Le battaglie della PETA "contro" i videogiochi e il vittimismo videoludico
Non sapevo se metterla come notizia nel sito o aggiornare il mio blog direttamente visto che ogni tanto…
Non sapevo se metterla come notizia nel sito o aggiornare il mio blog direttamente visto che ogni tanto ha bisogno di una rispolveratina, alla fine, come potete vedere, ho optato per la seconda opzione.
Nel mentre che facevo la mia routine mattutina di siti videogiochi alla ricerca di notizie interessanti, mi sono scontrato davanti ad una notizia che inizialmente mi ha dato un pochino fastidio:, il titolo di questa notizia era: PETA contro Super Mario.
Inutile dire che con i soliti isterismi che distinguono noi italiani quando viene toccata qualcosa a cui siamo legati ho pensato: "questa volta che diamine vogliono da Mario? Le tartarughe sono in estinzione e ci invitano a non saltarci sopra?".
In occasione dell'uscita di Super Mario 3D Land, nel sito ufficiale di PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) è disponibile un giochino flash piuttosto provocatorio che si chiama "Mario Kills Tanooki", dove un Tanuki spellato tutto sanguinante, insegue un Super Mario volante che indossa la pelle del povero animale. In questo "platform a scorrimento" voi sarete il Tanuki e dovrete inseguire Mario per riavere la vostra pelle, il gioco finisce come sarete riusciti a riprendervi la vostra pelle dopo svariati tentativi. Ul gioco che ho trovato divertente ma allo stesso tempo tutt'altro che banale, a partire dall'ambientazione molto sadica ma allo stesso Mariesca, Mario infatti non sta saltellando nel nostro amato regno dei funghi, ma in uno scenario tenebroso, quasi catastrofico, di un immaginario regno dei Tanuki (se giocate lo si può notare anche dallo sfondo modificato). Con l'aggiunta di quel sangue, devo dire che è notevole l'ironia di PETA.
Il gioco è stato creato perché la PETA vuole ricordare che "in Giappone i Tanuki vengono apprezzati per la loro pelliccia e la caccia indiscriminata ha portato negli ultimi anni a una diminuzione della popolazione." (Fonte: Videogame.it)
Prorio qui al Nintendo Club, tutti quanti sappiamo che il Tanuki è un Power Up di Mario da Super Mario Bros 3 e di violenze contro gli animali nei giochi di Mario, a parte saltare su delle tartarughe che possono lanciare martelli (dunque anche legittima difesa!), non se ne mai vista una.
La provocazione di PETA non è assolutamente stupida, usa la figura di Mario per essere provocatoria ma non colpisce direttamente il giocatore, semplicemente l'icona (e in questo caso anche un bel chi se ne frega ci sta), vuole far riflettere su un messaggio chiaro a cui bisogna assolutamente fare qualcosa: ne va dell'estinzione di un'intera specie animale. Scusatemi dunque se mi preoccupo più per una specie animale in via d'estinzione davanti ad un'icona videoludica che mi avrà dato sicuramente tante emozioni, ma ci ho dovuto anche badare per spese mie a queste emozioni.
Possiamo essere grandi fan dei videogiochi, ma forse farci prendere dai soliti isterismi perché ci vengono toccati delle icone videoludiche tutto sommato a fin di bene, mi sembra insensibile e basta.
Davanti a questi comportamenti, inizio a pensare che si sta creando un vittimismo videoludico. Perché? Ho sempre creduto e crederò sempre che le lotte contro la violenza videoludica sono sempre state e saranno stupide, moraliste e prive di fondamento scientifico e se i videogiochi hanno un riferimento per i contenuti, quale il PEGI, siamo noi consumatori a dover stare attenti e gonfiarci leggermente le nostre responsabilità riguardo all'acquisto di un videogioco violento da regalare ad un figlio/nipote o chi che sia minorenne. Ma come si fa a rimanere indifferenti, o peggio farsi prendere dalla rabbia, quando vengono toccati certi temi per sensibilizzare perché si parla di una razza animale indifesa? Dobbiamo arrabbiarci perché Super Mario viene presentato in una versione sadica e rimanere indifferenti davanti allo sterminio di una razza, dovuta poi proprio all'essere umano?
