un piccolo eroe? E perchè no?!
La ricchezza delle storie sempre accattivanti sono sempre stati gli elementi chiave del successo planetario di Square Enix, che, anche se con qualche battuta a vuoto, ha sempre offerto un livello di qualità eccellente, arricchendo la ludoteca del Nintendo DS di molti giocatori con i titoli più amati e disponibili.
Dopo aver fatto fortuna negli anni con la PS1 e poi, successivamente, con la sorella maggiore PS2, la software house nipponica ha eletto il Nintendo DS la sua piattaforma preferita, sviluppandovi, con il prezioso aiuto di Matrix Software, due bellissimi remake del terzo e quarto capitolo della saga di Final Fantasy.
Questo FF Gaiden si predispone più come uno spin-off, che come un seguito vero e proprio, sebbene si avvalga dello stesso gruppo di programmatori e di un motore grafico appena ritoccato rispetto alle precedenti uscite. Dopo questo piccolo assaggio della trama, ricordando che la maggior parte delle notizie reperibili sul gioco sono in giapponese, va anche sottolineato come il titolo abbia riscosso un ottimo successo durante i primi due mesi di vendita, dimostrando che l’utenza nipponica non è ancora stufa di salvare principesse impaurite impersonando adolescenti improvvisati eroi. E questo è un bene!
Cappelli e multigiocatore (?!?)
Si, è vero, può sembrare un po’ strano da sentire, ma dalle immagini e dalle notizie che poco a poco si sono scoperte, e mantenendo una struttura sempre classica, Final Fantasy Gaiden proporrà un paio di novità interessanti a livello di gameplay che, forse, saranno ben accette dai giocatori più intransigenti, che vogliono sempre di più. In primis, c’è un alto livello di personalizzazione e di specializzazione di ognuno dei componenti del party: nonostante l’indirizzo che potrebbe suggerire il titolo al giocatore, questi potrà modificare la classe del proprio personaggio e naturalmente armi, equipaggiamento e abilità magiche a piacimento, analogamente a quanto avveniva nei primissimi episodi della saga!
In più, tramite un sistema legato strettamente a una serie di “stilosi” copricapo, ogni membro del party potrà acquisire determinate abilità legate al cappello indossato, che verranno tolte se questo passerà sulla testa di un altro personaggio: anche qui, appare l’analogia con le Materie, preziose sfere magiche, che donavano abilità magiche ed evocative ai protagonisti di quello che molti continuano a considerare “il migliore episodio della saga”: Final Fantasy VII. Niente di incredibilmente nuovo, in fondo, in fondo. Ma sono sempre elementi ripescati da un passato più o meno prossimo e degli inediti per l’utenza di Nintendo DS! E come se non bastasse a generare ulteriore acquolina in bocca, c’è anche la dichiarazione di una possibilità di una modalità in multiplayer fino a quattro giocatori che, stranamente, dovrebbe conferire, ad ognuno dei partecipanti, il controllo di uno dei quattro avventurieri attorno cui ruoteranno le vicende.
E se questo multiplayer sarà costituito bene, e se, soprattutto, verrà abilitato al game sharing (cioè, alla possibilità di giocare i quattro utilizzando una sola copia del gioco), questa feature potrebbe valere da sola l’acquisto del titolo, a prescindere dal fatto che gli appassionati della Square Enix nel Belpaese sono infinitamente meno che quelli nel Sol Levante.
Tecnica e tattica
Da quanto si sa, raramente, nei quartier generali di Square Enix si è deciso di risparmiare sul versante tecnico, o di presentare produzioni non all’altezza dei tempi a livello grafico.
Se stavolta l’ultimo capitolo ci sembrerà (paurosamente) simile al penultimo, questo potrebbe dipendere da due fattori: i raggiunti limiti di una console che ci ha stupito per anni, quale l’handheld di Nintendo, e il fatto che, tatticamente, questa scelta potrebbe rivelarsi azzeccata, visto che l’ultimo tandem Matrix – Square è stato vincente, è anche vero che il remake di FFIV rimane, ad oggi, uno dei titoli più venduti della storia del Nintendo DS in Giappone! Non c’è niente che non vada in Final Fantasy Gaiden, ma è evidente che il motore grafico non è stato rifatto e che il comparto tecnico, pur gradevole, non è stato pensato come punto di forza della produzione, che punterà, verosimilmente, sulla “fame” dei fan, che aspettano un Final Fantasy da diversi mesi, e sui numeri che hanno sempre premiato un buon JRPG, sviluppato per la console della grande N.
In attesa di una data PAL, non ci resta che attendere frementi quello che sembra essere un gran bel titolo!
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