Ars Videoludica
L'arte è una delle più importanti forme di espressione e intrattenimento che l'uomo ha a disposizione.…
L'arte è una delle più importanti forme di espressione e intrattenimento che l'uomo ha a disposizione. Tramite l'arte l'uomo può esprimere concetti sociali, introspettivi, astratti, concreti, in modo esplicito o implicito e si avvale di tanti mezzi artistici che tendono ad arricchire sempre più il patrimonio culturale dell'umanità.
Nel suo trascorso, l'uomo ha avuto modo di sperimentare, creare, immaginare e apportare sempre nuove modifiche alla propria arte, creando nuove forme artistiche o inventando sempre nuove correnti.
Negli ultimi due secoli, l'uomo ha portato lo stadio dell'intrattenimento e del concetto di “gioco” ad un nuovo livello: il videogioco.
Questo log tratterà il concetto di “Videogioco come forma di arte”
L'Arte incontra il Videogioco, perchè?
Ci sono buone ragioni per credere che il videogioco, oltre ad essere un prodotto a scopo ludico, sia anche un'espressione artistica.
Prima di tutto è bene introdurre brevemente il videogioco in sé (lo so che lo sapete, ma è bene anche fare un piccolo piccolo ripasso).
Un videogioco è un prodotto ludico e d'intrattenimento che si avvale principalmente della presenza di un display come output per l'interazione uomo-macchina, stiamo quindi parlando di un gioco elettronico e informatico (quest'ultima definizione è stata aggiunta con le più recenti console generation).
Lo sapevate che dobbiamo l'invenzione del videogioco grazie a dei professori universitari? E che il videogioco inizialmente non era un prodotto indirizzato all'intrattenimento ma allo studio e alla ricerca scientifica e universitaria?
E' naturale pensare che ci sia molto da dire sul videogioco e la sua storia e dovremmo riempire probabilmente delle pagine. Vista la necessità di proseguire in direzione dell'argomento “arte – videogioco” vi reindirizzo il tutto ad una pagina di Wikipedia.
Perchè associare un prodotto ludico ed elettronico come il videogioco con l'arte?
Perchè, senza neanche perdersi in studi e osservazioni approfondite, ci si accorge come esso sia un buon “contenitore di Arti” (non gli arti di un corpo).
In sé, un videogioco racchiude principalmente due arti fondamentali (e senza i quali un videogioco non potrebbe definirsi tale): Arte Ludica e Arte Visiva, in ordine di prevalenza.
L'Arte Ludica vien fuori nel momento stesso in cui un videogioco deve essere fonte di intrattenimento, deve saper divertirti, emozionarti e accattivarti. Ci sono giochi dove il divertimento passa in secondo piano per dar spazio a contesti e storie e altri dove invece l'unico indirizzo è quello del divertimento puro.
L'Arte Visiva è invece più impegnativa da saper introdurre in un videogioco e si calcolano spesso vari fattori più o meno incisivi, dalla semplice resa visiva (Pong o Pacman ad esempio possono essere considerati dei modelli artistici dei loro tempi, pezzi di antiquariato insomma) sino ad elementi artistici e ornamentali all'interno di un ambiente di gioco quali ad esempio quadri, sculture, mobilio, pavimenti, pareti e altro.
Un videogioco può racchiudere in seguito altre arti e naturalmente ognuna di esse è presente a seconda delle esigenze del genere videoludico:
Musica: Dalle vecchie melodie a 8-bit fino alle colonne sonore di Kondō, di questa arte ce n'è tanta ed è affascinante pensare come le musiche diventino sempre più parte integrante dell'anima di un videogioco. Un esempio? Non vi capita mai di fischiettare il famoso motivetto di Super Mario? Beh, quel motivetto è anche Super Mario.
Arte Narrativa: E' un'arte che va man mano rafforzandosi sempre più, una bella trama è sempre ben gradita all'interno di un gioco, specie se si spaccia per un adventure o un rpg. Da sottolineare poi l'idea sempre più coltivata del “finale multiplo” o “trama a più svolte” che senza dubbio rafforza l'interazione tra il giocatore e il gioco, per così ritrovarsi a fare delle scelte cruciali per il proseguo di una trama (fattore che allunga il contatore di ore di gioco in modo esponenziale). Ne sono esempio la saga di Dragon Age o Mass Effect.
Arte Dialettica: Per poter davvero assaporare tale arte bisogna che il videogioco sia soddisfacente sotto i punti di vista del dialogo, fattore determinato anche dal carattere, dal carisma e dal tipo di personaggio con la quale si avrà un'interazione. Ricordate ad esempio l'inglese arcaico in Legend of Zelda: Ocarina of Time? Indimenticabili i dialoghi del Great Deku Tree.
Arti Performative: In questo tipo di arte vi è compresa la danza e il teatro/cinema. Se non tanto la danza è incisiva in un videogioco di sicuro l'espressività dei personaggi deve avere un suo perchè e quindi una giusta carica teatrale deve essere presente per designare un certo pathos e trasmettere una buona dose di emozioni. L'arte cinematografica invece si sviluppa con l'impostazione di buone inquadrature e l'uso di alcuni trucchi cinematografici in presenza di filmati e introduzioni ma anche nella stessa impostazione della telecamera di gioco.
