Il tempo che passa, storie e videogames
Un po' di ragionamenti sul tempo che passa e il fare videogiochi
Sembra una banalità, ma dire che il tempo che passa è una delle poche cose che ci accomuna tutti, italiani, europei e marziani. Il tempo passa e le cose cambiano. È sempre stato così, provate a chiedere ai dinosauri.
E il tempo passa anche per il NintendoClub. Ne è passato parecchio. Per dire, il dominio nintendoclub.it è stato registrato a inizi 2001, più di 20 anni fa! E il sito è nato un anno abbondante prima... nel millennio scorso... ma per chi ha la curiosità di sapere come sono andate le cose è sufficiente andare sull'articolo dedicato alla storia perché non siamo qui per parlare del tempo che passa.
O forse sì. Perché quello che volevo dire è che nel corso del tempo le cose possono cambiare molto. Le persone crescono, si modificano gli interessi, si creano coppie, si trovano un lavoro, si inizia un viaggio... tante cose possono accadere. E ci si guarderà malinconicamente indietro ripensano ai bei tempi andati, anche quando in realtà erano dei tempi di merda, ma la memoria è come una lavatrice che elimina le macchie più ostinate, lasciandoci dei panni completamente lindi.
A questo punto vi chiederete dove dovrebbe andare a parare questo post. Il fatto è che personalmente non dedico più tanto tempo ai videogame e in particolare a quelli Nintendo. Sì, un paio di volte all'anno mi diverto a sconfiggere malamente Rin a Mario Kart e Smash, ma un po' manca la compagnia e un po' è cambiato il contesto nel quale vivo. Appunto le cose che cambiano.
Curiosamente però mi sono messo a realizzare alcuni giochi e, malgrado al momento nessuno abbia raggiunto un successo che superi gli ampi confini di casa mia, devo dire che si tratta di un'attività piuttosto divertente.
Avendo una laurea in ingegneria informatica mi trovo nella felice condizione di poter realizzare diverse cose. Qualche giochetto l'ho sempre realizzato, già dai tempi in cui avevo a disposizione solo un Commodore 64 e un libretto di giochi da copiare, riga per riga. Era istruttivo, facevi qualche personalizzazione, uno spasso insomma.
Trent'anni dopo le cose sono diventare molto più semplici e realizzare e distribuire un videogame non è stato mai così facile. Anche grazie gli strumenti messi a disposizione dalle community mondiali. Ovviamente non sto dicendo che uno può realizzare Breath of the Wild nel tempo libero, ma un progettino può essere portato a termine anche da una persona sola e poi distribuito sulle varie piattaforme. Il fatto di essere nell'era del casual gaming da questo punto di vista ha i suoi vantaggi. Poi ovviamente c'è da curare il marketing in un contesto in cui c'è una lotta senza quartiere per emergere, ma questo è un altro discorso.
Insomma, alla fine sono qui per dire che per ravvivare un po' il sito del NC, sito che al momento sembra destinato a implodere su se stesso come una stella che ha finito il carburante, parlerò un po' dei miei progetti videoludici alternando aspetti tecnici e markette. Poi se qualcuno protesta gli risponderò per le rime. Sicuramente apprezzerei di più dei commenti costruttivi, ma so che non si può avere tutto nella vita.
A presto.
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