Qui arriva il vittimismo videoludico, dove ci arrabbiamo troppo spesso e inutilmente quando vengono toccati i videogiochi anche nelle cose più futili e quando dovrebbero cadere in secondo piano.
Credete che il PROGRAMMATORE di quel giochino del sito della PETA non avesse mai giocato un Mario? Il Mario che scappa è chiaramente uno sprite di Super Mario All Stars, come minimo deve averlo giocato, anche se viene girato in molte applicazioni di Facebook, è chiaro che con tutto quel sangue vuole essere più una cosa esteticamente cazzona ma che creata su un sito quale la PETA vuole trasmettere prima di tutto un messaggio.
Quanti delle persone che si lamentano commentando la notizia, non hanno provato questo giochino? Penso troppi.
Forse sarebbe meglio essere più sensibili davanti a certi temi e davanti alle mostruosità dell'uomo, non dovrebbe fregarci proprio nulla di un Mario sadico o violento, la PETA non accusa noi giocatori di uccidere i Tanuki, approffita del marchio di Mario per trasmettere un messaggio chiaro e importante con una evidente provocazione. Affondare questo messaggio perché troppo presi da una passione come quella dei videogiochi analizzando superficialmente la situazione, dimostra seriamente quanto siamo piccoli.
Non nascondo ovviamente le mie eventuali ipocrisie se non fossi entrato in quella pagina e mi fossi limitato a commentare la notizia, ma proprio per questo che sto scrivendo nel mio blog: è stata un momento interessante e non mi ha lasciato affatto indifferente.
Commenti
Re: Le battaglie della PETA "contro" i videogiochi e il vittimismo videoludico
Giotto 100 16/11/2011 alle 11:37
Re: Le battaglie della PETA "contro" i videogiochi e il vittimismo videoludico
Stefano Danese 16/11/2011 alle 11:29
Re: Le battaglie della PETA "contro" i videogiochi e il vittimismo videoludico
Giotto 100 16/11/2011 alle 11:15
Onestamente io per arrabbiarmi tra le barbarie che compie l'uomo ogni giorno (la pelle del tanuki inoltre è quella che viene usata per i pellicciotti dei cappucci dei soliti giubbotti che vanno molto alla moda e che indossano davvero in tanti) e Super Mario che viene preso in giro pesantemente, scelgo umanamente la prima.
Non sto a lodare l'azione di PETA, semplicemente non è un'azione assolutamente banale e tutt'altro che controproducente: con un giochino del cazzo sono riusciti a farsi pubblicità su una causa giusta. Come si fa a prendere sul serio una pagina simile? E' chiaramente qualcosa di ironico, tutto quel sangue e quelle puttanate varie rende il tutto davvero poco credibile. Puoi accusare PETA di aver approffitato della figura di Mario per farsi pubblicità gratuita, ma come ho provato quel giochino a me è sembrato palese che si sono fatto 4 risate pure loro nell'organizzare quella pagina sul lato satirico.
Re: Le battaglie della PETA "contro" i videogiochi e il vittimismo videoludico
War3333 16/11/2011 alle 10:24
Prima di tutto quando si cerca di mandare un messaggio si cerca di colpire chi queste cose le fa, non so tu o la peta, ma fatico a pensare che oltre i giocatori qualcun'altro vada oltre le 4 scritte della pagina.
Gli altri interessati saranno altri animalisti, che francamente non avevano bisogno che gli si ricordasse la cosa.
Ci saranno anche i curiosi che si fanno 4 risate sulla pagina, beh mi riesce difficile pensare che questi ultimi possano portare beneficio alla tua causa.
Inoltre la cosa va si a colpire una grande icona dei videogiochi ma nel contempo colpisce Nintendo che da quel che sò è sempre stata abbastanza avanti per quando riguarda la protezione ambientale e le richieste di associazioni di questo tipo.
A me pare, come altre azioni PETA, una pubblicità controproducente per PETA stessa e con poco ritorno in termini di sensibilizzazione.
Re: Le battaglie della PETA "contro" i videogiochi e il vittimismo videoludico
Giotto 100 15/11/2011 alle 23:51
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