Architettura, Land Art: L'occhio, naturalmente, in un videogioco vuole la sua bella parte e ciò non esclude discipline artistiche come l'architettura, la land art o anche il design e la resa di modelli poligonali particolari. L'ambientazione di gioco diventa sempre più importante, è un fattore che viene impegnato anche sotto il profilo interattivo giocatore-ambiente e le arti impegnate in tale scopo permettono ai designer di dar veramente sfogo al proprio estro creativo. Paesaggi suggestivi, ambienti tetri o variopinti, spazi dove la fisica è solo un'utopia e costruzioni ed edifici storici o succubi di deliri creativi. Ce n'è per tutti i gusti.
La lista di arti da sottolineare in un videogioco è davvero lunga, qui son state raggruppate le più importanti ed incisive ma ciò non toglie che approfondiremo appena possibile ogni singola arte menzionata, in più magari ci soffermeremo anche su qualche sfumatura artistica non ancora citata (come il doppiaggio, ad esempio).
Arte Videoludica: l'evoluzione
Osservando l'evoluzione dell'ambiente videoludico da una prospettiva artistica, possiamo ben dedurre che nei tempi in cui circolarono i primi prodotti da coin-op e successivamente le prime console casalinghe, non si poteva certo ancora parlare di un prodotto artistico. Ciò non toglie che al giorno d'oggi certuni giochi del passato debbano essere rivalutati come vere e proprie pietre miliari artistiche e non magari semplici “videogiochi d'antiquariato”.
Nei primi tempi l'arte visiva era quasi del tutto inesistente, si lavorava molto su forme e sprite base, alcuni giochi addirittura nemmeno avevano suoni o musiche di sottofondo e la storia, se non forzatamente narrata, era anch'esso un elemento quasi del tutto inesistente. Ciò che fa di questi vecchi giochi un'arte è proprio il gioco in sé, la semplicità estetica espressa, come semplice è l'intento di intrattenere e far divertire il giocatore. Parliamo quindi di arte ludica, la prima vera arte di un videogioco che si rispetti.
Evolvendosi, il videogioco ha cominciato ad acquisire sempre più elementi, si è formato sempre più un carattere e un'unicità nell'esporsi al pubblico giocante e nuove arti vanno affiorando là dove l'occhio si posa. La musica comincia a prendere piede e si sostituiscono i rudimentali suoni 8-bit con melodie più composite e caratteristiche, lo sprite assume nuove sembianze, lo stesso lo fa il background e l'interazione che con esso comincia a presentarsi come nuovo spunto di gioco. Si passa poi ai primi filmati o segmenti che precedono o succedono una fase di gioco, vengono scritti i dialoghi, i personaggi cominciano ad assumere un carattere psicologico ed estetico migliorato, si comincia a lavorare anche sulla loro espressività, sui loro movimenti sempre più snodati e meno macchinosi e si passa così ad un nuovo livello videoludico ove il senso artistico e creativo comincia a plasmarsi.
Ai giorni nostri il senso estetico e artistico di un videogioco è ormai palese, addirittura una agenzia americana, dedita al supporto dell'arte, ha riconosciuto il videogioco come forma d'arte e come tale desidera tutelarlo. Una serie di processi che probabilmente avranno il loro termine nel 2012.
Oggigiorno il videogioco viene lavorato molto sotto il profilo cinematografico, si lavora molto sui dialoghi e sulla scelta di doppiaggi che donino sempre più personalità e carisma ai personaggi, indi anche il character design sta prendendo piede, così come si parla più spesso di level design, si affidano le colonne sonore a compositori di un certo calibro, i poligoni vengono sempre di più smussati e si tende sempre più ad avvicinare la grafica di un vg alla realtà. Così facendo si lavora molto anche sull'estetica dell'ambiente circostante: si lavora su motivi ornamentali, oggetti e mobilio vario, sui vestiti del personaggio, su sculture e statue e sul design di pareti e pavimenti. L'altra faccia della medaglia mostra anche un ritorno al “vintage” e quindi si ritorna anche ad apprezzare l'arte videoludica di un tempo, riproponendola magari in una chiave più moderna o semplicemente inserendola in contesti e generi che lo permettono. Un'altra strada ancora invece è proporre giochi dove non è tanto importante l'aspetto estetico quanto l'interazione con i vari elementi di gioco, ciò non deve indurre a pensare che sia una carenza di creatività, anzi, spesso e volentieri vengono partoriti giochi dove l'arte visiva si riduce ad un fascinoso minimalismo estetico e giochi di luci, colori e sfumature vengono esaltati e resi protagonisti.
A tal proposito, per i nostalgici, si segnala un sito ove è possibile ammirare vari screen dedicati a vari in-game di giochi come Donkey Kong, Lode Runner, Solomon's Key e tanti altri:Nestography
E il futuro? Cosa ci riserverà il futuro artistico dei videogiochi? Cosa comporterà tutelare il videogioco come forma d'arte? Quali i cambiamenti o le modifiche? Guarderemo ancora un videogioco alla stessa maniera? Cambierà anche il modo di lavorare su di un videogioco?
Domande che, chi non è proprio coinvolto nel giro di programmazione e progettazione, può solo rispondere con ipotesi e/o speranze.
Così come lo fate voi, lo faccio anch'io, ma ne parlerò un'altra volta.
E voi? Riuscite a vedere dell'arte in un videogioco?
Master Zero
Commenti
Ars Videoludica
Rob 02/01/2013 alle 10:44
Re: Ars Videoludica
Master Zero 09/06/2011 alle 11:30
Sto già studiando e documentandomi per i prossimi log inerenti l'argomento ARS VIDEOLUDICA.
Farò sapere x)
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